Veicoli - logistica - professione

Home Blog Pagina 277

Dachser metterà su strada in Germania i primi camion a idrogeno nel 2023

Prime promesse per far avanzare l’idrogeno sulle flotte di camion. A impegnarsi in questo senso è il fornitore di logistica Dachser, che ha annunciato di voler mettere in servizio nel 2023 due autocarri a celle a combustibile a idrogeno in Germania.

Il primo camion è un Hyundai Xcient da 27 tonnellate, che di giorno svolgerà operazioni di distribuzione regionale nell’area di Magdeburgo, mentre di notte sarà utilizzato per raggiungere la filiale di Dachser a Berlino-Schönefeld. Le strutture per il rifornimento di idrogeno saranno disponibili sia nella filiale di Magdeburgo che di Berlino al momento della consegna del veicolo.

Il secondo camion che l’azienda metterà su strada sempre nel 2023 è un Bluepower 1938 FCEV della Enginius di Brema, filiale del Gruppo Faun. Il veicolo sarà utilizzato per le consegne nei centri urbani di Amburgo, ha un peso totale consentito di 19 tonnellate e può trasportare fino a 18 pallet di merci con il suo rimorchio a cassone fisso. La sua autonomia stimata di 250 chilometri più riserva è ideale per le consegne nei centri urbani e offre anche un potenziale di recupero molto elevato.

L’idrogeno per alimentare questi veicoli è prodotto dalla H2 Green Power & Logistics, azienda impegnata nella costruzione di un ecosistema per l’idrogeno nel settore dei veicoli commerciali, utilizzando elettricità verde generata da fonti rinnovabili.

Potrebbe interessarti:

Dachser Iberia introduce i duotrailer da 30 metri

Aree di sosta sicure: presto un bando dal Mims

Realizzare aree di sosta stradali sicure e protette per tutelare l’incolumità degli autotrasportatori, consentire il riposo e scongiurare furti del carico. È questo l’obiettivo della convenzione stipulata presso il Mims tra il Comitato Centrale per l’Albo Nazionale Autotrasportatori e la Sogesid. A sottoscriverla è stato lo stesso ministro del Mims Enrico Giovannini, che ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta.

Per realizzare tali aree, denominate «Safe and Secure Truck Parking Areas» (SSTPA) secondo gli standard europei EU-Parking, entro l’anno sarà pubblicato un bando nazionale che definirà i requisiti di partecipazione e le procedure amministrative. Il Comitato si avvarrà del supporto di Sogesid anche per lo studio dei requisiti funzionali e tecnici necessari per la realizzazione delle SSTPA e per l’analisi del fabbisogno finanziario delle stesse. 

Safe and Secure Truck Parking Areas è un programma europeo che stabilisce quattro livelli di sicurezza: bronzo, argento, oro e platino. Una classificazione concepita per aiutare gli autisti e le aziende a indirizzarsi sulle aree idonee a soddisfare sia le esigenze per un corretto riposo degli autisti e di dotazione dei servizi essenziali alla persona; sia di protezione adeguata delle merci trasportate. La misurazione dello standard prende in considerazione quattro fattori riferiti a perimetro e recinzione, area di parcheggio, punti di ingresso/uscita, procedure del personale.

Sullo stesso argomento, potrebbe interessarti:

Aree di sosta «Safe and Secure»: la Ue vara regole e standard dei servizi
Aree di sosta sicure: un vuoto da colmare
Assotir: subito nuove aree di sosta per i trasportatori
Regno Unito: 20 mln di sterline per migliorare sicurezza e servizi delle aree di sosta per camion
L’Europa impone maggiori servizi e più sicurezza nelle aree di sosta per camion
Aree di sosta sicure: dall’UE un bando da 100 milioni di euro

Limitatore di velocità non utilizzabile? La violazione non esiste se l’autista ha agito senza dolo o colpa

Anche il giudice di pace di Mantova entra a far parte della ormai folta schiera di tribunali che stanno decidendo a favore delle aziende di autotrasporto merci in materia di multe stradali.

Nel caso specifico il giudizio verteva su un’ordinanza della Prefettura della città lombarda– conseguente a un verbale di infrazione della Polizia Stradale – per violazione dell’art. 142 comma 11 del Codice della Strada, relativo al non funzionamento o alterazione del limitatore di velocità che comporti l’eccesso di velocità stesso.

L’azienda di autotrasporto contestava la violazione, affermando che il limitatore di velocità era perfettamente regolare, ma non in grado di funzionare su intere tratte caratterizzate da lunghi rettilinei con forti pendenze. Inoltre, l’avv. Roberto Iacovacci segnalava, come d’abitudine in queste cause, l’illegittimità dell’uso dello strumento di controllo velocità, mancando le prescritte approvazioni, omologazioni, verifiche e tarature, nonché altri vizi formali come la mancata indicazione del luogo e della percentuale di tolleranza strumentale applicata.

Di fronte a queste argomentazioni il giudice di pace dava ragione all’azienda.

«Secondo la legge – ha spiegato l’organo giudicante – il giudice non deve accertare la legittimità dell’atto amministrativo, ma la legittimità della pretesa sanzionatoria». In altri termini, per infliggere una sanzione occorre dimostrare la piena responsabilità di chi è accusato di quella violazione. La Cassazione ha abbandonato da tempo il principio della presunzione di legittimità dell’atto amministrativo, per cui l’opponente – in questo caso l’azienda di autotrasporto – non deve fornire prova del contrario, e cioè che l’ordinanza è illegittima, quanto dimostrare in giudizio la sua non responsabilità.

In relazione a quest’ultimo punto, quindi, il giudice di pace richiama l’art.3 della legge 689/81, secondo cui «per le violazioni colpite da sanzioni amministrative è richiesta la coscienza e volontà della condotta attiva o omissiva, sia essa dolosa o colposa».

Dalle prove acquisite risulta invece che il ricorrente abbia agito senza consapevolezza e involontariamente e, poiché la Prefettura non si è presentata in giudizio e non ha fornito alcuna prova in contrario, «l’opposizione è meritevole di accoglimento».

L’ordinanza prefettizia è stata di conseguenza annullata e le spese compensate.

MAN eTGM vince il premio di miglior concept dell’ultimo miglio

Al momento è ancora un concept in fase sperimentale e la commercializzazione vera e propria avverrà solo a partire dal 2024, ma il MAN eTGM, il camion elettrico da 26 tonnellate del Leone, fa già incetta di premi. Il veicolo infatti è risultato il vincitore della categoria «Ultimo Miglio» del premio «Green Track Award», assegnato dai lettori della storica rivista tedesca Auto Bild.

Tra gli argomenti che hanno convinto i lettori ad eleggere l’e-truck di MAN come miglior concept nell’ambito della mobilità sostenibile non c’è solo l’assenza di emissioni, ma anche il fatto che – come spiega una nota di MAN – «è molto silenzioso, così che le consegne in città possano essere spostate nelle ore serali e notturne. Una soluzione che migliora l’organizzazione logistica fino al 30%, riduce le emissioni di CO2 e alleggerisce il traffico urbano diurno: insomma, un vantaggio per tutti».

«Siamo lieti del premio vinto dal nostro MAN eTGM che conferma, ancora una volta, la validità della scelta strategica di concentrarci sulla mobilità elettrica per tutte le gamme di modelli. Allo stesso tempo, il riconoscimento è un incentivo per l’imminente lancio sul mercato del nostro eTruck pesante previsto nel 2024», ha dichiarato Alexander Vlaskamp, CEO di MAN Truck & Bus.

Già nel 2019 la rivista Transport aveva assegnato al MAN eTGM l’European Transport Award for Sustainability 2020 nella categoria «Electrified Truck» a seguito del progetto pilota triennale, lanciato da MAN nel 2018, con nove operatori austriaci che utilizzavano in servizi reali la versione elettrica del MAN TGM. Dalla fine del 2019, una prima piccola serie di camion completamente elettrici da 26 tonnellate per la distribuzione è stata consegnata a società di trasporto europee, dalla Norvegia alla Spagna, confermandosi efficiente nelle difficili operazioni di trasporto quotidiano. Recentemente, il camion è stato acquistato dall’impresa tedesca Stark per essere adibito per la prima volta al trasporto di materiali da costruzione (ne abbiamo parlato qui), attraverso una serie di test intensivi su strada condotti in collaborazione con la Fulda University of Applied Sciences.

MAN sta quindi utilizzando l’esperienza maturata non solo per l’ulteriore sviluppo della produzione di serie, ma anche per i futuri servizi relativi all’elettromobilità e consulenza ai clienti.

Euromaster, la buona manutenzione fa bene alle flotte di autotrasporto

Nell’arco dell’ultimo anno il settore dell’autotrasporto ha registrato un incremento dei costi medi a causa di un aumento generalizzato dei costi operativi, dovuti principalmente ai rincari dei carburanti. Per contenere la spesa ed evitare cali di produttività, una grossa mano può arrivare da una pianificazione attenta della manutenzione delle flotte di camion. Lo sa bene Euromaster, società esperta nella manutenzione delle flotte aziendali, che ha fatto proprio della manutenzione un elemento chiave per garantire un servizio distintivo, efficiente e di supporto alle imprese di autotrasporto.

La società, che fa parte del gruppo Michelin, dispone di una rete di assistenza capillare, selezionata e preparata, con più di 300 centri in Italia. Si occupa della manutenzione programmata sul veicolo e anche di quella degli pneumatici. Cuore dell’offerta è proprio il servizio di assistenza stradale per danneggiamento pneumatici, attivo h24 e 7 giorni su 7, dedicato alle flotte autocarro e trasporto leggero.

Attraverso questo servizio di soccorso stradale camion, Euromaster si impegna a prendere in carico la chiamata (al numero unico 800.121.661) nel più breve tempo possibile e garantire l’intervento mediamente in sole due ore. Il tutto senza canone di attivazione e senza obblighi o vincoli accessori. Elementi non da poco, se si considera che a volte il soccorso ha degli strascichi, soprattutto di burocrazia, che si protraggono oltremodo nel tempo.

In tema di manutenzione programmata del veicolo, Euromaster è capace di diagnosi tempestive; fattore che consente di evitare guasti che si rivelano sempre molto onerosi. Grazie a operatori certificati, gli interventi di manutenzione vengono eseguiti con la massima professionalità, affinché i veicoli delle flotte siano in ottime condizioni non solo per abbattere i costi di fermo mezzi, ma anche per permetterne la guida in totale comfort e sicurezza e per garantirne la longevità.

DAF, un simpatico spot annuncia l’arrivo del nuovo XD | VIDEO

Cresce l’attesa per la presentazione dell’inedito DAF XD, che sarà uno dei protagonisti del prossimo Salone di Hannover (20-25 settembre 2022). E mentre tutti aspettano di vedere dal vivo questo nuovo modello della casa olandese pensato per la distribuzione e il trasporto professionale (ne avevamo parlato qui), DAF ha rilasciato oggi un video teaser che anticipa l’arrivo di questo veicolo, accrescendo la curiosità.

Lo spot del nuovo DAF XD mette in mostra un gruppo di persone sedute su sedie lungo un marciapiede. Stanno aspettando con impazienza di veder sfilare la nuova creazione DAF (evidentemente sanno che il camion passerà proprio in quel punto della strada) e per questo motivo si sono ben attrezzate: hanno cibo, acqua, borse frigo… qualcuno indossa anche cappelli e giubbotti in caso di pioggia. Ma proprio quando uno di loro intravede con un binocolo la sagoma dell’XD giungere da lontano e avvisa tutti gli altri di tenersi pronti con smartphone e macchine fotografiche per immortalare il momento, ecco che proprio di fronte a loro si piazza un autobus che impedisce la visuale. Nel frattempo il camion passa e nessuno riesce a vederlo, se non per pochissimi secondi. Non a caso il claim che accompagna lo spot è «Preparati..! Tieniti pronto».

Il video è stato pubblicato dal canale youtube di DAF Truck NV e in pochi minuti ha già fatto il giro del web. Qui sotto è possibile vedere lo spot.

Autista di 56 muore per infarto… subito dopo un banale incidente

Sarebbe bello sapere quando e perché il nostro cuore decide di interrompere i suoi battiti. Quello di Remo Moresco, autista di Pianezze (Vicenza), ieri si è fermato dopo 56 anni di servizio, quasi improvvisamente e senza alcun preavviso. Lunedì mattina, poco dopo le 7 stava transitando da Bassano per andare a Treviso, dove avrebbe dovuto caricare dei tubi in calcestruzzo per conto della società per cui lavorava da una decina di anni, la Baggio, specializzata in lavorazioni e smaltimento di inerti. Senonché mentre stava percorrendo la tangenziale della cittadina veneta (resa celebre dal ponte), in una curva ha visto una vettura che con una manovra irregolare si spostava dalla propria carreggiata per andare a invadere quella su cui stava viaggiando il camion. Ne scaturiva un urto non troppo violento e con conseguenze dannose più per la vettura che per il camion: la prima, infatti, registrava la parte frontale accortocciata, il secondo accusava un’ammaccatura e una piegatura sul semirimorchio che comunque bisognava rimettere in linea per poter ripartire. Proprio per questo Moresco chiama in azienda per segnalare la cosa e per indicare il luogo in cui si trovava affinché qualcuno accorresse per dargli una mano. 

Senonché mentre succedeva tutto questo, transitava su quella strada una pattuglia della polizia stradale di Bassano, che si fermava non soltanto per fornire un supporto ai due autisti coinvolti nell’incidente, ma anche per fluidificare il traffico, che ovviamente aveva subito forti rallentamenti.

Terminate tutte le procedure e le formalità legate alla constatazione amichevole, dopo aver salutato stavano salendo in auto per andare via. Ma esattamente in quel momento gli agenti hanno sentito un tonfo: si sono voltati e hanno visto Remo Moresco a terra. A investirlo, in questo caso, era stato un arresto cardiaco repentino, che neanche il rapido intervento dei sanitari del locale 118 sono riusciti a gestire. Normale la disperazione dell’automobilista che aveva impattato contro il camion, un giovane di 25 anni che si è sentito responsabile di quanto accaduto. E a nulla sono valse le rassicurazioni della procura di Vicenza che sembrerebbe tenere distinti l’incidente e l’arresto cardiaco, seppure svolgerà indagini più accurate.

Porto di Genova. Nuovo servizio di pesatura VGM taglia i tempi di accesso all’imbarco

Il terminal di PSA Genova Pra’ ha predisposto un’area, accessibile da una corsia dedicata e adiacente all’ufficio merci in cui gli autotrasportatori possono effettuare la pesatura certificata VGM (Verified Gross Mass), la certificazione del peso del container in spedizione e l’invio contestuale del dato VGM, a tutti i soggetti coinvolti nella spedizione, a completamento delle informazioni necessarie all’accesso presso le aree di stoccaggio export.
Un servizio che consente un risparmio di tempo per gli autotrasportatori che in questo modo possono accedere direttamente al porto di PSA Genova Pra’, ottenere la certificazione VGM in pochi minuti e accedere immediatamente al gate d’imbarco.
Il servizio di pesatura VGM è rivolto a spedizionieri, autotrasportatori e vettori marittimi ed è prenotabile sul portale PSA (https://online.psagp.it/) e attraverso la App dedicata “Truck it easy”.

Che cosa è il VGM (Verified Gross Mass)

Dal 1° luglio 2016 è in vigore la normativa SOLAS (Safety of Life at Sea) che rende obbligatoria la verifica del peso della massa lorda (VGM) per l’accettazione del container all’imbarco, con l’obiettivo di rendere più sicura la navigazione delle navi portacontainer, i cui piani di caricazione si basano anche sul peso di ogni container.
Senza la certificazione VGM non è possibile caricare del container sulla nave.

Potrebbe interessarti:

Cosa c’entra il Titanic con il peso dei container
Obblighi di pesatura container: nuovi oneri per chi ricorre al Metodo 2
Pesatura container: norme più stringenti a tutela della sicurezza della navigazione

Il Tirolo pubblica i dosaggi del primo semestre 2023

Il Land Tirolo ha pubblicato sul suo sito l’elenco delle giornate relative al primo semestre 2023 in cui verrà applicato il sistema di dosaggio sui veicoli pesanti provenienti dalla Germania in transito sull’autostrada A12 Inntal. Questi interessano il valico di frontiera Kufstein/Kiefersfelden – asse del Brennero – in direzione Sud.

Il filtro dei veicoli pesanti verrà attuato dalle ore 5 del mattino e consente la circolazione sulla tratta interessata fino a un massimo di 300 camion l’ora.

In totale sono 24 le giornate interessate dal dosaggio e sono:

lunedì 9 gennaio 2023

lunedì 6 febbraio 2023
lunedì 13 febbraio 2023
lunedì 20 febbraio 2023
lunedì 27 febbraio 2023

lunedì 6 marzo 2023
lunedì 13 marzo 2023

mercoledì 26 aprile 2023
giovedì 27 aprile 2023

martedì 2 maggio 2023
lunedì 15 maggio 2023
martedì 16 maggio 2023
mercoledì 17 maggio 2023
venerdì 19 maggio 2023
venerdì 26 maggio 2023
sabato 27 maggio 2023
martedì 30 maggio 2023
mercoledì 31 maggio 2023

giovedì 1° giugno 2023
sabato 3 giugno 2023
lunedì 5 giugno 2023
martedì 6 giugno 2023
mercoledì 7 giugno 2023
venerdì 9 giugno 2023

Potrebbe interessarti:
Tirolo: i dosaggi del secondo semestre 2022

AGGIORNAMENTO | A21: muoiono due autisti nell’impatto tra una cisterna e un furgone

AGGIORNAMENTO DEL 29 AGOSTO

Torniamo a parlare dell’incidente avvenuto giovedì 25 agosto lungo la A21, tra Caorso e Castelvetro e in cui hanno perso la vita due autisti veneti, Nicola Negro e Stefano Cappellini, rispettivamente di 56 e 54 anni. E lo facciamo perché diversi lettori guardando meglio le foto si sono accorti e ci hanno segnalato (e per questo li ringraziamo) che in realtà, contrariamente a come sembrava e a come abbiamo anche noi riferito, la cisterna è rimasta praticamente intatta. Si è in parte lacerato il rivestimento esterno (sul fianco destro, come si vede nella foto), ma il cuore della struttura ha retto, come dimostra il fatto che sull’asfalto non v’è traccia di questo materiale. Ciò porta a presumere – in attesa che le indagini della polizia stradale di Cremona guidata da Federica Deledda lo confermino – che è stato il trattore ha prendere fuoco e far divampare l’incendio anche sul furgone e sul semirimorchio dell’altro camion.

A giustificare questo evenienza, oltre alla capacità della cisterna di resistere, c’è il fatto che il bitume, contrariamente a quanto avevamo indicato, non è classificato infiammabile. Per l’ADR è di classe 9 È un idrocarburo e può bruciare soltanto se riscaldato a temperatura superiore a quella del suo punto di infiammabilità (ovviamente molto alto). Cosa che in effetti non è avvenuta.

_________________________________________________________________________________________

NOTIZIA DEL 25 AGOSTO

Nicola Negro, cinquantaseienne della provincia di Vicenza, e Stefano Cappellini, cinquantaquattrenne di Verona, due autisti rispettivamente alla guida di un camion e di un furgone, hanno perso la vita ieri pomeriggio nel tratto tra Caorso e Castelvetro di Piacenza, in direzione Brescia, al chilometro 179 lungo la autostrada A21, proprio in quel contesto in cui ha trovato accoglienza una larga fetta della logistica italiana. Le ragioni dell’incidente non sono state chiarite, ma si conoscono alcuni dettagli relativi alla dinamica. Sembra cioè che sia stata l’autocisterna condotta da Negro a tamponare il furgone su cui viaggiava Cappellini. Senonché la potenza dell’impatto e l’alta infiammabilità del materiale trasportato in cisterna – bitume, per la precisione – hanno prodotto due conseguenze: un incendio improvviso che ha avvolto il camion; lo sbalzo in avanti del furgone, finito addosso a un altro camion, un trattore con semirimorchio portacontainer carico di rotoli di carta. A quel punto il furgone è rimasto praticamente incastrato tra i due camion. E così, le fiamme, promanate dalla cisterna, dopo aver investito e decretato la fine del primo autista, sono avanzate fino al furgone, coinvolgendo il secondo autista nella stessa sorte.

Il terzo autista risulta soltanto ferito, anche se ha rischiato a sua volta di essere avvolto dalle fiamme, che raggiunto il semirimorchio avevano trovato altre materiale da ardere nei rotoli di carta. Ma la prontezza dell’uomo nello scendere dalla cabina e nello sganciare e distanziare il trattore, hanno evitato il peggio.

I corpi delle due vittime, invece, sono stati estratti dai veicoli, grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Piacenza e Fiorenzuola d’Arda, soltanto qualche ora dopo. 

Il traffico è rimasto bloccato per diverso tempo e ancora in serata non ritrovata la normale fluidità.

close-link