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Mancano autisti: a Napoli il 2 dicembre Trasportounito in piazza con i Tir lumaca

L’associazione chiede al Governo e al ministro Salvini di attuare politiche in linea con altri paesi europei per facilitare le assunzioni di manodopera e di autisti in Italia. Tra queste, l’accesso alla CQC senza corso, il riconoscimento delle patenti a livello internazionale, l’apertura di un ufficio ad hoc al MIT per la gestione dei conducenti provenienti dall’estero. Tra le altre richieste maggiore sicurezza e sostegno per il settore

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Scenderanno in corteo per le vie di Napoli i Tir delle imprese di autotrasporto aderenti a Trasportounito il prossimo 2 dicembre per chiedere maggiore attenzione al Governo e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. La decisione di attuare forme di protesta “tangibili” che prevedono anche cortei di Tir lumaca è stata assunta dall’assemblea di dell’associazione che si è tenuta a Casoria (Napoli) nei giorni scorsi con l’obiettivo di “contestare al Governo l’inerzia e quindi la mancata soluzione dei gravi problemi che affliggono l’autotrasporto italiano”. 

In primis, le aziende reclamano misure più incisive per risolvere la questione della carenza di autisti. “I 5 milioni messi sul tavolo – spiega Maurizio Longo, Segretario generale di Trasportounito – per la formazione di nuovi conducenti sono pochissimi, una goccia nel mare, dove invece servirebbero misure concrete che gli altri paesi europei stanno già mettendo in pratica”.

Tra queste, Trasportounito chiede l’apertura di un ufficio ad hoc al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la gestione dei conducenti a livello internazionale. Con l’obiettivo di facilitare l’assunzione di autisti straniere, l’associazione punta su una revisione dell’iter di rilascio della CQC, ipotizzando l’eliminazione del corso obbligatorio, che – secondo Trasportounito – sarebbe in linea con le normative Ue – a favore di un esame che potrebbe essere svolto nella lingua madre dell’autista, per accorciare i tempi di abilitazione in Italia. L’associazione sta guardando anche a “buone pratiche” messe in atto da altri paesi per risolvere la questione della carenza di manodopera nel settore dell’autotrasporto e della logistica, tra cui l’Ungheria che chiede la residenza per almeno un anno nel Paese per il rilascio della CQC con l’obiettivo di “fidelizzare” gli autisti, mentre la Germania che avrebbe avviato formazione e addestramento in diversi paesi africani. 

Tra le altre questioni sul tavolo, Trasportounito chiede maggiore attenzione per la sicurezza e misure a sostegno del settore. “È significativo – aggiunge il Presidente di Trasportounito Napoli, Franco Annunziata – che la protesta prenda le mosse da una delle aree del Paese dove è più forte la concentrazione di medie e piccole imprese di autotrasporto e dove la crisi del settore sta impattando in modo letale”.

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