Luci e ombre per il trasporto merci su gomma che registra una crescita nei primi 4 mesi del 2024 del 3,4%, mentre risulta in calo nei transiti alpini. In crescita invece il cargo aereo che archivia un aumento del 15%, come il traffico container in ripresa con un incremento dei traffici nei porti italiani del 5%. All’orizzonte però s’intravede uno scenario destinato a cambiare ancora rincorrendo l’incertezza delle politiche tariffarie imposte dagli Usa che nel 2024 hanno rappresentato per l’Italia il secondo Paese per esportazione dopo la Germania con un giro d’affare di 64,7 miliardi (Germania 70 miliardi). Politiche che stanno già incidendo nelle relazioni mondiali con gli scambi tra Cina e Stati Uniti in calo del 10,7% e l’export italiano che registra una flessione del 0,4%, risentendo della crisi che stanno attraversando alcuni dei principali Paesi in cui esportiamo, primo fra tutti la Germania (-4,2%), ma anche la Cina (-17,4% di import dall’Italia). Flessioni che ancora non intaccano la crescita del PIL che nel 2024 è aumentato a prezzi costanti del +0,7%, l’inflazione è tornata stabilmente sotto il 2% a partire dalla fine del 2023 e la bilancia commerciale – ovvero il saldo import/export – è tornata positiva, raggiungendo i 54,9 miliardi di euro anche grazie al calo dei prezzi dei prodotti energetici (petrolio e gas). È questo il quadro che emerge dal 24° Economic Outlook di Fedespedi, l’osservatorio periodico sull’andamento del trasporto merci internazionale della Federazione Nazionale Imprese di Spedizioni Internazionali. “Stiamo assistendo a uno scenario economico in continua evoluzione a causa di diversi fattori geopolitici – Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi – Guardiamo con particolare attenzione alle trattative con gli Stati Uniti che sono diventati nel 2024 il secondo mercato per l’export italiano, con un valore di 64,7 miliardi di euro, superando la Francia (62,3 miliardi di euro) e posizionandosi subito dopo la Germania (70 miliardi di euro), ma urge anche avviare una riflessione strategica su nuovi flussi commerciali e su nuove alleanze guardando con interesse al mercato del Nord Africa e valutando strumenti come l’accordo CETA con il Canada, che sta già generando benefici concreti. Inoltre, a livello di Paese, serve supportare la logistica e il commercio puntando a lavorare sull’efficienza del sistema infrastrutturale dei diversi comparti logistici e ad abbattere barriere sul piano burocratico”.
Traffico autostradale e attraverso le Alpi
Nei primi cinque mesi del 2024, il traffico di veicoli pesanti sulla rete autostradale italiana ha registrato una crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il traffico stradale ai principali valichi alpini si è leggermente ridotto nel 2024 del -1,2%, passando da 4,758 milioni di veicoli pesanti nel 2023 a 4,700 nel 202423. La flessione nel tunnel del Monte Bianco è stata significativa a causa della sua chiusura di circa tre mesi (2 settembre – 16 dicembre 2024). Anche il traffico ferroviario in Svizzera ha registrato una flessione del -3,7% nel 2024 a causa di lavori.
Shipping
Dopo un periodo di sostanziale stabilità, il traffico mondiale di container nel 2024 ha mostrato una decisa ripresa, con una crescita stimata intorno al 5%. Si stima che il traffico container globale (al netto delle attività di trasbordo e feeder) abbia superato i 183 milioni di TEU, con un aumento del 6,2% rispetto al 2023. Il Far East si è confermata l’area più dinamica in export (+11,4%), mentre il Nord America in import (+12,1%). In forte crescita anche gli scambi intra-europei (+7,9%). I porti italiani nel 2024 hanno movimentato 11,9 milioni di TEU, con una crescita del +5,4% rispetto al 2023 – anno in cui era stata registrata una flessione del 2,2%. Tra i principali porti si segnalano le crescite di Genova (+2,2%), La Spezia (+8,7%) e Napoli (+8,5%). I porti censiti del Mediterraneo (non italiani) hanno movimentato complessivamente 50,2 milioni di TEU, con un incremento del 7,6% rispetto al 2023, con una forte crescita dei porti spagnoli di Valencia (+14,2%) e Barcellona (+15,5%), insieme a Tanger Med (+18,9%). La qualità dei servizi marittimi nel 2024 è progressivamente migliorata nel corso dell’anno, pur non recuperando i livelli del 2023. Le navi arrivate in orario sono state in media il 53% circa, contro il 62% del 2023, con un ritardo medio di 5,4 giorni, rispetto ai 4,8 dell’anno precedente. Il 2024 è stato un anno di ridefinizione delle alleanze tra le grandi compagnie di navigazione, con lo scioglimento della 2M (MSC e Maersk) e la nascita di Premier Alliance (ONE, Yang Ming, HMM) e Gemini Cooperation (Maersk e Hapag Lloyd).
Cargo aereo
Sulla base del report IATA (maggio 2024), la domanda di cargo aereo – espressa in tonnellate utili trasportate per i km percorsi – a luglio 2024 è aumentata del 13,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Il 2024 ha registrato un significativo aumento dell’attività di cargo aereo in Italia, con una crescita del 15%. Milano Malpensa si conferma il principale scalo nazionale, movimentando il 58,6% del traffico nazionale aereo e registrando una ripresa dell’+8,9%. In forte crescita anche Roma FCO (+43,0%), Bologna (+20,8%) e Venezia (+19,8%). A livello internazionale, nel 2024 l’aeroporto di Hong Kong si è collocato in prima posizione per il traffico cargo. A livello europeo, Francoforte si conferma leader nel primo semestre 2024, con Milano Malpensa al 9° posto e Roma Fiumicino al 16°.