«Ferma contrarietà » dell’Italia alle limitazioni unilaterali del Tirolo contro i nostri camion, ma apertura alla trattativa. La commissario europea ci dà ragione, ma Innsbruck risponde: «Non ci muoveremo di un millimetro». E il governatore (italiano) dell’Alto Adige si schiera con i tirolesi
Aumentano i veicoli impegnati nel trasporto rifiuti, a causa dell’aumento della produzione, arrivata a 170 milioni di tonnellate, ma anche per la carenza degli impianti, le opposizioni localistiche, i ritardi della politica, le lungaggini della burocrazia. L’unica prospettiva possibile è quella dell’economia circolare. E i primi a cogliere l’opportunità sono i trasportatori
Per chi cerca di evitare le nostre lungaggini, il problema principale è quello della residenza. Risolverlo è praticamente impossibile nell’organizzatissima Svizzera e complicato nell’arrembante Slovenia. Il popolo dei forum chiede aiuto. E tra le difficoltà burocratiche s’inserisce la truffa all’italiana
Il commercio di prodotti agrolimentari cresce, in Italia come nel mondo. E questa è una buona notizia. Più critica invece quella che mostra le abitudini alimentari delle persone e registra cambiamenti tali, da imporre alla distribuzione nuove sfide: la copertura sempre più capillare del territorio, l’incremento dei passaggi con colli più piccoli, la conservazione costante della temperatura lungo l’intera catena del freddo. Ecco come l’offerta di trasporto le sta affrontando
Il settore è profondamente cambiato: cassoni più grandi e «intelligenti», operazioni di scarico concentrate in poche ore per le mega carrier da 23 mila TEU, un mercato mondiale che cresce e si sposta sempre più sui container. E i vettori si lamentano per i tempi d’attesa, le responsabilità di gestione dei cassoni, il prezzo del gasolio. E i corrispettivi sempre più bassi