Il tachigrafo evolve, spinto dalla normativa, e VDO lo asseconda, ricorrendo alla tecnologia. Per la precisione è dal 15 giugno, da quanto cioè è diventato obbligatorio installare sui camion di nuova immatricolazione un tachigrafo intelligente, che è iniziata una nuova era. Anche se il brand del Gruppo Continental ha pensato di andare incontro agli operatori del settore per cercare di rendere più fluida la transizione al nuovo sistema giocando di anticipo, completando «il processo di approvazione del nostro tachigrafo intelligente DTCO 4.0– come spiega Marcello Lucarelli,Head of Tachograph, Telematics & Servicesdi Continental – ben prima della data effettiva di entrata in vigore della nuova regolamentazione. I clienti possono quindi aver fiducia nei nuovi prodotti».
Ma facciamo un passo indietro: in cosa è nuovo il tachigrafo divenuto obbligatorio dal 15 giugno? In parte lo abbiamo già detto. Ripetiamo che si tratta di uno strumento maggiormente in grado di contrastare le manomissione e di funzionare in modo più trasparente. Ma soprattutto dispone di tre tecnologie nuove:
– Il DSRC (Dedicated Short Range Communication) con cui diventa possibile effettuare controlli remoti. Con questo sistema, per esempio, la polizia potrà verificare i veicoli in modo mirato e provvederà a fermare qualcuno (anche perché non si possono elevare sanzioni soltanto sulla base dei dati, ma bisogna necessariamente avere un riscontro materiale) soltanto se esiste un qualche sospetto di manomissione o di superamento dei tempi di guida. Ma chi è in regola si troverà avvantaggiato perché eviterà anche di essere fermato.
– Il GNNS, vale a dire il sistema globale di navigazione satellitare che serve a registrare automaticamente i dati di posizione del veicolo aggiornandoli in genere ogni tre ore. Ed è ovvio che, seppure concepiti ad altro scopo, questi dati possono risultare utili anche rispetto alla gestione della flotta;
– l’interfaccia ITS (Intelligent Transportation Systems), che fornisce un supporto di efficienza ai gestori delle flotte riuscendo a fornire tante informazioni dal tachigrafo digitale attraverso un’interfaccia standardizzata, classificata come “personale” e quindi in grado di trasmettere dal veicolo soltanto se il conducente ha concesso questa opzione.
Poi, alla bisogna è possibile condividere i dati del tachigrafo con altre applicazioni utili. Così, per esempio, se si prospetta il termine di un periodo di guida e l’inizio del riposo obbligatorio e il tachigrafo può condividere questo dato con un’app che individua un parcheggio o un’area di sosta ed è in grado di condurvi il conducente.
Ma vediamo invece cosa succede alle apparecchiature periferiche, agli strumenti di download e ai software di gestione della flotta che in generale andrebbero aggiornati.
Al riguardo Continental offre una serie di strumenti per il backup e la gestione dei dati di archiviazione di massa e delle carte del conducente, distinguendo tra soluzioni di download automatico e soluzioni manuali. Le prime, composte dai prodotti della famiglia DLD, procedono automaticamente tramite l’aggiornamento OTA (Over-the-Air). Quindi per preparare i dispositivi già esistenti all’arrivo del DTCO 4.0 non bisogna far nulla.
Per le soluzioni di download manuale, vale a dire i prodotti della famiglia DLK, Continental ha predisposto aggiornamenti tramite scheda, rinvenibile sia su www.vdo-shop.it sia presso i rivenditori. Gli utenti dei terminali di download DLT Pro, invece, possono aggiornare i dispositivi utilizzando l’opzione Aggiornamento software.
Attenzione, però, perché i dispositivi più vecchi della famiglia DLK Pro e DLT Pro non saranno più in grado di scaricare e archiviare dati da DTCO 4.0 e quindi necessiteranno di modelli più recenti. In ogni caso due puntualizzazioni: innanzi tutto, come ricorda Diego Santos-Burgoa, Sales Director Tachographs, Telematics & Services di Continental, VDO ha già lanciato sul mercato «due chiavi di download che soddisfano i nuovi requisiti tecnici, DLK Pro Downloadkey S e DLK PRO TIS-Compact S»; comunque, gli strumenti di download nuovi o aggiornati continueranno a funzionare con i modelli DTCO precedenti.
Nessun problema, invece, incontrerà chi utilizza i sistemi di gestioneTIS-Web Motion o VDO FleetVisor perché potrà continuare a utilizzare il proprio software con DTCO 4.0. Fa eccezione soltanto chi utilizza il sistema TIS-Web 4.9 che dovrà passare alla versione più recente, TIS-Web DMM 5.0, perché altrimenti corre il rischio di non riuscire ad archiviare i dati dai veicoli con un DTCO 4.0.
Rispetto infine alle app, come sottolinea lo stesso Santos-Burgoa, Continental ha scomesso sulla combinazione delle offerte, in modo da consentire di installare soltanto un’applicazione, disponibile per IOS e android dall’autunno, per trarre beneficio anche di nuove funzioni. Ecco perché l’app VDO Driver e l’app VDO Fleet non saranno aggiornate per DTCO 4.0. L’app di configurazione DTCO, che consente ai gestori di flotte di configurare alcune funzionalità del tachigrafo autonomamente, rimarrà invariata. Sarà aggiornato automaticamente o manualmente su DTCO 4.0, in base alle singole impostazioni.
Le carte del conducente e della flotta, infine, restano invariate fino alla data di scadenza. Le autorità provvederanno poi alla sostituzione con la nuova generazione di carte automaticamente. Sia le nuove che le vecchie schede sono compatibili con tutti i tachigrafi DTCO. Solo le officine avranno bisogno di nuove schede di officina per soddisfare i nuovi requisiti di prova.