«Sumeri: si salpa!»: è questo il nome dato al progetto sperimentale che ha visto prendere il volo al primo drone a propulsione elettrica creato per il trasporto di merci. Proprio come i sumeri rappresentavano una delle prime civiltà urbane della Mesopotamia, così il drone rappresenta un po’ l’antesignano di quello che un giorno potrebbe essere una normale modalità di trasporto in ambito urbano.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra Leonardo, Comune di Torino e D-Flight e fa parte di una serie di sperimentazioni che almeno in futuro consentiranno di trasportare decine di chili su percorsi fino a 50 km in modalità BVLOS, vale a dire con un sistema a pilotaggio remoto (le operazioni in BVLOS necessitano di sistemi e procedure per il mantenimento della separazione e per evitare le collisioni che richiedono l’approvazione da parte dell’ENAC).
Per ora, però, il drone sperimentato ha un peso di 130 kg e una capacità di carico limitata a 25 kg. In prospettiva, quando si potrà ulteriormente perfezionarne la tecnologia e aumentare la capacità di carico e l’automazione dei mezzi utilizzati, ne beneficerà tanto l’ambiente (la propulsione del drone è elettrica e quindi non inquinante), quanto i cittadini, in quanto potranno accedere a un servizio di spedizione più veloce e pulito.