Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneLeggi e politicaDigitalizzazione, in ritardo il bando da 175 milioni di euro per le aziende: mancano gli standard Ue

Digitalizzazione, in ritardo il bando da 175 milioni di euro per le aziende: mancano gli standard Ue

A confermare il rinvio ai primi mesi del 2025 è stato il Direttore generale di RAM, Francesco Benevolo, intervenuto durante un webinar organizzato da ALIS sulle applicazioni della eCMR. Il bando è al palo perché mancano gli standard unici europei per l’integrazione delle tecnologie: finanzierà fino al 40% i progetti delle aziende per la digitalizzazione dei processi e delle comunicazioni con infrastrutture e pubblica amministrazione.

-

 Slitta ai primi mesi del 2025 il bando da 175 milioni di euro a sostegno degli investimenti delle aziende di autotrasporto in tecnologie, finanziato nell’ambito della dotazione da 250 milioni di euro stanziata dal PNRR a favore della digitalizzazione della logistica e gestito da RAM, la società in house del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ad annunciare il rinvio è stato Francesco Benevolo, Direttore generale di RAM, intervenuto nell’ambito di un webinar organizzato da ALIS sulle nuove applicazioni della eCMR. 

Il bando in ritardo

Il bando, annunciato precedentemente per questo autunno, sarebbe attualmente all’attenzione dell’Europa chiamata a dare il via libera sulla normativa degli aiuti di stato. “Ci sarà tempo fino a giugno 2026 – ha rassicurato Benevolo – per attuare gli investimenti ammessi dal bando” che cofinanzierà fino al 40% il costo delle iniziative messe in campo dalle aziende per digitalizzare i processi di interscambio lungo la filiera oppure per il collegamento con altre infrastrutture (vedi porti e interporti) o con la pubblica amministrazione. A ritardare la pubblicazione del bando soprattutto il nodo degli standard: RAM ha infatti deciso di procedere ad un allineamento delle tecnologie italiane importando gli standard derivanti dal regolamento europeo FTI, il cosiddetto Spid delle merci, entrato in vigore durante l’estate, ma per il quale si attendono ancora i decreti attuativi contenenti codici e standard universali, necessari per creare una reale rete universale e digitale per la logistica.

La lettera diventa un flusso di dati

In questo contesto si inserisce anche la digitalizzazione della lettera di vettura, la cosiddetta eCMR adottata dall’Italia a partire dal 26 settembre scorso in virtù dell’adesione a un protocollo che vede già 38 paesi allineati. “Uno strumento in grado di facilitare aspetti fiscali e giuridici – ha detto durante il webinar Abramo Vincenti, amministratore delegato di Accudire, una delle realtà più attive in progetti legati all’eCMR – La lettera diventa un flusso di dati con accesso immediato e sicuro”. Durante il webinar è stata presentata l’esperienza del gruppo Epta, una multinazionale italiana attiva nel food&beverage e nell’Horeca con sedi in molti paesi europei e extraUe, che ha avviato nel 2022 una riorganizzazione della logistica introducendo la digitalizzazione dei documenti. È stata anche presentata l’esperienza di Trans Italia, azienda di trasporto campana, che nel 2019 ha effettuato il primo carico internazionale con eCMR trasportando le merci via nave fino a Valencia. 

close-link