Eccolo il Sistri bis. La Commissione Bilancio del Senato, che già ad agosto all’indomani della manovra bis che lo aveva cancellato, si era espressa favorevolmente per una riedizione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, ha approvato all’unanimità un emendamento, che adesso dovrà essere discusso in aula, che resuscita il Sistri. La data di nascita per questa seconda vita è il 9 febbraio 2012 per tutte le imprese coinvolte, cancellando quindi le partenze scaglionate del Sistri prima serie. Ma tante altre sono le novità introdotte. Innanzi tutto il fatto che sono previste sia precise deroghe per i gestori di rifiuti non pericolosi a bassa criticità ambientale, sia diverse semplificazioni per coloro che conferiscono coattivamente i rifiuti a consorzi di recupero.
Più precisamente l’articolo nella nuova stesura prevede la delega al ministero dell’Ambiente per individuare tramite decreto tutte le tipologie di rifiuti per le quali può essere opportuno applicare le stesse procedure previste dal Sistri per i rifiuti speciali non pericolosi. Ne deriva quindi che per le imprese che gestiscono tali rifiuti “meno pericolosi” il ricorso al tracciamento è soltanto facoltativo.
Rispetto alle semplificazione, invece, è previsto che laddove i rifiuti prodotti da un’azienda si riferiscano esclusivamente a beni il cui ritiro è previsto come obbligatorio da parte di soggetti deputati per legge, l’azienda stessa può delegare i propri adempimenti relativi al Sistri ai consorzi di recupero.
Un’altra innovazione suona un po’ come una lezione del passato. Nel senso cioè che la rinascita del Sistri deve essere vagliata tramite un «check» tecnico delle componenti hardware e software necessarie al funzionamento del sistema. A tale scopo il ministero dell’Ambiente è obbligando a verificare il funzionamento del tutto tramite un test da condurre insieme alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative. Un check che dovrebbe servire eventualmente a semplificare le procedure informatiche da adottare.
L’emendamento del Sistri va ora approvato entro il 12 ottobre, giorno ultimo per la conversione del decreto istitutivo della manovra bis. Non si tratta di un onere soltanto formale, perché bisogna rimettere a una materia che era stata fatta a pezzi dal decreto del 13 di agosto, con l’abrogazione di un castello normativo, appoggiato al comma 2, lettera a) dell’articolo 188-bis, agli artt. 188-ter e 260-bis del dlg 152/2006, al dm Ambiente 17 dicembre 2009, al dm Ambiente 18 febbraio 2011 n. 52, vale a dire il Testo Unico in materia di Sistri. Problemi tecnici, certo, che vanno comunque risolti.
Fino a quando il Sistri non tornerà in vita rimane in vigore il vecchio sistema cartaceo, basato sulla tenuta dei registri di carico/scarico e sul MUD.
Dal ministero dell’Ambiente si solo levati commenti positivi. Meno entusiaste le associazioni di categoria dell’autotrasporto, anche perché rimangono senza soluzione le due questioni richieste: il rimborso dei contributi versati negli anni passati e l’allargamento dell’obbligatorietà del Sistri anche agli autisti stranieri.
Febbraio 2012: la seconda vita del Sistri
Autostrada viaggiante Brescia-Slovenia: il progetto va avanti
Una volta il problema era Mestre. Ora si è spostato più a Nord, lungo quella A 4 che da Venezia porta a Trieste. La soluzione è scontata: realizzare anche su questa tratta una terza corsia. Soluzione peraltro già avviata e imminente nella realizzazione. Ma il problema a questo punto diventa un altro: cosa accadrà quando tutto il flusso di veicoli che arriva da Milano (A4) e da Padova (A 13), dopo aver superato il passante di Mestre con tre fluenti corsie, si troverà davanti il muro dei lavori, che con ogni probabilità dovranno restringere la carreggiata a una striminzita corsia? Semplice: ci sarà un collo di bottiglia che in alcuni momenti potrebbe essere paralizzante. Ed ecco perché l’Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica propone un’ipotesi intrigante, che si affida al ferro: far salire i camion sul treno a Brescia, nel terminal di Ospitaletto, per condurli così fino ai confini con
Nogara Mare: presto il bando per la concessione
Veneto Strade è una società partecipata dalla Regione e dalle sette province del Veneto chiamata a occuparsi di tutte le grandi strade, ma non delle autostrade. Il suo amministratore delegato, Silvano Vernizzi, in un’intervista rilasciata a un organo di stampa locale (la Voce di Rovigo) ha indicato i progetti a breve scadenza della società. Il primo, ormai imminente, riguarda la Pedemontana, una superstrada a pedaggio che va dall’autostrada A4 Verona, Vicenza, Padova all’altezza di Montecchio, destinata a collegarsi alla A 27 Venezia-Belluno appena sopra Treviso, dopo aver servito la Pedemontana vicentina e trevigiana. Il secondo riguarda la terza corsia nel tratto Venezia-Trieste, che dovrebbe partire già dalle prossime settimane, con l’avvio dei lavori tra Quarto d’Altino e San Donà di Piave.
Altri progetti non sono propriamente a breve, ma appaiono ugualmente importanti, anche perché da anni sono scritti sul libro delle buone intenzioni. È tale per esempio
Il progetto della Romea è un disegno anche più ampio, perché si inserisce nella tratta Civitavecchia-Venezia (praticamente ci si sovrappone a Ravenna) che mira a collegare il Tirreno con l’Adriatico. Anche questa è una finanza di progetto, da rendere autostrada a pedaggio, di competenza dell’Anas. Qui manca ancora l’approvazione del progetto da parte del Cipe e quindi i tempi si prevedono più lunghi, anche perché lo Stato dovrebbe sopportare un esborso che in questo momento pare poco probabile. Volendosi sbilanciare, Vernizzi ipotizza un inizio cantieri per il 2014-2015. Difficile essere più precisi.
«Consegnato o rimborsato»: Palletways Italia estende la garanzia a tutte le spedizioni Premium
Dopo il successo dello scorso anno Palletways Italia, leader nella distribuzione espresso di merce su pallet, ha deciso di estendere a tutte le spedizioni nazionali Premium il diritto al rimborso delle spese di trasporto in caso di ritardo nella consegna delle merci. Non sarà quindi più necessario richiedere la garanzia prima dell’acquisto del servizio di spedizione, ma il ‘Consegnato o Rimborsato’ verrà applicato automaticamente alle spedizioni Premium (salvo per GDO, Timed ed ADR). La garanzia offerta al Cliente in caso di ritardo prevede il rimborso delle spese di trasporto, con un massimale per ogni diverso tipo di pallet. Sono esclusi dalla garanzia ritardi non dipendenti dalla società.
Oltre al servizio Premium, con consegna in 24/48 ore, per le spedizioni meno urgenti Palletways offre il servizio Economy con consegna in 72 ore. Le tariffe si definiscono adottando come unità di misura il pallet in cinque tipologie: Mini Quarter, Quarter, Half, Light e Full, senza nessun costo aggiuntivo e con la possibilità di soddisfare le diverse esigenze di spedizione.
Per ulteriori dettagli si può consultare il sito di Palletways Italia nella sezione news.
Piastra Logistica di Taranto: il via a gennaio
L’Autorità Portuale e Taranto Logistica Spa hanno sottoscritto l’atto aggiuntivo alla Convenzione di concessione su progettazione ed esecuzione dei lavori, che recepisce
Per l’intervento saranno spesi 219,14 milioni. Nel dettaglio 40 milioni saranno utilizzati per realizzare la Strada dei Moli, 78 milioni per l’ampliamento del IV sporgente, 13 per la darsena a ovest del IV sporgente, 25 per la vasca di colmata e 44 per
Una presentazione dettagliata dei lavori è in calendario per la fine ottobre, quando a Taranto dovrebbe arrivare il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli.
DAF Trucks sale a bordo di Tatra
DAF Trucks allarga e in parte diversifica il suo business acquisendo il 19% di Tatra. Il costruttore ceco è infatti specializzato in robusti mezzi fuoristrada, che dalla fine dell’anno, in corrispondenza con il lancio di una nuova gamma, saranno equipaggiati con motori Paccar MX da
Sistri: CNA-Fita chiede all’Unatras una posizione unitaria dell’autotrasporto
Con l’abrogazione del Sistri e l’ipotesi di riproporlo con nuove modalità si è scatenata la corsa per individuarle. Ma così si finisce per creare confusione, che da parte di CNA-Fita si vorrebbe evitare raggiungendo nel coordinamento unitario Unatras un’opinione condivisa e unitaria sulla sorte del sistema di tracciabilità dei rifiuti. A questo scopo la CNA-Fita ha chiesto di aggiornare l’ordine del giorno della presidenza convocata per il 6 settembre, perché “è urgente – come ha dichiarato il presidente nazionale, Cinzia Franchini – che l’autotrasporto chiarisca con una proposta i termini di disponibilità per concepire un serio sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi come previsto dalla normativa europea”. Per quanto riguarda la questione dei contributi sin qui pagati dalle imprese – ha proseguito la Franchini – “vorrei tranquillizzare
Pagamento in contanti? Il limite scende a 2500 euro
Tra i tanti settori affrontati dalla manovra d’agosto c’è anche la normativa antiriciclaggio. Più precisamente Il comma 4 dell’articolo
Ma non è tutto, perché cambiano pure le disposizioni sugli assegni bancari, postali e circolari. Adesso gli assegni da 2.500 euro in su dovranno essere emessi con il nome e la ragione sociale del beneficiario e la clausola di intrasferibilità.
Rispetto invece ai libretti di deposito, quelli al portatore sono ugualmente assoggettai al limite di 2500 euro, mentre possono andare oltre quelli nominativi. C’è tempo fino al 30 settembre per estinguere o portare sotto i 2500 euro i libretti al portatore (anche se le banche dovrebbero fornire segnalazione in tal senso).
La sanzione per i libretti oltre il tetto consentito è dal 20 al 40% del saldo al momento della rilevazione.
Aeroporto Catania: l’Ue stanzia un milione di euro per realizzare un centro intermodale
L’Unione europea stanzierà un milione di euro per finanziare lo studio preliminare alla realizzazione di un centro intermodale presso l’aeroporto Fontanarossa di Catania. Lo studio dovrebbe servire a individuare il modo migliore per costruire nello scalo catanese un unico centro intermodale che possa funzionare efficacemente come scambio multimodale, funzionale per fungere da punto di convergenza delle principali infrastrutture dell’area e quindi per consentire il trasferimento rapido da una modalità all’altra. Sempre nello studio saranno quindi compresi anche i collegamenti alla rete stradale locale e alle quattro linee ferroviarie principali:
– l’alta velocità Catania-Palermo;
– la Messina-Catania-Siracusa;
– il collegamento urbano fra porto, scalo merci di Bicocca e stazione centrale di Catania;
– la linea di metropolitana Circumetnea.
MAN garantisce l’usato
Per chi è scettico nell’acquisto di un veicolo usato, MAN TopUsed, il brand che all’interno della casa tedesca si occupa della commercializzazione dei veicoli d’occasione, ha introdotto il sigillo di qualità Checked, Certified, Trusted. Quando un veicolo ottiene tale certificazione il trasportatore può essere certo della qualità di quanto sta acquistando e usufruire di un’ampia offerta di servizi. La ragione è semplice: i veicoli muniti del sigillo di qualità MAN TopUsed sono sottoposti a scrupolosi controlli tecnici effettuati da specialisti che consentono, a richiesta, anche prestazioni in garanzia complete, per esempio per la catena cinematica o per l’intero veicolo, o la concessione di un diritto di sostituzione entro 14 giorni dall’acquisto.
Inizialmente il sigillo di qualità MAN TopUsed partirà in Germania, ma entro l’anno raggiungerà anche gli altri paesi europei.