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2021, per le cisternette scatta l’obbligo del registro di carico: con Tank Fuel 5D lo si evita

Emiliana Serbatoi ha realizzato un serbatoio da 4.941 litri, con bacino al 110% e quindi appena sotto quella soglia di 5mila litri che, secondo la nuova normativa in vigore dal 1° gennaio, impone alle aziende il codice doganale e il rendiconto della movimentazione del carburante

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Il 1° gennaio 2021, salvo proroghe dell’ultim’ora, entra in vigore la legge 157/2019, il cui articolo 5 impone a tutti coloro che dispongono nel proprio deposito aziendale di apparecchi per la distribuzione automatica di carburanti per usi privati, collegati a serbatoi con capacità geometrica superiore ai 5 metri cubi (ma è inferiore a 10), di dotarsi di un registro di carico e scarico, cartaceo o digitale, senza necessità di vidimazione dell’Ufficio delle dogane competente per territorio, ma con rilascio, da parte della stessa Agenzia, del codice identificativo. Chi volesse sollevarsi da tale ennesimo onere burocratico esiste una modalità elementare: utilizzare una cisterna che si mantiene appena al di sotto della soglia dei 5mila litri. Questa cisterna esiste, si chiama Tank Fuel 5D e la produce e commercializza Emiliana Serbatoi. L’uovo di Colombo individuato da questa azienda leader internazionale nella produzione di serbatoi e servizi per il trasporto e lo stoccaggio di carburanti, è quella di aver mantenuto la capacità della cisterna appena 59 litri al di sotto dei 5milla, per la precisione 4.941. Una manciata di litri che di certo non cambiano la funzione e l’utilizzo del deposito, ma di certo fanno risparmiare tempi burocratici, restando comunque in un ambito di totale legalità.

I nuovi oneri per le aziende

Il serbatoio monoparete in acciaio, dotato di bacino di contenimento al 110% della capacità geometrica, può essere allestito con erogatori con portate da 50 a 120 litri al minuto

Le nuove prescrizioni in vigore dal nuovo, peraltro che si sommano alla pratica di concessione comunale e alla Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) –sempre obbligatorie per chi intende installare un serbatoio erogatore-distributore – prevedono per le aziende l’assunzione del registro di carico e scarico, oltre a una serie di vincoli connessi alla rendicontazione:

– i diversi prodotti dovranno essere contabilizzati separatamente (differenziando per esempio tra gasolio agricolo e per autotrazione);
– la giacenza iniziale da riportare sul registro è quella rilevata autonomamente dall’esercente alla mezzanotte del 1° gennaio 2021 (indicata da asta metrica e tabella di ragguaglio);
– i nuovi rifornimenti dovranno essere scritturati entro le ore 9 del giorno seguente al ricevimento della merce caricata; 
– lo scarico dovrà essere effettuato cumulativamente ogni 7 giorni se l’apparecchio (distributore-erogatore) è sprovvisto di totalizzatore, mentre se presente è ammesso lo scarico mensile;
– entro il mese di febbraio dell’anno successivo l’esercente deve trasmettere l’Ufficio delle dogane, tramite posta elettronica certificata (Pec), il prospetto riepilogativo delle movimentazioni dell’anno precedente. 

Infine, il registro di carico e scarico, il documento di accompagnamento Das e il prospetto delle movimentazioni devono essere conservati dall’esercente per i cinque anni successivi alle date dell’ultima scritturazione. Le regole valgono come detto sia per chi possiede serbatoi che singolarmente hanno capacità di almeno 5mila litri sia per chi raggiunge questo “montante” sommando le capacità geometriche di più cisterne.

La sonda Emilprobe funziona da antifurto in quanto si attiva in caso di usi non autorizzati del serbatoio.
In più permette di verificare i livelli, l’eventuale presenza d’acqua e la temperatura del gasolio all’interno della cisterna

Caratteristiche e vantaggi del nuovo serbatoio

Il modello 5D della gamma Tank Fuel di Emiliana Serbatoi, così come i modelli con capacità inferiore, rappresenta un’interessante opportunità per poter “derogare” alle prescrizioni introdotte dalla nuova legge. Ma vediamo le sue caratteristiche complessive. Il serbatoio monoparete in acciaio, dotato di bacino di contenimento al 110% della capacità geometrica, omologato dal Ministero dell’Interno, può essere allestito con erogatori tradizionali con portate da 50 a 120 litri al minuto, oppure con erogatori provvisti di sistemi gestionale, così come con erogatori di tipo industriale anche metrici (come quelli stradali) collegabili a vari sistemi gestionali. 

Tra gli optional c’è anche Emiltouch,
il sistema di gestione e controllo delle erogazioni

Inoltre, tra i vari optional compaiono il sistema gestionale Emiltouch, che permette di sovrintendere ai rifornimenti, e la sonda Emilprobe, un vero e proprio antifurto che si attiva in caso di usi non autorizzati del serbatoio (per esempio le intrusioni a opera dei ladri), permettendo inoltre di verificare i livelli, l’eventuale presenza d’acqua e la temperatura del gasolio all’interno della cisterna. 

Il Tank Fuel è uno dei prodotti più noti di Emiliana Serbatoi, azienda modenese di Campogalliano fondata nel 1982, e, oltre al modello 5D, è disponibile in svariate capacità da 490 a 9mila litri, con asse orizzontale o verticale. La gamma include anche una vasta scelta di serbatoi interrati: cisterne cilindriche ad asse orizzontale, a singola o doppia parete, per il deposito nel sottosuolo di liquidi infiammabili e non.

Cosa fare se si ha un bacino
di contenimento al 50%

La nuova normativa 157/2019 avrà un impatto significativo nel comparto della distribuzione e utilizzo del carburante, come già accaduto dopo l’introduzione del decreto ministeriale del 22 novembre 2017 che aveva previsto, per i serbatoi erogatori-distributori monoparete metallici – come i Tank Fuel –, la necessità di dotarsi del bacino di contenimento al 110% della capacità geometrica. Ora, alla luce della legge che entrerà in vigore l’1 gennaio 2021, chi possiede un “vecchio” serbatoio con bacino al 50%, e non avesse ancora regolarizzato la propria posizione, potrà farlo rivolgendosi a Emiliana Serbatoi per sostituire la propria vasca di contenimento con un bacino a norma al 110%, elevando contestualmente lo sfiato con retina rompifiamma all’altezza di 240 centimetri dal piano di calpestio e installando le idonee zancature per fissare il bacino al terreno, come previsto dal dm del 2017. A questo proposito, infatti, l’azienda modenese ha approntato un apposito kit di sostituzione che vede anche il rilascio della nuova certificazione grazie alla quale è possibile mettere a norma la cisterna ed evitare sanzioni.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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