Una community con uno scopo esplicito: portare la presenza femminile al 5% tra gli autisti e al 25% nell’intero settore del trasporto. Se lo condividete, aiutateci a raggiungerlo
Lo ammettiamo: quando abbiamo letto l’ultimo rapporto dell’IRU sulla carenza di autisti (ne parliamo a p. 26) siamo rimasti sorpresi dallo scoprire che il...
Figlia d’arte ma senza nessuno sconto. Marilisa Luciano, oggi responsabile Sviluppo e Relazioni esterne della Lucianu Trasporti, appartiene alla terza generazione che dal 1986 porta avanti il colosso dei trasporti sardi. Prima donna della famiglia a entrare in azienda, la sua ascesa all’interno della compagnia se l’è conquistata, passo dopo passo, e oggi rappresenta un caso di successo di ricambio generazionale (tema a lei molto caro)
Nel 2018 un cambiamento familiare stravolge la sua vita e la porta a decidere che è finalmente arrivato il momento di ricominciare realizzando quel sogno messo da parte per troppi anni. Sandra allora aveva 52 anni e determinazione ancora da vendere. Oggi è mamma, nonna e, finalmente, autista. Ma soprattutto, “uno spirito libero”
Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’International Road Transport Union (IRU), con una percentuale pari al 6,2% l’Italia sia aggiudica il primo posto per donne alla guida di un mezzo pesante in Europa, dove la percentuale è ferma in media al 3,2%. Fanno meglio USA e Cina, mentre Argentina, Turchia e Iran sono agli ultimi posti della classifica
Milly Everatt, oltre a essere una bella ragazza, ha anche una madre che lavora nel mondo della moda. E che magari avrebbe fatto carte false per vederla sfilare. Ma suo padre ha un’azienda agricola e fin da piccola lei adora guidare. Inizia con i trattori e poi punta al camion. E quando a 20 anni vince prima un concorso di bellezza e poi entra nella finale di Miss Regno Unito si fa tentare soltanto un attimo dalla passerella. Perché subito dopo sceglie la sua vera passione
Si sale su un camion quando si è in grado di guidare. Capacità attestata dal possesso di una patente. Ma non è tutto. Occorre relazionarsi con le persone e farsi trovare sempre pronti ad affrontare le differenti situazioni che si presentano. Questo significa disporre dei cosiddetti DPI, ma anche di quell’abbigliamento che ti consente di essere a proprio agio in ogni situazione. Non per essere obbligatoriamente omologati in una sorta di divisa ma, con un po’ di fantasia e qualche giusto consiglio, poter esprimere la propria personalità coniugando creatività ed efficienza. E scoprire che i colleghi camionisti si stanno allontanando sempre più dallo stereotipo di una volta, dando pareri su quale indumento sia meglio indossare e quale invece sarà sempre inadeguato. Un percorso evolutivo o se volete una progressiva presa di coscienza scritta direttamente da una neo-autista dalla penna facile (è entrata nell’autotrasporto nel 2020). Risponde al nome di Marta Bertazzo, anche se tutti la chiamano «Lola»