Una tempesta perfetta si sta abbattendo sul settore: Americani e Cinesi comprano legname dall’Europa in sottoproduzione per il Covid. I fabbricanti italiani di bancali non trovano più la materia prima e se la trovano la pagano di più. E i rincari saranno inevitabili. L’alternativa? Una seria politica forestale
Il trend di crescita delle vendite online sembra irreversibile. La moltiplicazione delle spedizioni e dei punti di consegna sta rivoluzionando il mercato e mettendo sotto pressione il trasporto su gomma sia nell’ultimo miglio che sulle lunghe distanze, costretto a fornire un servizio in tempi controllati rigorosamente controllati a tariffe sotto media. Cercando risposte dalla tecnologia
Caduta pesante dei traffici, sbilanciamento dei flussi, incremento dei costi dovuto anche alla sicurezza, cali di fatturato. Sono tante, secondo la fotografia scattata dall’Osservatorio Contract Logistics, le difficoltà sofferte dall’autotrasporto nel primo semestre 2020. In compenso è riuscito a reagire con prontezza e a sfruttare collaborazioni di filiera un tempo impensabili. Ora però serve un salto. E la spinta decisiva si chiama «digitalizzazione».
All’interruzione determinata dal crollo del ponte Morandi, si sono aggiunti i cantieri sui viadotti e le verifiche sui tunnel, che causano ogni giorno code lunghe decine di chilometri. In crisi l’economia dell’intero Nord Ovest: logistica e trasporti perdono 5 milioni al giorno e il porto è abbandonato dai cinesi della Cosco. Sullo sfondo, la tensione tra governo e Aspi, un dialogo tra sordi durato troppo a lungo.
Restringimenti di carreggiata, deviazioni sulla statale, chiusure di caselli. Da un anno i cento chilometri della A14 tra Civitanova e Pescara sono un inferno con code chilometriche e ingorghi continui a causa delle barriere sequestrate e le verifiche su viadotti e gallerie. E per i rapporti tesi tra governo e Autostrade. E alla fine la Procura ha autorizzato la modifica dei cantieri
Non c’è bisogno di ricorrere a Marcel Proust e alla sua Alla ricerca del tempo perduto: quelli che ne hanno confidenza la chiamano «Recherche», anche...