Un bilancio da record per l’interporto di Padova che chiude il 2024 con un incremento del 65% degli utili netti dopo le imposte arrivati a 4,8 milioni (rispetto ai 2,9 milioni dello scorso anno), mentre sono partiti nei giorni scorsi i test di automazione della gru che rende l’impianto veneto uno tra i primi in Europa ad attivare un complesso meccanismo di innovazione nelle operazioni intermodali. Il Consiglio di amministrazione ha approvato oggi il progetto di bilancio che dovrà essere ratificato dall’Assemblea degli azionisti.: “Questo bilancio – ha sottolineato il presidente Luciano Greco – sottolinea segna il record storico di risultati positivi di Interporto Padova, per valore della produzione, utile, abbassamento del debito. Ringrazio i dirigenti, il personale e i precedenti amministratori per aver contribuito a fare di Interporto Padova un’eccellenza a livello internazionale. Su queste basi, costruiremo le strategie per affrontare le sfide future”.

Produzione più alta di sempre
In crescita anche il valore della produzione pari a 44,842 milioni di euro (+7,3%) il risultato più alto in assoluto nella storia della Società, mentre la movimentazione è stata di 411.958 TEU, registrando un incremento del 6,4% rispetto all’anno precedente. Un risultato particolarmente significativo considerando il contesto internazionale complesso, segnato da fattori critici come una nuova crisi dei traffici che transitano per il Canale di Suez, conflitti geopolitici e problematiche infrastrutturali sulla rete ferroviaria italiana ed europea. Nonostante queste difficoltà, il traffico intermodale di Interporto Padova ha continuato a crescere e a rafforzarsi, specialmente nei collegamenti con il centro-nord Europa attraverso i valichi alpini. La capacità di ottimizzare le operazioni terminalistiche ha consentito di mitigare gli impatti negativi e garantire efficienza nei flussi di traffico.
Gli utili crescono del 65%
L’esercizio 2024, che si chiude con un risultato importante di oltre 4,8 milioni di Euro di utile, migliora per oltre il 65% quello dello scorso esercizio, pari a 2,9 milioni di euro, pur considerando alcuni elementi di carattere non ordinario verificatisi nel corso dell’esercizio, che hanno influenzato positivamente tale risultato. Il consolidamento dei ricavi proviene dalla vendita e dalle prestazioni di servizi nei settori dell’attività immobiliare e intermodale. In termini assoluti i ricavi della produzione sono incrementati del 17,08%, mentre i costi della produzione vedono un incremento limitato al 12,87%, dovuto principalmente all’aumento dei costi derivanti dall’incorporazione del Consorzio ZIP cosicché sia il margine operativo netto (EBIT pari a circa 6,5 milioni di euro) che il risultato d’esercizio netto si consolidano e confermano i buoni risultati degli ultimi anni.
Il comparto immobiliare vede una copertura totale degli spazi disponibili, con introiti ammontanti a oltre 19,6 milioni di euro, con un incremento pari al 13,43% rispetto allo scorso anno, tenendo in considerazione anche dell’apporto dei ricavi derivanti dagli immobili in precedenza detenuti dal Consorzio ZIP, per un ammontare pari a circa 1,8 milioni di euro mentre quello relativo all’attività intermodale è pari a 16,7 milioni di euro con una crescita del 11,49%.
I test per l’automazione della gru

L’Interporto, che sta portando avanti una visione di sviluppo anche legata alla ricerca di un partner logistico con il quale sviluppare ulteriormente le attività del Terminal Intermodale per il quale è stata avviata una procedura pubblica, ha comunicato nei giorni scorsi l’avvio dei test per l’automazione delle gru elettriche a portale, adibite alla movimentazione di container e semirimorchi. Una seconda fase riguarderà la movimentazione dei carichi dei camion. Un sistema in grado di automatizzare la gru che compie in autonomia tutti i movimenti necessari, grazie alle istruzioni ricevute dal TOS (Terminal Operative System), il software sviluppato da Interporto Padova proprio per gestire questi processi.