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Chi paga per le secche di Suez? |K44 Risponde

La mattina del 23 marzo una portacontainer si è incagliata nel canale di Suez bloccando il flusso di merci Asia-Europa. Ma quanti danni ha provocato quell’episodio? E cosa accadrà nei porti italiani quando nei prossimi giorni giungeranno contemporaneamente decine e decine di navi? E quali e quante conseguenze investiranno l’attività degli autotrasportatori?

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La mattina del 23 marzo una meganave portacontainer si è incagliata nel canale di Suez bloccando il flusso di merci che dall’Asia giunge in Europa e viceversa. Ma quanti danni ha provocato quell’episodio? Quante possibilità ci sono che possa concedere una replica? Quante deve essere grande una compagnia di navigazione per sopportare le conseguenze generate da un episodio di questo tipo? E poi anche guardando oltre, cosa accadrà nei porti italiani quando nei prossimi giorni giungeranno contemporaneamente decine e decine di navi? E quali e quante conseguenze investiranno l’attività degli autotrasportatori, in particolari di quelli attivi sul porto di Genova, già provati da lunghi mesi di carenze infrastrutturali? K44 Risponde con l’aiuto dell’avvocata Barbara Michini, dello studio legale Gianni & Origoni, e di Giuseppe Tagnochetti, coordinatore di Trasportounito Liguria

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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