L’azienda svizzera, forte di 72 sedi in sei paesi e presente in Italia dal 1989, mette a segno nella penisola la quinta acquisizione della sua storia rilevando dalla famiglia Berti la proprietà di una società da 7 sedi, 40 veicoli, 300 collaboratori e 200 mila mq di piazzali. Il ceo di Planzer ha già fatto sapere che nome e personale saranno confermati
È il modo migliore per festeggiare i 90 anni, anniversario che cade proprio in questi mesi. Il gruppo elvetico, specializzato nell’intermodale, rileva dalla Schöni, altra azienda di trasporti presente a Rothrist, una superficie che potrebbe diventare funzionale al terminal ferroviario o alle attività di stoccaggio. Intanto il 2023 si chiude con poco meno di 280 mila tonnellate complessive di merce movimentate su ferro
Le azioni Iveco da qualche giorno sono in fibrillazione. Sia perché la sua divisione Defence (IDV) sembrerebbe coinvolta con un contributo di 1,5-1,7 miliardi in una mega fornitura di carri armati all’esercito italiano tramite la partnership tra Leonardo e Rheinmetall. Sia perché la stessa Leonardo avrebbe messo sul piatto un’offerta per acquisire l’intera IDV per 750 milioni di euro. Ma a Torino ne chiedono almeno 500 in più. E sulla chiusura della trattativa potrebbe pesare anche quel fattore chiamato «golden power»
Dopo aver aperto filiali in varie regioni italiane e dopo il recente insediamento nell’interporto di Cervignano, il gruppo friulano rileva una società di Udine specializzata in pratiche doganali. In questo modo, oltre ad ampliare l'offerta di servizi da proporre ai clienti, conta di gestire in modo più attento e veloce queste operazioni essenziali nelle spedizioni internazionali
La società tedesca, nata cinque anni fa anche grazie a un accordo di fornitura con Iveco, ha accusato serie difficoltà finanziarie, resi evidenti dopo l’annullamento della sua presenza all’IAA e dopo il mancato pagamento di molti dei suoi 200 dipendenti. Dal 2023 aveva una filiale anche in Italia
Savino Del Bene ha annunciato l'acquisizione della società Seabridge Transport, con sede ad Amburgo per consolidare ulteriormente la propria presenza sul mercato tedesco.
La multinazionale di...
Fino a ieri il cuore del veicolo era il suo motore, il telaio, la parte hardware. Oggi, invece, a renderlo connesso, a far girare le plance digitali, gli Adas, gli assistenti alla guida e tanto altro è un software. E sempre di più domani il software definirà le modalità di funzionamento del veicolo che, a seconda dei casi, l'autista o l'azienda andranno ad attivare scegliendo tra quelle per cui è stato predisposto. Ma per accogliere questa rivoluzione sui camion di domani, bisogna iniziarne oggi lo sviluppo. Che è complesso e costoso. Ed ecco perché due dei principali gruppi europei del settore hanno deciso di unire le forze