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EDITORIALE | Il valore collettivo della distanza

Avevo pensato di scrivere del sito di Uomini e Trasporti, che da aprile si rinnova dopo tanti anni. E delle due sezioni inedite che ospita, due community tra persone unite dal trasporto: una dedicata a tutti i possibili comportamenti con cui incoraggiare la sicurezza stradale, l’altra a far lievitare la troppo striminzita presenza femminile nel settore. Poi la vita è cambiata e le cose preventivate sono scivolate via.

L’impatto sul sistema mondiale dei trasporti. Una cicatrice sulla logistica

Il virus e la crisi della produzione cinese paralizzano l’economia mondiale. E le imprese cercano di trovare soluzioni alternative che rischiano di diventare permanenti: lo smart working per le attività amministrative, il reshoring per garantirsi l’approvvigionamento, le Control tower per un maggior coordinamento, il Risk management per anticipare le crisi

Un manifesto di Uomini e Trasporti per aumentare l’occupazione rosa nel settore. Le donne al trasporto: «Apri le porte, stiamo arrivando!»

Nel settore trasporti in Italia c’è una donna ogni 5 occupati. E per trovarne una al volante di un camion bisogna guardarne addirittura 100. Ma considerando che mancano ora circa 15mila autisti e ne mancheranno ancora di più domani, non sarebbe opportuno puntare sulla crescita della presenza femminile? È questo l’obiettivo che Uomini e Trasporti, con il progetto «Anch’io volevo il camion» (da leggere ogni giorno sul nuovo sito web dai primi di aprile), vuole porsi da qui a tre anni: far lievitare l’occupazione rosa nel settore fino al 25% e in cabina al 5%. Obiettivo possibile e dalle tante positive conseguenze. Ma per ottenerlo è necessario rimuovere una serie di barriere. Tutti insieme

Patenti, multe, CQC, autorizzazioni al trasporto e assicurazioni: ecco come funzionano le proroghe

Raffica di proroghe per tutti i settori economici e per tanti aspetti della vita di un’azienda di autotrasporto con l’entrata in vigore, lo scorso...

Se un nevicata «congela» il traffico dei camion |K44 Risponde

Quali sono i tre eventi che, al netto del virus, hanno segnato questo pazzo pazzo anno? È la domanda che abbiamo rivolta a cinque rappresentanti di categoria (Paolo Uggè di Conftrasporto, Ivano Russo di Confetra, Claudio Villa di Federtrasporti, Paolo Starace della Sezione VI di Unrae, Patrizio Ricci di CNA-Fita). Le loro risposte, tutte insieme, compongono un puzzle ricco, variegato e interessante con cui è possibile ripensare in modo diverso all'anno che se va

EDITORIALE | Le radici sovraniste dell’autotrasporto

Più passa il tempo e più mi convinco che l’autotrasporto fornisca un alimento nutriente al sovranismo, non soltanto nel nostro Paese ma nell’intero continente. Provo a spiegare in che senso facendo un passo indietro, tornando a quando, dopo la caduta del muro di Berlino del 1989, l’Europa gioca la carta dell’allargamento a Est un po’ per evitare che i paesi orientali appena usciti dalla cortina dei due blocchi seguissero altre e più pericolose derive politiche, un po’ per crearsi una dote di lavoratori a basso costo con cui accrescere la propria capacità competitiva nella concorrenza con i mercati asiatici.

EDITORIALE | Orgoglio e Pregiudizio

Il pregiudizio acritico Qualche anno fa invitammo Debora Serracchiani a partecipare a un convegno sull’autotrasporto. Lei accettò, ma quando condivise quella presenza sui social tantissimi la subissarono di critiche a priori. «Ma come – le sintetizzo in maniera edulcorata – vai ancora dietro a questi camion pericolosi e inquinanti?».

EDITORIALE | E se li pagassimo di più?

Gli autisti mancano perché la popolazione invecchia. Ma mancano soprattutto perché, dopo 15 anni di apertura all'Est dell'Europa, le retribuzioni sono crollate. E oggi che molti di questi autisti bulgari o rumeni tornano a casa, invece di andare trovare nelle Filippine nuovi "poveracci" da sfruttare, non sarebbe meglio pagare di più almeno chi questo lavoro lo sa fare con professionalità? La risposta, paradossalmente, la suggerisce la cronaca dell'autista che ha dirottato il bus carico di studenti

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