I ritardi di pagamento nelle transazioni tra committenti e imprese di autotrasporto rimangono un’annosa questione. Una fattura, anziché essere onorata a 60 giorni come stabilisce la legge, viene pagata mediamente a 100-110 giorni, con punte anche di 150. E 100 giorni di attesa media, secondo un calcolo di Trasportounito, equivarrebbero a un valore di 23.000 euro per ogni mezzo pesante in circolazione. In pratica, l’autotrasporto finanzia la committenza, gli fa da banca. Per questo i trasportatori insistono su maggiori controlli e sanzioni, che rappresenterebbero il vero anello mancante della catena dei pagamenti.
Ma il problema è anche un altro. E cioè che quando si tratta di committenti, gli autotrasportatori – pur lamentandosi dei pagamenti tardivi – non fanno nomi. E già questo è significativo del rapporto di forza: nessuno vuole compromettersi con chi gli dà il lavoro e che – in caso di denuncia – inevitabilmente glielo toglierebbe.