Solo il 3% degli operatori logistici sta investendo nell’AI a fronte del 28% del settore manifatturiero. Il terreno maggiormente esplorato al momento rimane l’automazione, la robotica e la blockchain nella quale un numero cospicuo di aziende sta sperimentando con l’obiettivo primario di abbassare i costi. È questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla nuova indagine “Corridoi ed efficienza logistica dei territori”, realizzata da Contship in collaborazione con SRM, il Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo, giunta alla sua VII edizione. La survey, presentata oggi in occasione del primo Contship Logistics Forum a Milano da Alessandro Panaro, Head Maritime & Energy SRM, ha coinvolto oltre alle 400 aziende manifatturiere e 100 imprese logistiche localizzate in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, che rappresentano circa il 41% del PIL e il 50% dell’import export italiano. Inoltre, in questa edizione, lo studio ha preso in esame anche l’intermodalità e l’intelligenza artificiale.
“In un contesto in continua evoluzione, la capacità di innovare, collaborare e adattarsi è fondamentale – ha dichiarato Matthieu Gasselin, CEO di Contship in apertura dell’evento – Come Contship, crediamo che il vero valore della logistica non risieda solo nell’efficienza operativa, ma anche nella capacità di connettere mercati, persone e bisogni. Proprio per questo, il nostro obiettivo è rendere il Contship Logistics Forum un appuntamento ricorrente, un punto di riferimento per il settore, dove le migliori competenze possono incontrarsi, condividere visioni e costruire insieme, al fine di orientare le attività del forum mantenendolo in sintonia con le dinamiche del mercato.”
La gomma come modalità preferita per i costi più bassi
Lo studio decreta anche la supremazia della gomma sul ferro nella scelta delle modalità da parte delle aziende. In media, nel periodo 2019-2024, il 12% del campione ha dichiarato di utilizzare un mix strada-ferro per trasportare la merce nella tratta porto-azienda e viceversa (il resto delle imprese utilizza unicamente il mezzo gommato), ma la maggior parte, ovvero il 59%, ha preferito il gommato per i costi inferiori, per la flessibilità nei tempi di consegna (citato dal 21% delle imprese) e affidabilità e sicurezza (scelto dal 20%). Secondo il 66% delle imprese, l’intermodalità potrebbe contribuire in qualche misura al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti in ambito UE (per il 29% in modo significativo e per il 37% però solo di poco). Sempre in tema di sostenibilità, il 33% delle imprese sostiene di essersi posta degli obiettivi di decarbonizzazione nella logistica; il 31% tramite l’ottimizzazione dei carichi e il 2% attraverso combustibili alternativi.
Anche l’AI per abbassare i costi
Anche il ricorso all’AI è dettato da diktat di abbassare i costi. Così tra il 19% delle aziende del campione che ne sta esplorando l’implementazione (11%) o la sta già implementando (8%), il 35% dichiara di farlo per migliorare i costi e il 34% per migliorare la qualità dei prodotti. Segue un valore aggiunto nel marketing e delle vendite (per il 24% delle imprese). La tecnologia maggiormente “testata” dalle imprese è la Blockchain (30%). Seguono Automazione e Robotica (18%), sistemi di computer vision (17%) e Big data (17%). In questo contesto però la logistica vacilla: infatti solo il 3% degli operatori sta andando verso l’AI a fronte del 28% del manifatturiero e chi lo fa mira all’automazione e robotica.