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I trasportatori siciliani a Salvini: “Infrastrutture da quarto mondo, vogliamo più considerazione per la logistica”

LAAIS, l’associazione di Paternò (Catania) ha inviato una lettera al ministro dei Trasporti chiedendo di migliorare le infrastrutture siciliane, dando attenzione al trasporto delle merci nei porti, restituendo dignità alla professione. L’appello: “Tutti insieme possiamo far risorgere l’autotrasporto dalle ceneri”

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La provincia di Catania vale 12,5 miliardi di euro di Pil in logistica agro-alimentare, ma le infrastrutture sono da “quarto mondo”, i camionisti rischiano la vita sulle strade siciliane e “muoiono bruciati dal caldo torrido per dare la precedenza negli imbarchi ai turisti”. È una lettera cruda, senza sconti, quella che gli autotrasportatori di LAAIS (Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani) hanno scritto al ministro Salvini chiedendo maggiore considerazione per una categoria che durante la pandemia veniva considerata eroica e che oggi “non è più disposta a scendere a compromessi”. La lettera, indirizzata il 5 agosto via pec al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è firmata da Tania Andreoli e Giuseppe Neri, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione siciliana con sede a Paternò in provincia di Catania che si batte per una logistica etica e per la legalità. 

I porti siciliani per le merci

Sono diverse le priorità in Sicilia secondo gli autotrasportatori dei LAAIS, tra cui la necessità di fare marcia indietro sui porti siciliani considerando l’importanza della logistica agroalimentare. “State trasformando il porto di Catania – si legge nella lettera – in un’attrazione da circo, con banchine attrezzate per croceristi, così come il porto di Augusta è inefficiente e non è presente nemmeno un ufficio doganale degno di essere chiamato tale”. Secondo LAAIS servono investimenti sulle infrastrutture per ridurre i tempi di percorrenza nell’isola. “State commissariando senza alcuna logica il porto di Tremestieri – si legge – piuttosto che investire nel decongestionamento della città di Messina e l’isola è letteralmente spaccata in due, con tempi di percorrenza non più competitivi tra Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale”.

Grande passione e dignità

La lettera punta il dito anche contro l’innalzamento dell’età pensionabile proposto da un emendamento al codice della strada presentato da Forza Italia “ignorando le gravi patologie – dicono – di cui sono affetti molti autisti, anche in giovane età, ed esponendo l’intera collettività all’alto rischio di sinistri”. Si scagliano anche contro le multinazionali come Amazon, ribadendo che “L’autotrasporto è il frutto della grande passione e dell’esperienza ultradecennale di uomini e donne che al posto del cuore hanno il motore del loro camion e nel sangue il gasolio del loro bisonte”. Chiedono, infine, rinnovamento: “pienamente coscienti che tutti insieme, se veramente vi è la volontà, possiamo fare crescere l’autotrasporto nazionale e farlo risorgere dalle ceneri”.

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