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A22, in un tamponamento tra camion perde la vita un autista

L’Autostrada del Brennero si tinge nuovamente di sangue, confermandosi una direttrice altamente pericolosa. Questa mattina all’alba tre veicoli pesanti sono rimasti coinvolti in un incidente all’altezza di Avio (Trento). Il gravissimo tamponamento, in corsia nord dell’A22, avrebbe visto uno dei tir cozzare contro un altro mezzo fermo nella piazzola di sosta, trascinando poi nell’urto anche un terzo camion.

Disgraziatamente nello scontro uno degli autisti era rimasto gravemente ferito. Estratto con le pinze idrauliche dai Vigili del Fuoco e trasportato in emergenza all’Ospedale Santa Chiara di Trento, è purtroppo deceduto poco dopo.

Per alcune ore il traffico è rimasto paralizzato e si sono formate code chilometriche in carreggiata nord per le difficoltà nel recupero dei mezzi pesanti e per il carico disperso.

Non è la prima volta che l’Autostrada del Brennero pretende il suo tributo di morte. Nemmeno tre mesi fa un incidente molto similepraticamente nello stesso punto dell’A22, si era concluso con un morto e un ferito grave. E questo nonostante che, lo ricordiamo ancora, in quel tratto di autostrada  sia vigente un divieto di sorpasso per veicoli superiori alle 7,5 tonnellate. Peraltro, gli incidenti in quel tratto sono frequenti anche i giorni di divieto di circolazione dei camion. Prova ne sia che anche lo scorso sabato 11 giugno, in coincidenza con l’arrivo di un numero consistente di turisti da nord e del traffico che di conseguenza si è generato, si è verificato un tamponamento fra tre auto e un furgone all’altezza, sempre all’altezza di Ala. In quel caso però si sono registrati dei feriti, ma nessuno ha perso la vita.

Un camion si ribalta in A1: autista gravemente ferito

A onor del vero quello avvenuto lungo la A22 non è l’unico incidente grave di questa triste giornata. Un altro ha avuto come teatro il tratto di A1 complanare che da Milano scende verso Piacenza Sud, in direzione A21 Torino-Brescia. Intorno alle 12 circa un camion, carico di sacchi di plastica, si è ribaltato andandosi ad adagiare e a incastrare sul guard rail laterale. In questo modo l’autista presente all’interno della cabina è stato ferito dalle lamiere e per di più era impossibilitato a uscire. È stato necessario l’arrivo dei vigili del fuoco per riuscire a estrarlo dalla cabina, mentre poi i sanitari del 118 arrivati con l’elisoccorso lo hanno trasferito in ospedale a Parma. L’autista, un marocchino di 53 anni, è in gravissime condizioni e la prognosi è riservata.

Scoperta nel Lazio truffa da 4,5 milioni nel contrabbando di gasolio

Immettevano sul mercato circa 4,5 milioni di litri di prodotti petroliferi da contrabbando, evadendo oltre 4 milioni di euro tra imposte sui redditi, IVA ed accise. Registi di questa colossale frode, scoperta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, due pregiudicati per fatti analoghi – uno romano e l’altro napoletano – che avevano costituito diverse società «cartiere», cioè fittizie, con sede nelle province di Napoli ed Avellino.

Queste società emettevano falsi documenti di trasporto comprovanti l’avvenuto versamento delle accise e recanti, quale destinatario, un deposito di Ardea che rivendeva, a sua volta, i prodotti a clienti dell’hinterland napoletano. Questi ultimi potevano così praticare prezzi estremamente competitivi sbaragliando la concorrenza, grazie al consistente credito di imposta vantato verso l’Erario. Le imprese «cartiere» – prive di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze – venivano interposte solo formalmente nella compravendita delle partite di merce, con lo scopo di assumersi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario.

Ma per gli organizzatori di questa truffa è arrivato il momento della fine dei giochi. L’intera organizzazione dedita al contrabbando di gasolio è stata infatti scoperta dalla Guardia di Finanza, che ha provveduto al sequestro di beni mobili e immobili (appartamenti, autovetture e quote societarie riconducibili agli amministratori delle società, nelle province di Roma, Napoli e Avellino) per oltre 4 milioni di euro. Nove persone dovranno ora rispondere dei reati di sottrazione al pagamento delle accise, irregolarità nella circolazione di prodotti energetici, falso e omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, dell’IVA e dell’IRAP.

Il provvedimento – emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Velletri – costituisce l’epilogo di indagini svolte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia, coordinate dal II Gruppo di Roma e scaturite da un controllo di routine ad un deposito commerciale di carburanti.

Nuovo eActros LongHaul, il debutto al Salone di Hannover a settembre

Una nuova «stella» è pronta a brillare. Si chiama eActros LongHaul e sarà l’attrazione fieristica di Mercedes-Benz Trucks all’IAA Transportation di Hannover (22-25 settembre 2022). La Casa di Stoccarda ha infatti annunciato che il truck a batterie per lunghe percorrenze è ormai pronto per essere svelato per la prima volta al grande pubblico nella forma di «prototipo concettuale».

Secondo quanto anticipato dal costruttore, i primi prototipi del truck da 40 tonnellate sono stati già sottoposti ad una fase di test intensivi e già entro la fine dell’anno l’eActros LongHaul verrà testato su strade pubbliche. Nel 2023 i prototipi preserie verranno consegnati ai clienti per la fase di sperimentazione, mentre la produzione di serie è prevista per il 2024. Il veicolo avrà un’autonomia di circa 500 chilometri e consentirà la ricarica ad alte prestazioni.

Nell’ambito della comunicazione che precede l’IAA, Mercedes-Benz Trucks ha pubblicato le prime immagini teaser dell’eActros LongHaul e ha annunciato ulteriori specifiche tecniche previste per il veicolo di serie. L’eActros LongHaul, ad esempio, utilizza batterie con tecnologia al litio ferro fosfato (LFP). Queste sono caratterizzate soprattutto da una lunga durata e da una maggiore energia utilizzabile. Presso una colonnina di ricarica con potenza di circa un megawatt, le batterie possono essere ricaricate dal 20 all’80% in meno di 30 minuti.

Oltre all’eActros LongHaul, Mercedes-Benz Trucks presenterà all’IAA altre innovazioni sul versante dei Truck elettrici a batteria, come ad esempio l’eActros per il servizio di distribuzione pesante (che uscirà dalle linee di produzione dello stabilimento di Wörth già da ottobre 2021) e l’eEconic per impieghi municipali.

Artusi (Federauto Trucks): «Bene proroga dei termini di consegna dei veicoli, ma Ecobonus sia più accessibile»

Federauto plaude alla proroga di tre mesi per le consegne dei veicoli commerciali di peso pari o inferiore a 3,5 tonnellate (oltre alle autovetture) incentivate con Ecobonus 2021-2022, inserita dal Governo nel nuovo Decreto Semplificazioni. Per Massimo Artusi, vice presidente di Federauto con delega a Trucks&Van, si tratta di un «un segno di sensibilità da parte del Ministero dello Sviluppo economico e di tutto il Governo nei confronti delle oggettive difficoltà di produzione e distribuzione dei veicoli nuovi in questa fase di carenza di disponibilità di semiconduttori e materie prime».

Artusi sottolinea però come adesso la stessa attenzione vada incanalata anche nei confronti della funzionalità dell’Ecobonus per i veicoli commerciali attualmente in vigore, che non starebbe incontrando il favore degli operatori. «Ci auguriamo perciò – ha commentato Artusi – che, continuando su questa strada, il MISE intervenga al più presto per sanare questa criticità, introducendo i correttivi necessari a rendere il provvedimento più aderente alle dinamiche del mercato e favorire più efficacemente le PMI attraverso l’apertura a tutte le formule di acquisto/possesso utilizzate dagli operatori già con l’Ecobonus 2021, evitando così che le risorse stanziate per favorire l’immissione di veicoli commerciali elettrici vadano disperse verso altre destinazioni e che l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio del parco veicoli commerciali venga vanificato».

Germani cerca 50 autisti: assunzioni immediate con bonus sino a fine luglio

La carenza di autisti nel nostro Paese non è una novità di questo periodo, se ne parla ormai da tempo. Le imprese li cercano disperatamente, ma pochi rispondono all’appello. Le ditte di autotrasporto fanno quindi sempre più ricorso a promozioni e annunci di ogni sorta per attrarre il personale. Uno di questi è quello apparso oggi sul quotidiano L’Arena. A pubblicarlo è stata Germani, società con sede a San Zeno Naviglio (Brescia) e attiva nel settore del trasporto di sostanze chimiche, rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi, in cui annuncia di essere alla ricerca di 50 autisti da integrare nel proprio organico.

Agli aspiranti autisti – si legge nell’annuncio – «verranno affidati autoarticolati di nuova fabbrica con dotazioni di comfort e sicurezza di ultimissima generazione. Si offrirà possibilità di lavoro su base giornaliera e/o con trasferte prolungate». Rese note anche le cifre dello stipendio netto mensile: da 2.800 a 3.500 euro. La ricerca si rivolge a persone già dotate di patente CE e di CQC.

Germani introduce nell’annuncio anche un bonus. Si tratta di un premio per i nuovi assunti di 5.000 euro, che diventano 6.000 nel caso di possessori di certificazione ADR. Questo premio vale però solo per le assunzioni effettuate tra il 1° e il 31 luglio 2022. L’annuncio riporta anche il numero di telefono dover poter chiedere informazioni per un colloquio: 030-2160625. E viene data la disponibilità di fissare appuntamenti anche nei giorni di sabato e domenica.

Francia, il 27 giugno si fermano i dipendenti del trasporto : «L’inflazione si mangia i salari»

È da osservare con attenzione lo sciopero dei trasporti che parte oggi in Francia. Si asterranno dal lavoro, con varie forme e modalità, categorie diverse, accomunate fondamentalmente dal lavorare su mezzi di trasporto. Certo la fetta prioritaria di questo popolo, costituito da 790 mila persone, è costituita dagli autisti di camion, ma ci sono anche i conducenti di autobus, i traslocatori, gli addetti alla logistica di Amazon, i portavalori e persino chi guida le ambulanze. Unico il mezzo di trasporto, unica la recriminazione, peraltro assolutamente generalizzabile a buona parte del mondo occidentale: l’aumento indiscriminato dell’inflazione sta erodendo il potere di acquisto di molti lavoratori, fino a spingere oltre la soglia di povertà chi oggi viaggia sul crinale.  

Ed ecco perché tutte le federazioni sindacali dei trasporti (CGT Transports, UF Route FGTE CFDT, FO Transports, CFTC Transports e SNATT CFE-CGC) hanno indetto per oggi 27 giugno uno sciopero per ottenere aumenti salariali per tutti coloro che lavorano per strada. «La crisi sanitaria si legge in un comunicatoha messo in evidenza l’importanza delle attività di trasporto, che sono state addirittura dichiarate di pubblica utilità dal Governo. Ma questo riconoscimento non si è tradotto in trattative sui salari o sulle condizioni di lavoro»

Ma il problema, come detto, è l’inflazione. Perché nel settore del trasporto merci su strada, per esempio, lo scorso febbraio era stato raggiunto un accordo di rivalutazione delle tabelle salariali del 6%. Ma oggi i sindacati sostengono che quell’aumento, con l’inflazione che a maggio si è spinta fino al 5,2%, «si è sciolto come neve al sole». Ragion per cui bisogna rimettere mano alle trattative. In che modo è presto detto: riattivando quelli che in Francia si chiamano «negoziazioni annuali obbligatorie (NAO)», vale a dire trattative avviate dal datore di lavoro, ma che di fatto costituiscono l’occasione per affrontare in maniera collettiva alcuni temi, quali appunto i salari, l’orario di lavoro, la parità di genere, la formazione professionale. Quindi, senza rimetterli in una trattativa solitaria, ma gestendo il tutto su un piano collettivo.

«È un colpo di avvertimento che vogliamo inviare ai datori di lavoro, ma anche al governo e all’opinione pubblica. Eravamo considerati dipendenti essenziali durante il Covid, ma oggi siamo quelli dimenticati. Se questa giornata di azione non basta, a ottobre replicheremo in modo più duro», avverte Patrick Blaise della FGTE Route CFDT, primo sindacato di settore.

In effetti stamattina molti lavoratori del trasporto hanno aderito alla protesta. I blocchi sono iniziati già all’alba, prendendo di mira in particolare una ventina di siti industriali in contesti territoriali diversi, anche se si è cercato di «non disturbare gli automobilisti». Tra quelli più coinvolti ci sono Parigi, Marsiglia, Lione, Bordeaux, Tolosa, Rennes, Nantes, Mille. 

Nell’Alta Francia, invece, sono stati posizionati due postazioni di filtraggio all’ingresso di due grandi aree di attività logistiche, una all’uscita da Lille e l’altra vicino ad Arras, causando code di veicoli. A Lille, al casello autostradale in direzione Valenciennes, si sono posizionate una cinquantina persone in giubbotto arancione bloccando l’uscita che porta al centro direzionale di Mélantois. Un presidio analogo è previsto anche vicino al centro logistico Amazon di Metz

Di fronte a questa minaccia di conflagrazione sociale, il governo per ora tace e cerca di spingere le trattative su un piano privatistico, sottolineando comunque che lo Stato ha già fatto tanto per il settore, come un sostegno finanziario da 400 milioni di euro già stanziato a cui si è aggiunto un taglio dei carburanti di 15 centesimi alla pompa, dedicato specificatamente ai professionisti.

Parliamo di governo genericamente… Al momento attuale, infatti, non esiste ancora – visto le recenti elezioni – un ministro dei Trasporti. E la prospettiva di dover gestire queste tensioni potrebbe indurre in tanti a tenersi a distanza dall’incarico.

Operazione Truck & Bus: in una settimana rilevate 4.190 infrazioni in Italia

Più di 4.000 violazioni contestate su un totale di quasi 7.000 controlli. È il bilancio reso noto dalla Polstrada in seguito alla conclusione della seconda campagna di controlli mirati sui mezzi pesanti, Truck & Bus, che si è svolta dal 13 al 19 giugno scorsi (ne avevamo parlato qui).

La campagna, lo ricordiamo, è volta a verificare le condizioni di sicurezza dei mezzi pesanti usati per il trasporto di merci, anche pericolose, e di persone. Viene svolta con cadenza periodica e comprende tutti i paesi dell’Unione Europea (esclusi Grecia, Slovacchia) insieme a Svizzera, Serbia e Turchia.

Nel dettaglio, gli agenti della Polstrada hanno proceduto al controllo di 6.388 mezzi pesanti e 525 autobus, contestando 4.190 violazioni. Praticamente, più di un mezzo pesante su tre (il 39% sul totale) è stato colto in infrazione. Diverse le irregolarità riscontrate: 715 relative al cronotachigrafo, 558 relative ai documenti dei veicolo e di trasporto e 548 alle inefficienze tecniche e al carico. Seguono 333 infrazioni per il superamento dei limiti di velocità, 215 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 47 relative al trasporto di merci pericolose, 21 per guida sotto l’effetto di alcol, 5 relative al trasporto dei rifiuti, 1 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e 1.747 altre infrazioni. Sono state ritirate inoltre 245 patenti e decurtati 7.596 punti patente.

La terza campagna Truck & Bus del 2022 è in programma dal 18 al 24 luglio.

DAF scalda i motori al nuovo XD: la presentazione all’IAA di Hannover

A esattamente un anno dalla presentazione sul mercato della pluripremiata serie di veicoli XF, XG e XG⁺ per il trasporto su lunghe distanze, già International Truck of the Year 2022, DAF concede il «bis» annunciando l’arrivo del modello XD di nuova generazione, pensato per la distribuzione e il trasporto professionale. L’inizio della produzione è previsto per l’autunno 2022 e sarà svelato in anteprima mondiale a settembre in occasione del Salone di Hannover.

Secondo quanto anticipato da DAF, il veicolo intende porsi come il pioniere di una nuova generazione di mezzi pesanti in cui saranno introdotte «caratteristiche premium, che includono aerodinamica, catene cinematiche, posizione dei sedili, allestimenti e finiture».

Sicurezza ed efficienza

Sul fronte della sicurezza, ad esempio, il DAF XD dispone di un ampio parabrezza e grandi finestrini laterali, mentre la posizione bassa della cabina offrirà una visibilità diretta ottimale, così come il finestrino opzionale della portiera lato passeggero per la visuale sul marciapiede. La visione indiretta è invece garantita dal sistema DAF Corner View e dal sistema di telecamere digitali DAF.

Un importante lavoro è stato fatto poi sul fronte dell’efficienza dei consumi e delle emissioni, grazie all’ottimizzazione dell’aerodinamica della cabina, alla nuova trasmissione PACCAR MX-11 e ai sistemi avanzati di assistenza alla guida. Da citare anche il sistema di gestione della flotta DAF Connect, che consente di risparmiare tempo per gli aggiornamenti software «over-the-air», e l’ampia disponibilità di prese di forza, moduli di fissaggio della carrozzeria e connettori (soluzioni che contribuiscono alla massima facilità di utilizzo degli allestitori).

Comfort di guida

Il modello XD di nuova generazione offre inoltre un’accessibilità superiore per il conducente, che è accolto in una spaziosa cabina con volumi fino a quasi 10 m3. Le numerose possibilità di regolazione del sedile e del volante garantiscono la migliore posizione del conducente in questo segmento. Il cruscotto è dotato di quadri strumenti chiari e completamente digitali, mentre la guida e la manovrabilità traggono vantaggio dal nuovo design della parte anteriore del telaio, dalla sospensione della cabina e dell’assale posteriore.

Tante innovazioni, dunque, per un veicolo che, come assicurano da DAF, «non rappresenta solo un sogno in cui lavorare e vivere, ma anche una gioia da guidare».

Consegne last-mile in Svizzera e UK: la proposta di Seven Senders per spedire e sdoganare le merci in 48 ore

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Il commercio online sta vivendo una rapida crescita, registrando un incremento di spedizioni non solo a livello nazionale, ma anche verso i Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Ad esempio, Regno Unito e Svizzera sono attualmente due tra le nazioni più forti in termini di e-commerce, ma anche quelle maggiormente implicate in complesse sfide quando si tratta di sdoganamento o di gestione dei resi. È in questo contesto che si inserisce la soluzione «Beyond Borders», offerta dalla piattaforma di consegne dell’ultimo miglio Seven Senders, che mira proprio a semplificare i processi di spedizione e sdoganamento in Regno Unito e Svizzera.

«Alla frontiera, se una dichiarazione doganale risulta essere incorretta o sprovvista della documentazione necessaria, le merci rischiano di essere bloccate per l’importazione e rimandate indietro dalla dogana», ha commentato Thomas Hagemann, fondatore e co-CEO di Seven Senders, che sottolinea come, tuttavia, «le aziende possono ridurre significativamente la complessità di questo processo e della gestione dei dazi, delle tasse e delle imposte appoggiandosi a una piattaforma di consegna come Seven Senders che si occupi interamente della procedura di sdoganamento delle esportazioni e delle importazioni, offrendo una soluzione ideale per la spedizione e lo sdoganamento delle merci nel Regno Unito e in Svizzera entro sole 48 ore».

La piattaforma si propone, in sostanza, di aiutare i rivenditori online attraverso una soluzione doganale e di spedizione cross-border semplice e senza intoppi in paesi non appartenenti all’UE. Il servizio include il raggruppamento delle spedizioni, la rappresentanza legale locale, la tracciabilità, l’etichettatura e la gestione affidabile dei dati. «Questo non solo aiuta gli e-tailer a ridurre la complessità della gestione delle dogane, delle tasse e dei dazi – spiega il co-CEO di Seven Senders – ma allo stesso tempo snellisce i processi e favorisce la trasparenza».

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