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Ansfisa: crescono del 400% i controlli sulle strade. Presto AI e digitale per monitoraggio completo

L’Agenzia statale preposta al controllo delle infrastrutture anche ferroviarie punta sull’ottimizzazione dei processi e sulla digitalizzazione per incrementare i monitoraggi. Firmato anche un protocollo d’intesa con Italferr (Gruppo FS) per la sicurezza dei ponti ferroviari. Controllate lo scorso anno oltre 800 opere e completata la classificazione della rete stradale

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Potenziati controlli su strade e ferrovie da parte di Ansfisa, l’Agenzia statale preposta al controllo delle infrastrutture. Nel 2024 sono state oltre 800 le opere ispezionate su più di 3.000 km di rete stradale, circa 1.000 i treni verificati con l’introduzione di una nuova regolamentazione per i treni a idrogeno. Per il 2025 si punta a digitalizzazione e potenziamento di risorse e competenze.

E’ in sintesi quanto emerge dalla relazione annuale di ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, delle Infrastrutture Stradali e Autostradali illustra la Relazione Annuale presentata ieri presso la sede romana dell’ISTAT. 

AI e digitale per aumentare i controlli

Nell’ottica di continuare su questa linea di crescita – si legge in una nota – Ansfisa è impegnata a dare impulso al percorso di digitalizzazione per contribuire a sviluppare un sistema di monitoraggio integrato del patrimonio infrastrutturale italiano con cui valorizzare i dati sullo stato delle infrastrutture, anche a seguito delle ispezioni effettuate, e fornire un supporto alle decisioni per individuare le priorità di intervento. L’utilizzo di tecnologia avanzata e intelligenza artificiale rappresenta una leva su cui far crescere la capacità di intercettare tempestivamente anomalie su strade, ferrovie e ponti, e sollecitare eventuali interventi manutentivi o misure compensative per la sicurezza.

Le strade sotto la lente

Nel 2024 l’Agenzia ha rafforzato il monitoraggio delle infrastrutture, attraverso l’ottimizzazione dei processi e l’introduzione di metodologie più efficaci per incrementare i controlli e concentrare presidio e verifiche dove gli interventi sono più funzionali a sollecitare sia il monitoraggio, sia la riduzione dei livelli di rischio. Un’evoluzione basata sulla rimodulazione dei processi e dell’organizzazione, che ha consentito all’Agenzia di portare alla crescita tutti gli indicatori di performance. Le ispezioni, solo parlando di strade e autostrade, ad esempio, sono aumentate notevolmente, con oltre 800 opere ispezionate e più di 3.000 km di rete monitorata, con un incremento del 400%, anche grazie all’organico che si sta potenziando. Nel frattempo, si è completata la classificazione della sicurezza stradale, secondo la Direttiva Europea, primo passo verso un’analisi delle prestazioni di sicurezza della rete stradale italiana principale. Questo inquadramento complessivo rappresenta uno strumento importante anche nell’ottica della programmazione gli investimenti.

Il monitoraggio dei binari

Il settore ferroviario è stato fortemente impegnato nei controlli con circa 1.000 treni ispezionati e 8.000 elementi verificati, tra cui convogli ad alta velocità e treni regionali, ma anche nelle attività di certificazione di sicurezza per imprese e di autorizzazione veicoli e soprattutto nella costruzione del quadro normativo in cui regolamentare immissioni in linea e circolazione, oltreché sulle linee turistiche, anche per i treni a idrogeno. In questo ambito è stata data la notizia di un protocollo d’intesa tra Ansfisa e Italferr (Gruppo FS) teso a rafforzare le competenze per il monitoraggio dei ponti ferroviari. “Italferr rappresenta l’orgoglio dell’ingegneria ferroviaria italiana – si legge in un comunicato del Gruppo FS –  e con questa intesa stiamo mettendo a disposizione la nostra competenza, per la sicurezza dei ponti e delle infrastrutture ferroviarie. Stiamo lavorando molto nel campo della diagnostica predittiva per migliorare la qualità e la sicurezza delle opere e la loro percezione. Questo ha un riflesso importante anche nel campo della safety e della sicurezza sul posto di lavoro, verso il grande obiettivo di infortuni zero”.

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