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S’infiamma l’autotrasporto siciliano: l’Aitras proclama lo stato d’agitazione

Più fondi per il marebonus e utilizzo degli introiti dell’ETS per l’intermodalità marittima. Sono queste le richieste dell’associazione guidata da Salvatore Bella e radicata sull’isola. Un’assemblea convocata per il 4 settembre dovrà decidere le date del fermo regionale.

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Dopo la lettera al ministro Salvini del LAAIS, l’associazione di autotrasportatori con sede a Paternò in provincia di Catania, arriva anche la convocazione dello stato di agitazione da parte dell’Aitras, la storica associazione dell’autotrasporto siciliano guidata da Salvatore Bella e protagonista di più di un fermo che in passato ha immobilizzato l’isola. L’appuntamento è per il 4 settembre quando è stata convocata un’assemblea estesa a tutte le imprese siciliane per decidere le date del fermo regionale.

La protesta

Il dito è puntato sulle promesse non mantenute dal Governo Meloni e a livello locale. “La mancata attenzione del governo nazionale e del governo regionale nei confronti degli autotrasportatori siciliani – si legge in una nota – sul fronte ETS e Sea Modal Shift (ex marebonus) sta portando le imprese di autotrasporto siciliano all’esasperazione. Abbiamo più volte chiesto incontri ai governi regionali e nazionali, abbiamo ricevuto promesse in occasione della campagna elettorale per le europee, ma ad oggi assistiamo ad un silenzio assordante”.

Più fondi per l’intermodalità marittima

Secondo l’Aitras, il Governo avrebbe garantito l’aumento dei fondi per il Sea Modal Shift per il 2022 (19,5 milioni + 19,5 milioni) che poi però sarebbero “tornati nelle casse dello Stato nonostante la Legge di Bilancio 2021 n.178 del 30.12.2020, art. 1 comma 672 e il Decreto-legge n. 21 del 21.03.2022, art. 13 comma 1 (convertito in Legge n.51 del 20.05.2022)”. Inoltre, l’associazione chiede che i fondi versati dagli armatori e pagati dagli autotrasportatori per l’acquisto delle quote ETS in favore del Sea Modal Shift siano destinati al territorio, mentre “qualcuno vorrebbe utilizzarli come fondo perduto per l’acquisto di camion!”.

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