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Il Codice della strada al Senato mette il turbo: verso l’approvazione entro Natale

La Commissione Lavori pubblici del Senato ha approvato il testo respingendo gli oltre 350 emendamenti presentati durante l’estate per approvare la riforma in aula tra il 19 e il 21 novembre. Tra le novità, la sospensione breve della patente, sfuma invece l’esenzione dall’alcolock per gli autisti e l’allungamento dell’età della guida per i professionisti

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La Commissione Lavori pubblici del Senato ha approvato la riforma del Codice della strada che ora viaggia spedita verso l’Aula di Palazzo Madama per l’approvazione definitiva. La maggioranza ha respinto gli oltre 350 emendamenti presentati nei mesi scorsi dall’opposizione, ma anche da alcuni partiti della coalizione di Governo come Forza Italia e Fratelli d’Italia. La maggior parte degli emendamenti, nelle ultime sedute, sono stati ritirati o respinti, mentre alcuni sono stati trasformati in ordini del giorno. L’intenzione è fare presto per portare la riforma – senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera in primavera – in aula già metà novembre. Il calendario dell’assemblea di Palazzo Madama, infatti, indica le date dal 19 al 21 novembre come quelle per il via libera definitivo del testo, che quindi (non dovendo ripassare alla Camera) potrebbe entrare in vigore prima di Natale. 

Superata quindi l’impasse estiva, quando sembrava lontano un accordo anche in seno alla maggioranza che si era fatta promotrice di emendamenti rallentando i tempi di approvazione della riforma e suscitando polemiche, nonostante il ministro Matteo Salvini avesse più volte annunciato l’approvazione in tempi rapidi prima della pausa agostana. Restano però i malumori in seno all’opposizione. “Critico fortemente la scelta della maggioranza e del Governo – ha dichiarato nella seduta del 16 ottobre scorso Lorenzo Basso, vicepresidente della Commissione – di non modificare il testo approvato dalla Camera dei deputati e di trasformare una serie di emendamenti in ordini del giorno. A mio avviso, tale modalità di lavoro, in primo luogo, non ha determinato nessuna riduzione dei tempi, per cui nello stesso lasso temporale ben si sarebbe potuto modificare il testo in Senato e fare una terza lettura alla Camera. Essa comporterà inoltre l’accoglimento di ordini del giorno che in sostanza impegneranno il Governo a rivedere il testo appena approvato dal Parlamento”.

Tra le novità contenute negli emendamenti e cancellate in commissione lavori pubblici, l’esenzione per gli autisti professionisti dall’alcolock, ovvero dal dispositivo che impedisce l’avviamento del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico non conforme. L’allungamento dell’età alla guida per gli autisti professionisti fino a 70 anni, fondi a sostegno delle spese di trasferte per gli autotrasportatori e nuovi itinerari per i trasporti eccezionali.

Il testo approvato lo scorso marzo dalla Camera invece introduce la sospensione breve della patente per chi dispone di meno di 20 e/o 10 punti. In particolare, in caso di infrazione rilevata da parte delle forze dell’ordine riguardo al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza o dell’uso del cellulare mentre si è alla guida, sarà prevista una sospensione di 14 giorni per chi detiene meno di 10 punti sulla patente e di 7 giorni per chi ne possiede meno di 20. Tra le altre novità, un inasprimento delle sanzioni in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Stretta in arrivo anche per l’uso dello smartphone alla guida e l’eccesso di velocità. 

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