Il tachigrafo registra tutto. Anche quando si guida per pochi secondi. Ma non esiste una tolleranza almeno per chi deve per ragioni operative spostare di frequente il veicolo e magari per lassi di tempo ridotti?
Sono un assiduo consumatore di caffè. Un paio li bevo alla mattina, uno appena alzato, usando la moka di casa e uno a metà mattina, solitamente in coincidenza con il primo carico del giorno poi, immancabile, quello dopo pranzo e, a volte, il caffè mi scappa pure anche verso sera, se mi capita di fare tardi. Insomma tre certi a volte anche di più. Un piacere a cui non vorrei rinunciare anche se mi consigliano di ridurne il numero. Sapevo che il caffè può dare fastidio a chi soffre di pressione alta, ma ora qualcuno dice che sarebbe addirittura cancerogeno. Quanto c’è di vero e quanto invece di fantasioso? Lo chiedo a lei per maggiore tranquillità.
Purtroppo, a volte succede. Parliamo di furti. Cos’è necessario fare nel caso in cui ci venga trafugata la carta tachigrafica? E poi, entro quanto tempo va richiesta una nuova carta nel caso venga rubata, ma anche smarrita o danneggiata?
Le macchine e i computer sono più intelligenti delle leggi. Quella relativa alle ore di guida e di riposo impone all'autista di inserire oggi giorno manualmente l'indicazione relativa al riposo appena consumato quando ogni mattina, dopo aver trascorso la notte a casa, entra nel camion e inserisce la carta conducente nel tachigrafo. Ogni mattina la stessa storia. Ma non è possibile, chiedendo appunto aiuto alle macchine, un modo intelligente, "smart" come dicono quelli che sanno parlare, per evitare di fare la stessa cosa tutti i giorni?