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Pausa in movimento: Allentare le tensioni

Alcune attività quotidiane ci costringono a stare con le spalle incurvate e, alla lunga, possono procurare tensioni al collo, alle spalle e anche lungo la schiena. Stare al pc, oppure al volante, utilizzare cellulari o tablet, in maniera ripetitiva e per lungo tempo può provocare rigidità, dolori al collo e alla zona cervicale.

Pausa in movimento: Tra punte e talloni

Nella stragrande maggioranza dei casi avvertire formicolio o pesantezza alle gambe non deve mettere in allarme, infatti spesso è il risultato o di semplice stanchezza o di una posizione non corretta mantenuta a lungo, come stare con le gambe incrociate, oppure fermi dietro al volante di guida. Posizioni che impediscono al sangue di fluire normalmente all’interno degli arti inferiori e così la scarsa irrorazione causa il formicolio.

Pausa in movimento: Spalle aperte

Passare molte ore costretti nella stessa posizione, come quando si è al volante, ma anche quando si è stanchi, stressati o preoccupati, viene naturale assumere una posizione cosiddetta “di chiusura” in cui il collo viene incassato, la schiena ricurva, i muscoli contratti.

Pausa in movimento: Con la schiena dritta!

Il problema è sempre quello: tante ore trascorse alla guida, in posizione dritta e spesso contratta, creano tensioni muscolari. Al collo, alla schiena, in zona cervicale. E le tensioni creano di frequente fastidiosi dolori. Come si combattono? Considerando che è impossibile guidare in altro modo, l’unica soluzione è quella di lavorare su due versanti: rinforzare e rilassare.

Pausa in movimento: Tonico scaccia dolori

Una postura corretta è essenziale per mantenere le curvature della colonna vertebrale naturali; quanto invece si assumono posizioni sbagliate e non fisiologiche, magari anche reiterate nel tempo, i muscoli subiscono tensioni che generano dolore, come mal di schiena, dolori alle gambe, formicolio...

EDITORIALE | I pericoli del pregiudizio

Ho sempre pensato che il pregiudizio, la convinzione basata su un’idea preconcetta e priva di conoscenza diretta, sia il male del nostro tempo. Adesso comincio a pensare che possa essere dannoso a maggior ragione per l’autotrasporto, in quanto settore esposto di per sé a giudizi preconcetti. D’altra parte tutti coloro che non vi lavorano all’interno, non avendone conoscenza diretta, si affidano per giudicarlo a fattori deduttivi ed emotivi elementari.

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