Chiedono un incontro politico le sigle dell’autotrasporto dopo la riunione di oggi con il Capo Dipartimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Teresa Di Matteo. Il livello politico dovrebbe servire a sciogliere il nodo dell’aumento delle accise sul gasolio per allinerarle, come richiesto dall’Ue, a quelle della benzina. Un passaggio che preoccupa la categoria, seppure rassicurata nelle ultime ore da dichiarazioni pubbliche del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del Viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi che ha annunciato la volontà del Governo di aumentare la tassa sul gasolio di un centesimo all’anno.
Giudizio sospeso per Unatras
“L’incontro – si legge in una nota di Unatras – di carattere tecnico, è da considerare preparatorio all’incontro politico che, come è stato assicurato dai vertici dell’amministrazione, sarà convocato a breve termine alla presenza dei responsabili del Dicastero per affrontare le tematiche che necessitano di risposte politiche alle questioni ormai da tempo in attesa di risposte”. Quindi, per il momento Unatras sospende il giudizio e “rinvia ogni decisione del proprio Comitato esecutivo dopo l’incontro politico di prossima convocazione, all’esito del quale sarà compiuta una valutazione complessiva sulle misure che saranno adottate dal Governo e sulle risposte agli impegni assunti dal MIT di carattere normativo”. Secondo Fiap il nodo delle accise non toccherà chi già ha diritto all’agevolazione. Secondo Assotir, i dossier sul tavolo politico sono diversi. È necessario un rapido confronto sulle accise – dice Claudio Donati, segretario dell’associazione – ma anche su altri temi come i tempi di pagamento e subvezione”. Mentre secondo Fiap c’è bisogno di un dialogo diverso tra la categoria e il Governo basato sulla fiducia. “Si parla di accisa agevolata – spiega Alessandro Peron, segretario dell’associazione – Abbiamo avuto assicurazioni che all’aumento seguirà il taglio per l’autotrasporto”.
Nuovi valori di riferimento dei costi di esercizio
Durante la riunione di oggi è stato illustrato uno studio commissionato dall’Albo degli Autotrasportatori a KPMG per la ridefinizione dei valori di riferimento dei costi di esercizio che sarà a breve pubblicato dalla Direzione generale sul sito internet del Ministero. Uno studio che dovrebbe riallineare i pesi delle varie voci prese in considerazione per la definizione dei costi che finora non avevano soddisfatto la categoria. Anche qui il giudizio è sospeso, in attesa di studiarne i contenuti. “Abbiamo solo una proposta da fare – accenna Peron – vicino al costo chilometrico, sarebbe utile mettere anche il costo orario: abbiamo bisogno di far capire quanto costa un camion a giornata”.