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+50,6%: è la crescita degli autocarri in circolazione dal 2000 al 2023: trasportano meno merce e la metà ha più di 15 anni

I veicoli aumentano, le merci diminuiscono. Un paradosso? No, il risultato di un trend che fotografa l’andamento del settore negli ultimi 23 anni e che tiene conto dei cambiamenti della domanda e dell’offerta logistica. Una costante? L’età dei mezzi, sempre troppo alta. Quasi la metà degli autocarri è in circolazione da oltre 15 anni. I dati tengono conto di alcune tabelle pubblicate nel Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti appena pubblicato dal MIT e di altre rilevazioni dell’ACI

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Gli autocarri in circolazione immatricolati in Italia per il trasporto delle merci sono più che raddoppiati in 23 anni. E le merci? Sono diminuite: del 13,56% se si prendono in considerazione le tonnellate e del 21,57% in termini di percorrenze tonnellate/Km. E non è tutto: quasi la metà dei 4.473.640 mezzi registrati nel 2023 sono stati immatricolati prima del 2007, ovvero hanno come minimo 15 anni. Il dato emerge incrociando alcune tabelle pubblicate nel Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti 2022-2023 che il Ministero di Porta Pia ha reso diffuso nei giorni scorsi e alcuni approfondimenti pubblicati dall’ACI.

Il parco mezzi cresce e invecchia

Nel 2000 il parco destinato al trasporto delle merci era costituito da 2.971.050 esemplari. Il dato, verificato con l’ACI che è anche la fonte delle tabelle ministeriali, comprende tutte le categorie di mezzi, dai più piccoli, entro le 2,5 tonnellate fino a quelli con massa superiore alle 32 tonnellate. Questo contingente, 23 anni dopo, era cresciuto del 50,6%, arrivando a contare 4.473.640 mezzi, di cui quasi la metà (2.093.659 unità) ha una massa tra le 2,6 e le 3,5 tonnellate, ovvero si tratta dei van per le consegne nei centri urbani e l’ultimo miglio in generale. 

Andando a guardare da vicino un’altra tabella, sempre di fonte ACI, quella che descrive l’anno di immatricolazione del parco autocarri circolante nel 2023 e l’alimentazione, si scopre che quasi la metà, ovvero il 48,49% – che in termini assoluti fanno 2.169.330 veicoli – sono veicoli immatricolati prima del 2007, ovvero marciano da 15 anni, come minimo. Le alimentazioni? Qui il conto è più facile: il gasolio vince ancora su tutta la linea con il 90,3% della diffusione.

Le merci e le percorrenze diminuiscono

Se i veicoli aumentano, in questi 23 anni le merci sono diminuite. Nel 2000, stando alle tabelle ministeriali, ne circolavano 1.205.117.000 tonnellate, nel 2023 sono scese a 1.041.654.000 tonnellate (-13,56%). Merci più leggere? Certo è possibile, conseguenza dell’evoluzione delle produzioni industriali con i settori pesanti come l’acciaio e il siderurgico sostituiti da produzioni più leggere, come l’agroalimentare e il fashion. Ma il calo è confermato anche sulle percorrenze in termini di tonnellate-Km che si riducono in questi 23 anni del 21,57% a riprova che i mezzi viaggiano, ma mai troppo pieni. Leggi anche il commento di Massimo Marciani.

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