Anche nel trasporto di scarti di lavorazione industriale ci sono aree «grigie» di lavoro, dove la sicurezza traballa e il rischio di incidenti diventa elevato. A pagarne le conseguenze, non solo in termini di sanzioni, ma anche di responsabilità , sono sempre gli autisti. Per le acciaierie sarebbe sufficiente dotarsi di linee vita. È chiedere troppo?
Da diversi anni ormai chi possiede un veicolo a gasolio si trova ad avere un'accortezza in più: rabboccare l'AdBlue, cioè l'additivo che serve a «pulire» i moderni motori diesel dalle emissioni di azoto il cui prezzo ha raggiunto picchi elevati come mai prima d'ora, in maggior parte a causa dell'aumento del prezzo del gas naturale. Un costo che però in molti cercano di aggirare attraverso l'utilizzo di stratagemmi illegali, come ad esempio gli emulatori: congegni elettronici che ingannano la centralina del mezzo rispetto alla reale presenza di AdBlue nel serbatoio. Ma a quale risparmio punta chi installa questi dispositivi? A quali sanzioni si espone? È possibile scoprire chi manomette il sistema AdBlue? Ne parliamo in questo episodio della serie «4 minuti di...»
Più volte abbiamo affrontato il tema di come le inefficienze dell’autotrasporto e della logistica nazionale dipendano in buona parte dalle lungaggini al carico e allo scarico delle merci, che costringono mezzi e autisti a restare fermi in attesa per ore ed ore. Ugualmente frenanti sul settore, però, sono anche le disfunzioni prodotte dai deficit del nostro sistema infrastrutturale, come ad esempio i cantieri eterni e diffusi lungo la rete autostradale, che rallentano i flussi costringendo a viaggiare su ritmi altamente improduttivi. A che ritmo esattamente? Districò, il database di Federtrasporti, l’ha calcolato in una media di appena 33 km/h. Una velocità più congeniale a una lumaca che a un mezzo pesante…
Con la legge del 2022 contenuta nel cosiddetto Decreto «Ucraina», art. 17-ter, per la prima volta l’interscambio dei pallet ha avuto una propria regolamentazione,...