Si chiama «cortisolo» ed è quell’ormone (non a caso ribattezzato anche «ormone dello stress») che il nostro organismo produce in maniera amplificata quando si...
Il lavoro è senz’altro una fonte importante di stress: le richieste pressanti, i ritmi sempre più frenetici, le ore di impegno prolungato, una normativa...
Ho voluto fare il salto: da autista sono diventato padroncino. Era un mio obiettivo ma non so se ho fatto bene. Sono sempre più attanagliato da mille pensierini che, peraltro, disturbano il riposo notturno. Insomma, mi sento stressato anche se ho raggiunto quello che per me era un traguardo e non voglio tornare indietro, per me sarebbe come gettare la spugna. Pensavo che fosse solo un periodo, che con un po’ di tempo, mi sarei abituato ma oramai è già passato quasi un anno. Devo risolvere il problema, che posso fare?
Per fortuna non lavoro sul camion ma gestisco l’ufficio traffico di una piccola società di trasporti. E lo sto facendo da casa in smart working. Un lusso però che i miei colleghi camionisti non possono permettersi. Come azienda abbiamo messo in pratica tutte le best practice per poter operare in sicurezza, chi da casa, chi sul mezzo ma c’è tanta ansia su questo virus di cui ogni giorno attraverso i telegiornali ci vengono dette tante cose, alcune anche smentendo quelle dette il giorno prima. Insomma, trovo la situazione preoccupante e caotica. Speriamo passi in fretta. Intanto «iorestoscasa» ma anche «iostocoltrasporto».
Da circa sei mesi ho cambiato lavoro, o meglio, guido sempre il camion ma sono passato a rifornire i mercati ortofrutticoli. Questo ha stravolto i miei orari e ha fatto retrocedere l’inizio della mia giornata lavorativa a notte fonda. Mi piace, perché incontro meno traffico, ma ho difficoltà a riposarmi. Ciò che più mi infastidisce, però, è vedermi ingrassare: in sei mesi ho messo su altrettanti chili. C’è un nesso tra il cambio di orari e il peso che aumenta?
Anche quest’anno, complici i figli in età di asilo, ma anche tutti i vari entra-esci dal camion, sono già al secondo raffreddore stagionale. Questo, però, mi sembra più fastidioso e difficile da curare: persiste il mal di testa e qualche brivido lungo la schiena. Mia moglie dice che è influenza, ma quando mi provo la temperatura, non sale sopra i 37,7 gradi. Secondo lei è un semplice raffreddore oppure ha ragione mia moglie? Come si fa a distinguere?