L’introduzione del pacchetto mobilità in Francia è stato puntellato con ulteriori provvedimenti, peraltro in linea con quanto già avvenuto negli anni precedenti, che tendono a rendere più rigorosa l’applicazione della normativa relativa al riposo dei conducenti di veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. In particolare, si segnala che due decreti, entrambi di agosto (il n.1104 del 31 e il n. 1088 del 24), già entrati in vigore, rivedono le sanzioni relativamente ad alcune infrazioni.
Il primo, in particolare, punisce con una multa di 3.000 euro il datore di lavoro che non mette in condizione l’autista di provare che il riposo pari o superiore alle 45 ore sia avvenuto in un alloggio adeguato dal punto di vista della sicurezza, del comfort e dell’igiene.
Il secondo sanziona invece sanziona con 135 euro il superamento dell’obbligo di prendere un periodo di riposo settimanale di meno di 12 ore dopo sei periodi consecutivi di 24 ore dal precedente periodo di riposo settimanale. Tale sanzione, però, schizza a 1.500 euro se il superamento dell’obbligo di prendere il riposo settimanale raggiunge o supera le 12 ore. Ovviamente, 1.500 euro è il livello minimo di sanzione che sale all’aumentare del superamento delle ore.
Infine, lo stesso decreto concede agli agenti di polizia di applicare la procedura di immobilizzazione per i veicoli che commettono le seguenti infrazioni:
- carico pericoloso (art. R. 312-19 del Codice della Strada)
- non conformità dei dispositivi di illuminazione;
- non conformità relative alle luci di posizione laterali;
- non conformità dei tergicristalli;
- non conformità del tachimetro;
- mancato rispetto dei dispositivi di sicurezza per il conducente (airbag, cintura).