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Brennero, la Commissione Ue al fianco dell’Italia in Corte di Giustizia. Soddisfazione di Anita

L’istituzione europea, che in un parere motivato aveva già sostenuto le motivazioni dell’Italia lo scorso maggio, porterà il proprio punto di vista nel procedimento avviato dal Governo italiano contro le inadempienze austriache. “Riconoscimento significativo – afferma Morelli – Ci sia attenzione per gli scambi commerciali e la permeabilità delle Alpi”

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La Commissione europea si schiera al fianco dell’Italia nel ricorso alla Corte di Giustizia contro l’Austria rispetto ai divieti di circolazione dei mezzi pesanti imposti sull’asse del Brennero che stanno provocando ingenti danni al sistema economico italiano, stimati in 327 milioni di euro solo per l’autotrasporto in un recente studio di Uniontrasporti. Così facendo, pur non essendo co-ricorrente, la Commissione potrà presentare il suo punto di vista nell’ambito del procedimento avviato dal Governo italiano su iniziativa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per accertare le inadempienze austriache. La notizia trapela da Anita che esprime in una nota “grande soddisfazione per la decisione della Commissione Ue”. 

Riccardo Morelli, Presidente ANITA ribadisce che “l’intervento della Commissione europea al fianco del Governo italiano in Corte di Giustizia rappresenta un riconoscimento significativo delle ragioni sostenute dall’autotrasporto merci nazionale, che si batte da anni per affermare i diritti fondamentali di libera circolazione e concorrenza in seno all’Unione, a fronte delle ripetute violazioni commesse dall’Austria sull’asse del Brennero. Seppur confortante, questa decisione non lenisce le difficoltà riscontrate dalle aziende italiane nell’attraversamento degli altri valichi alpini. Auspichiamo, dunque, che la giustizia faccia il suo corso e che contestualmente l’attenzione possa coinvolgere la mobilità delle merci lungo tutto l’arco alpino. La permeabilità delle Alpi, infatti, è centrale per gli scambi commerciali tra Nord e Sud Europa e, nondimeno, per la competitività dell’economia italiana e delle filiere made in Italy”.

La Commissione Ue aveva già riconosciuto con un parere motivato dello scorso maggio le ragioni dell’Italia sulla violazione dell’art. 259 del TFUE da parte dell’Austria per 4 tipologie di divieti del Tirolo lungo l’asse del Brennero: divieto notturno; divieto settoriale di circolazione per alcune merci; divieto invernale di circolazione nelle giornate di sabato; sistema “contagocce”, che limita la circolazione dei mezzi pesanti e del traffico merci a Kufstein, in direzione dell’Italia.

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