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Costi d’esercizio

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Da Settembre 2010 a Settembre 2011

Maersk attiva su Tirreno e Adriatico

Maersk Line allarga il suo raggio di azione in Italia, battendo sia la pista tirrenica che quella adriatica.
Per quanto riguarda il Tirreno, infatti, dal 21 ottobre la compagnia danese tocca il porto di La Spezia nel servizio AE11 che collega i porti liguri (anche Genova) con quelli dell’Estremo Oriente e del sud-est asiatico, preferendo peraltro questo scalo a Marsiglia. In particolare a essere toccati dal servizio sono in andata i porti di Qingdao, Busan, Shanghai, Ningbo, Hong Kong, Yantian, Tanjung Pelepas, Jeddah, Valencia, Barcellona, Genova, La Spezia, e in ritorno quelli di La Spezia, Port Said, Salalah, Singapore, Qingdao, Busan, Shanghai, Ningbo, Hong Kong, Yantian.
Per quanto riguarda l’Adriatico è Seago Line, compagnia del gruppo danese A.P. Møller-Mærsk, ad aver acquisito spazi di carico su quattro servizi operati dalla Mediterranean Shipping Company (Msc). In pratica Seago Line rimpiazza a partire dalla metà del prossimo mese la linea Alex, cambiandone in questo modo le rotte:
Adriatic Sea A: Koper – Trieste – Venezia – Ravenna – Haifa – Ashdod – Koper.
Adriatic Sea B: Trieste – Koper – Ravenna – Venezia – Pireo – Izmir – Gemlik – Istanbul – Pireo – Trieste.
Adriatic Sea C: Ravenna – Trieste – Venezia – Koper – Gioia Tauro – Alessandria – Ravenna.
Adriatic Sea D: Venezia – Ancona – Ravenna – Pireo – Limassol – Alessandria – Beirut – Lattakia – Izmir – Pireo – Venezia.

Esenzioni fiscali a coop: per la Corte Ue non sono (in genere) aiuti di Stato

Le esenzioni fiscali concesse alle cooperative italiane non sono automaticamente “aiuti di stato”, ma i giudici nazionali devono valutare se siano da una parte “inerenti ai principi fondamentali del sistema impositivo vigente” e dall’altra “conformi ai principi di coerenza e proporzionalità”. È la conclusione a cui è giunta la Corte di giustizia Ue con una sentenza che risponde ai quesiti sollevati dalla Corte di Cassazione italiana rispetto ai presentati da tre cooperative italiane alle quali il fisco italiano non aveva riconosciuto il diritto alle esenzioni fiscali.
In pratica nel ragionamento della Corte europea si stabilisce un distinguo tra cooperative e si precisa che non per tutte l’esenzione fiscale costituisce un aiuto di Stato. Non lo è per esempio per quelle “vere”, quelle cioè in cui gli utili della società sono redistribuiti soltanto tra i soci che svolgono attività lavorativa. Non si può dire altrettanto, invece, per quelle in cui i soci hanno con le cooperative “un rapporto solamente commerciale”.
Tra le ragioni che la Corte adduce per giustificare un trattamento favorevole alle “vere” cooperative figura il fatto che esse “non hanno o hanno scarso accesso ai mercati dei capitali cosicché il loro sviluppo dipende dai loro fondi propri o dal credito” e quindi hanno “un margine di profitto nettamente inferiore a quello delle società di capitali”.
Per stabilire tale valutazione, però, la Corte rimette la palla ai giudici nazionali ed eventualmente punire coloro che scelgono la forma cooperativa soltanto per godere delle agevolazioni.

Aperto il bando per accedere ai 57 milioni del Marco Polo II

Il programma Marco Polo II è entrato nella fase operativa. Dopo lo stanziamento delle risorse e la definizione degli obiettivi (riduzione della saturazione delle strade, miglioramento delle performance ambientali di sistemi di trasporto e del trasporto intermodale), adesso è stato ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione europea l’invito a presentare progetti per trasferire il traffico su diverse modalità e per attivare autostrade del mare, alla Direzione Generale Trasporti della Commissione europea. Le proposte devono essere presentate da un consorzio composto da due o più imprese stabilite in almeno due diversi Stati membri o in almeno uno Stato membro e un paese terzo vicino. Il budget previsto sfiora i 57 milioni di euro.
Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è il 16 gennaio 2012.
Per informazioni sull’invito e sulle modalità per la presentazione dei progetti, visitare questo sito web o contattare l’helpdesk del programma Marco Polo tramite posta elettronica (eaci-marco-polo- helpdesk@ec.europa.eu) o via fax: +32 22979506.

Ecco gli accessi del Sistri: click day senza adesioni

Dopo il boicottaggio di Asstri Conftrasporto, deciso in attesa di vedere attuate le semplificazioni richieste, e di molte cooperative di trasporto rifiuti aderenti a Legacoop, Confcooperative  e Agci, il primo click della nuova stagione del Sistri ha coinvolto un numero decisamente ridotto di aziende tester. Se il test doveva servire per verificare la capacità di tenuta del sistema, si può dire quindi che non ha funzionato, perché non è stato sottoposto a un flusso di accessi analogo a quello registrabile in una normale giornata di lavoro.  Inoltre, l’esigua partecipazione non ha consentito di individuare i buchi del sistema per poterli quindi colmare.
Sul sito ufficiale del sito è stata pubblicata la reportistica degli accessi (quella riportata nella foto), che mostra chiaramente la ridotta attività negli ultimi mesi, con l’unico picco registrato nello scorso maggio, in occasione del click day, rivelatosi un fallimento per il sistema.

Giachino

Al tavolo dell’autotrasporto di questa mattina, 25 ottobre, alla presenza di rappresentanti della committenza e di 13 associazione di settore, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino si è detto disponibile a inserire all’ordine del giorno la funzionalità della legge 127/2010 a patto che Trasportounito revochi il fermo dell’autotrasporto, che ieri ha provocato disagi al porto di Genova e negli interporti di Rivalta Scrivia e Padova. Franco Pensiero e Maurizio Longo, rispettivamente presidente e segretario nazionale dell’associazione, hanno aderito alla richiesta, riservandosi di valutare entro il 30 novembre i risultati che scaturiranno dai lavori del tavolo di confronto.
Così, già nel pomeriggio il processo di attuazione della legge 127 può andare avanti, in quanto è prevista la riunione dell’Osservatorio, nel corso della quale dovrebbero essere definiti i costi di esercizio dei diversi settori.

GDO e autotrasporto avviano le trattative per un accordo di settore

Sta dando i primi frutti la modifica dell’art. 83 bis introdotta con la manovra di ferragosto, relativa alla possibilità di riaprire i termini per la conclusione di accordi di settore. A fungere da apripista sembra il settore della grande distribuzione. Tant’è che già la scorsa settimana c’è stato a Roma un incontro tra le associazioni dell’autotrasporto, il mondo della cooperazione e la grande distribuzione organizzata, per l’avvio di un tavolo di trattativa. È molto importante che le parti si siano accordate per arrivare alla stipula dell’accordo già entro natale. E proprio per questo hanno stilato un calendario dei prossimi appuntamenti. Il successivo è previsto per il 9 novembre a Roma.
I temi posti sul tappeto sono comunque tanti. Si va dai tempi di carico e scarico alla responsabilità del caricatore, dalle problematiche legate alla restituzione dei pallet fino alla remunerazione del servizio, dalla subvezione ai tempi di pagamento.

L’Europa ripristina il corridoio Berlino-Palermo

Il corridoio 1, quello che collega Berlino a Palermo e che rischiava di scomparire con la revisione dei corridoi TEN è stato ripristinato. La ha comunicato la Commissione europea accogliendo una richiesta di molti parlamentari europei di tutti gli schieramenti (Mario Mauro, David Sassoli, Carlo Casini, Niccolò Rinaldi, Roberta Angelilli, Gianni Pittella, Paolo Bartolozzi, Lara Comi, Roberto Gualtieri, Salvatore Iacolino, Giovanni La Via, Erminia Mazzoni, Alfredo Pallone, Marco Scurria, Debora Serracchiani, Salvatore Tatarella, Giommaria Uggias). «Con questa revisione – si legge in una nota congiunta Pd, Pdl, Idv e Fli – la Commissione europea ribadisce l’importanza strategica del Mediterraneo da dove passa un terzo del commercio marittimo mondiale e che politicamente è cruciale per l’Unione europea e il suo futuro».

Treno trisettimanale tra Livorno e Padova

L’interporto Vespucci di Guasticce attiva un collegamento per Padova. Il nuovo servizio, assicurato da Sogemar (società del gruppo Contship), prevede tre partenze settimanali da Padova – lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 20 – per giungere alle 8 del giorno successivo a Guasticce. I 22 contenitori saranno sganciati e portati con i camion al porto, per l’imbarco sulle navi CMA e CGM.
I container torneranno quindi vuoti a Guasticce, dove opera un’azienda di riparazione di contenitori, la CAM, e da qui saranno rispediti via treno a Padova. Il treno partirà da Livorno il martedì, giovedì e sabato alle 17 con messa a disposizione del materiale a Padova per le 8 del giorno seguente.
Il treno, con portata massima di 1200 tonnellate, sarà composto interamente da carri per unità intermodali.
L’obiettivo per il 2012 è di implementare il servizio fino a 5 coppie di treni: in caso di successo potrebbe essere varato anche un collegamento Livorno-Melzo (Milano). Ovviamente molto dipende anche dalla risoluzione degli attuali problemi di collegamento ferroviario tra l’interporto di Guasticce e il porto di Livorno.

Il porto di La Spezia

Il porto di La Spezia e l’interporto di Prato hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato a promuovere un servizio di trasporto ferroviario con l’istituzione di treni navetta tra le due realtà e a ottimizzare la tratta ferroviaria La Spezia-Pisa-Prato-Bologna. Ma più in generale l’accordo serve – come ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale spezzina, Lorenzo Forcieri – a “sostenere l’intermodalità e rafforzare collegamenti tra porto e retro porto. Un obiettivo contenuto anche dal Nuovo Piano Nazionale della Logistica predisposto dal Governo che spinge ad implementare l’uso del trasporto merci su ferro”.
Il porto di La Spezia movimenta il 30% del traffico totale su treno. “Una straordinaria performance che intendiamo sviluppare ulteriormente fino al 50%” ha aggiunto Forcieri. La Toscana rappresenta per il Porto della Spezia uno dei principali mercati di riferimento, visto che assorbe il 15% del traffico containerizzato.

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