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Gestire i rimorchi? Arriva la soluzione Transics

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Si chiama TX-Magellan la gamma di soluzioni per ottimizzare l’uso dei rimorchi che Transics lancia gradualmente sul mercato, affiancandola ad altre già esistenti per gestire la flotta.

TX-Magellan comprende un gruppo di tracciatori per rimorchi che offrono una gamma di diverse funzioni. Per quanto riguarda i servizi Geo e Route Service esistono di tre tipi:

GEO, tracciatore autonomo a batterie che invia la posizione alla sede alcune volte al giorno per più anni. Chi fa il planning può così impegnare e sfruttare al meglio i suoi mezzi, grazie a un quadro in tempo reale delle varie risorse (rimorchi, contenitori, casse mobili), senza abbinamento a un camion.

TRACE che si può ricaricare dal camion in viaggio e può quindi dare la posizione più volte all’ora, cosicché il tragitto percorso venga visualizzato e si possa presumere la possibile ora d’arrivo.

ROUTE determina con precisione le distanze, elemento essenziale per il successivo controllo delle fatture dei subappaltatori.

COLD, invece, è pensato per trasporti specializzati o a temperatura controllata in quanto verifica se le condizioni della temperatura rimangono immutate e se l’unità refrigerante lavori al meglio, lanciando un avvertimento alla sede se i limiti preposti vengono superati. Grazie al collegamento con l’apertura delle porte si può controllare se le porte rimangono inutilmente a lungo aperte. Anche i dati della temperatura dell’unità refrigerante possono essere controllati a distanza.

CARE infine è dedicato ai servizi di manutenzione del rimorchio. Grazie al collegamento con il sistema di frenatura EBS  del rimorchio, raccoglie dati relativi a velocità, distanze percorse, sistema di frenata, carico per asse e livello di carico. Questi dati permettono di ottimizzare la manutenzione del parco rimorchi, così da allungare la durata dei mezzi e conservarli in sicurezza.

Accordo Italia-Serbia sulla sicurezza stradale

Un importante accordo di cooperazione fra Italia e Serbia è stato firmato lo scorso 20 maggio, a Trieste, dall’ISTIEE, l’Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea, e la RTSA, Road Traffic Safety Agency, l’organismo istituito dal governo serbo per promuovere iniziative di carattere tecnico normativo nel campo della sicurezza stradale.

La convenzione – che permetterà a RTSA di sedere con un proprio rappresentante nel Consiglio Direttivo ISTIEE – prevede una stretta collaborazione italiana con l’Agenzia serba nel campo dell’analisi, del monitoraggio e del miglioramento dei sistemi di sicurezza del traffico stradale, del miglioramento delle condizioni di sicurezza per i guidatori e per gli altri utenti della strada e la realizzazione di attività di prevenzione e di promozione, anche in cooperazione con Centri e Organismi che si occupano della salvaguardia delle condizioni sanitarie della popolazione.

Alla firma della convenzione – apposta dal presidente ISTIEE, Giacomo Borruso, e dal direttore dell’Agenzia serba RTSA, Stojan Jovanovic – era presente anche Balduino Simone, dirigente generale del Dipartimento di pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che ISTIEE e RTSA hanno individuato come riferimento scientifico per le iniziative da promuovere in futuro.

L’accordo con l’Italia sottoscritto a Trieste consentirà alla Serbia di avvicinare il proprio livello di trasporto e di sicurezza stradale ai livelli europei, eliminando uno degli ostacoli che non consentono, ancora, l’ingresso del Paese balcanico nell’Europa dei Ventisette.

Continental Truck «assicura» lo pneumatico

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Quando l’economia rallenta, anche gli investimenti diventano incerti. Ecco perché Continental Truck cerca di proteggerli e quindi di incoraggiarli lanciando la Campagna Protezione Rischio, che mira proprio a coprire gli autotrasportatori offrendo un rimborso monetario fino a 100 euro a pneumatico (incluso nella Campagna) per ogni evento accidentale (non imputabile al pneumatico) verificatosi entro il 31 dicembre 2011. Fino al 30 giugno 2011 è possibile proteggere ogni nuovo acquisto di pneumatici Continental (cerchio 22,5”) delle applicazioni Long Distance, Hybrid, Regional Traffic e Construction richiedendo l’attivazione della Campagna Protezione Rischio ai rivenditori specialisti che aderiscono all’iniziativa.

Imposte 2011: i termini slittano in avanti

C’è più tempo per versare le imposte. Lo prevede un DPCM già pubblicato in Gazzetta il 12 maggio in base al quale, relativamente alla persone fisiche e ai soggetti diversi delle persone fisiche sottoposti a studi di settore, i termini di versamento delle imposte dirette, dell’IRAP e dell’acconto della cedolare secca slittano:

– al 6 luglio 2011 senza maggiorazione;

– dal 7 luglio al 5 agosto con maggiorazione dello 0,4%.

Gli adempimenti fiscali e i versamenti in scadenza dal 1° al 20 agosto, si possono effettuare senza maggiorazione entro il 22 agosto. Infine, vengono prorogati i termini di presentazione e la trasmissione del Mod. 730/2010 da parte dei Caf e dai sostituti d’imposta.

Controlli alle imprese in caso di incidente

L’incidente stradale spesso può essere il sintomo di una società poco regolare. Tant’è che il comma 8 bis dell’art. 179 cds prevede proprio che in caso di sinistri con danni a persone o cose causati da veicoli dotati di cronotachigrafo, chi accerta il fatto trasmetta gli atti alla Direzione Provinciale del Lavoro per effettuare gli opportuni controlli direttamente presso l’azienda e per verificare anomalie rispetto ai dati sui tempi di guida e di riposo registrati nell’anno in corso. Una disposizione fino a oggi poco applicata. Domani le cose potrebbero andare diversamente perché il ministero del Lavoro con una circolare del 18 aprile richiama espressamente gli organi accertatori ad applicare l’art. 179 cds e in particolare le modifiche apportate con l’ultima riforma.

Cosa portare in cabina? Chiarimenti del Ministero

Quali documenti portare obbligatoriamente in cabina? A questa domanda risponde una circolare dell’8 aprile del Ministero dell’Interno, con cui si indica chiaramente la documentazione, relativa ai 28 giorni precedenti all’accertamento, che il conducente deve tenere a bordo del veicolo. La legislazione attuale prevede che i documenti cambino in base al tipo di cronotachigrafo utilizzato.

 

Veicolo dotato di cronotachigrafo analogico

In questo caso la documentazione comprende:

          fogli di registrazione della giornata in corso e dei 28 giorni precedenti

          carta del conducente
ogni registrazione manuale e tabulato registrato in giornata e nei 28 giorni precedenti,

 

Veicolo dotato di cronotachigrafo digitale

In questo caso la documentazione comprende:

          carta del conducente

          ogni registrazione manuale e tabulato registrato in giornata e nei 28 giorni precedenti

          fogli di registrazione relativi alla giornata in corso e ai 28 giorni precedenti nel caso in cui in tale periodo abbia guidato un veicolo munito di apparecchio analogico.

La circolare dell’8 aprile aggiunge una serie di punti, da tenere presenti per evitare sanzioni:

– ogni qualvolta il conducente utilizzi un veicolo dotato di apparecchio di controllo digitale, i tempi di guida, le altre mansioni, le interruzioni e i periodi di riposo devono essere documentati mediante la carta del conducente;

– se si guidano sia veicoli con apparecchio digitale sia con sistema analogico, in ogni caso nei 28 giorni, il conducente deve avere con sé sia i fogli di registrazione dei giorni in cui era alla guida di un altro veicolo dotato di apparecchio analogico, sia la carta del conducente per i giorni in cui ha guidato un veicolo dotato di apparecchio digitale;

– se l’autista è temporaneamente sprovvisto di carta del conducente (perché attende duplicato per furto, smarrimento, deterioramento) può produrre le stampe delle attività svolte con veicolo munito di apparecchio digitale;

non è sanzionabile il conducente che in sede di controllo esibisca la carta del conducente e non le stampe dell’attività svolta, anche se l’organo di controllo non sia in grado di leggere la carta esibita.

Ecco i procedimenti amministrativi più lunghi di 90 giorni

In quanto tempo vanno chiusi i procedimenti amministrativi? Sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio scorso è stato pubblicato il DPCM n.72 che risponde a questa domanda, almeno in riferimento ai procedimenti che superano i 90 giorni. Eccoli quelli più di interesse per il settore:

- autorizzazione dei corsi di recupero punti patente : 150 gg;

- autorizzazione corsi CQC : 150 gg;

- verifiche e prove per rilascio omologazioni: 150 gg;

- rilascio patente guida a seguito di esame 180 gg;

- rilascio certificato abilitazione professionale per esame ADR 180 gg;

- rilascio del CFP per consulenti sicurezza ADR a seguito esame 180 gg;

- rilascio CQC a seguito esame 180 gg;

- concessione “ecobonus” 180 gg;

– rinnovo autorizzazioni CEMT(*) 120 gg;

- graduatoria CEMT (con domanda da presentare entro il 31 ottobre): 150 gg;

- conversione autorizzazioni precarie in fisse con domande da presentare entro il 30 settembre): 120 gg.

D.L. Sviluppo: il pagamento con bancomat evita la scheda carburante

Non serve più la scheda carburante se il pagamento avviene con carte di credito, debito o prepagate. Lo dice il Decreto Sviluppo modificando l’attuale normativa, in base alla quale gli acquisiti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti passivi IVA devono risultare da apposita annotazioni eseguite in un’apposita scheda. Ora, invece, in una logica di semplificazione si prevede che quando l’acquisto di carburante da parte dei soggetti passivi IVA sia verificabile tramite modalità diverse, come per l’appunto il pagamento attraverso carte di credito, di debito o prepagate, non serve più la compilazione della scheda carburante per poter dedurre il costo sostenuto e la relativa imposta.

Altre disposizioni dello stesso decreto riguardano invece l’Iva. L’art. 1, D.P.R. n. 695/1996 prevedeva che le fatture emesse nel corso del mese, di importo inferiore a 300.000 lire, possono essere annotate con riferimento a tale mese in un documento riepilogativo in cui riportare i numeri delle fatture cui si riferisce, l’ammontare complessivo imponibile delle operazioni e l’ammontare dell’imposta. L’importo è stato ora innalzato a 300 euro.

Sempre a proposito di semplificazioni si prevede la sostituzione, per i trasporti eccezionali di stessa tipologia ripetuti nel tempo, dell’attuale autorizzazione con un’autorizzazione periodica da

rilasciarsi con modalità semplificata.

Ecopass di Messina: si riparte

L’ecopass di Messina ritorna. Dopo la pronuncia della Corte dei Conti, il provvedimento fortemente voluto dai cittadini e dall’amministrazione comunale torna a essere applicato, seppure con qualche correttivo. Il principio è quello di concedere grandi agevolazioni economiche per chi viaggia di notte e a sud e al contrario penalizzare chi attraversa le vie cittadine durante le ore diurne. Tutto questo è stato così tradotto in una nuova ordinanza già in vigore:

Traghettamento da Tremestieri

– gli autotreni e gli autoarticolati pagano 5 euro se transitano dalle 6 alle 22, mentre transitano gratuitamente dalle 22 alle 6;

– gli autocarri pagano di 3 euro dalle 6 alle 22, mentre transitano gratuitamente dalle 22 alle 6.

 

Passaggio dalla Rada di San Francesco

– gli autocarri e gli autotreni pagano 30 euro dalle 6 alle 7, hanno divieto assoluto di transito dalle 7 alle 9; quindi 30 euro dalle 9 alle 12,30; ancora divieto di transito dalle 12 alle 14,30; 30 euro nella fascia dalle 14,30 alle 18; nuovo divieto tra le 18 e le 21, poi 30 euro dalle 21 alle 6.

Euro 6: in Olanda si finanzia l’acquisto. E in Italia?

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Ammontano a circa 7 miliardi di euro gli investimenti delle case costruttrici per sviluppare motori euro 6. Adesso, con largo anticipo (l’introduzione normativa è il 2014), se ne vedono i frutti concreti: Scania ha iniziato la vendita di veicoli con le nuove motorizzazioni; Mercedes le utilizzerà sul nuovo Actros in dirittura di rinnovo; tutte le altre case ci stanno lavorando seppure con metodi diversi (Iveco sta elaborando un SCR esteso, DAF farà dei ritocchi al suo Paccar MX che peraltro già ha tagliato traguardi ambientali negli USA, Volvo elabora percorsi alternativi).

Tutto bello e molto verde: le emissioni di questi motori infatti si riducono drasticamente, senza peraltro pesare sui consumi o sui costi di manutenzione. C’è però un problema: il maggior prezzo. Sui veicoli che sommano EGR e SCR può arrivare anche a 12.000 euro, mentre dovrebbe essere inferiore (circa la metà) su quelli con l’SCR esteso. E chi è disposto a spendere questo sovrappiù? Quasi nessuno, a meno di incentivi. Quali incentivi? Dipende. Oltre confine se ne trovano tracce di diverso tipo. Ci sono quelli della Germania – non ancora ufficiali, ma praticamente certi – basati sulla riduzione dei pedaggi autostradali, come peraltro è già avvenuto con l’introduzione degli euro 5. E sulla stessa scia si stanno muovendo anche Austria e Svizzera. Ci sono altri paesi invece, come per esempio, l’Olanda, in cui si incentiva direttamente l’acquisto. È di questi giorni la notizia che il ministero delle Infrastrutture di Amsterdam ha stanziato 36 milioni di euro per il rinnovo del parco e per sostenere quindi le vendite di veicoli euro 6.

L’Italia invece tace. Anzi, anche andando a vedere la quota di rimborso dei pedaggi autostradali, scaglionata per classi di fatturato e per livelli di inquinamento dei veicoli, si scopre che la fascia più alta è ancora quella definita «euro 4 e successivi». Come se l’entrata in vigore dell’euro 5 già da qualche anno e il lancio sul mercato di veicoli euro 6 fossero completamente passati inosservati. Ecco perché da più parti si tende a sensibilizzare il governo sull’argomento. «Per rilanciare un settore così fortemente in crisi – ha dichiarato il segretario generale dell’Unrae, Gianni Filipponi – servirebbero anche degli incentivi strutturali destinati al rinnovo del parco circolante». L’invito cioè è quello di aggiungere alle positive misure intraprese pure un sostegno per dotarsi di veicoli più efficienti e soprattutto meno inquinanti.

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