Sono 15 i decessi in meno registrati nel settore dei trasporti e magazzinaggio dall’Inail nei primi sette mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una diminuzione del 25% che porta il numero (sempre doloroso) dei morti sul lavoro nel settore da 61 a 46. Un andamento controcorrente rispetto alla media nazionale che ha registrato 577 decessi, 18 in più rispetto alle 559 registrati primi 7 mesi del 2023, otto in più rispetto al 2022, ma 22 in meno sul 2019. Tra i settori più colpiti, industria e servizi, agricoltura e costruzioni. In calo anche gli incidenti mortali avvenuti durante il lavoro alla guida di mezzi di trasporto che interessano lavoratori che abitualmente svolgono la propria attività con un veicolo: nei primi sette mesi di quest’anno sono passati da 79 a 65 con una riduzione del 18%.
Infortuni in crescita nei trasporti
Trend inverso invece per gli infortuni sul lavoro nel settore del trasporto e magazzinaggio. Le denunce sono cresciute del 12,5% nei primi sette mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 17.303 a 19.461. Un incremento assai maggiore rispetto al dato cumulativo che vede una crescita delle denunce dell’1,7%, ma con settori che fanno registrare incrementi anche maggiori come l’istruzione (+49,9%), la sanità e assistenza sociale (+26,1%), la fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+22,1%), la riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+21,8%), il noleggio e servizi di supporto alle imprese (+18,9%), le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+16,1%) e le costruzioni (+15,1%).