Estendere i tempi di guida consentiti per i camion al Brennero di un paio di ore, vale a dire dare la possibilità di partire alle 3 invece che alle 5 e di fermarsi a mezzanotte invece che alle 22. È questa, in sintesi, la proposta avanzata Alexander Öhler, presidente dei trasportatori di merci di lvh.apa – Confartigianato Imprese, per limitare i danni che si stanno creando al confine con l’Austria, per la precisione lungo la 13 del Brennero, appena sei chilometri oltre il confine italiano, esattamente dove sorge il ponte Lueg. Il problema, come molti sapranno, è che questa infrastruttura, che ha sulle spalle 55 anni di vita, ormai non è più sicura. Se ne realizzerà un’altra nuova, parallela a quella esistente, ma serviranno anni, almeno fino al 2030 (anche se dal 2027 si dovrebbe rendere possibile la circolazione anche sul vecchio ponte).
Fatto sta che da inizio 2025 e fino a quando non chiuderanno i cantieri sul vecchio ponte si transita su una sola corsia per senso di marcia, con qualche eccezione in alcuni momenti fissati sul calendario quando le corsie diventano due e i camion devono occupare quella interna (a sinistra).

Non è difficile comprendere che in un tratto autostradale in cui ogni giorno transitano in media oltre 38.000 veicoli, (25.000 automobili e 7.000 camion, una situazione di questo tipo non può che creare ingorghi. E l’ingorgo, ovviamente, crea non pochi malumori, in particolare nelle aziende di autotrasporto di Trentino e Alto Adige, che più spesso si trovano a viaggiare lungo questa infrastruttura.
La ragione del malcontento è presto detta. «Quando i nostri camion sono bloccati negli ingorghi, i costi aumentano per tutti, dal produttore al consumatore finale – spiega sempre Öhler – soprattutto il lunedì, il venerdì e il mercoledì si verificano regolarmente notevoli perdite di tempo. Anche se la società autostradale austriaca Asfinag ha permesso di utilizzare due corsie di traffico in alcuni fine settimana, la situazione rimane tesa».
Insomma, si intuisce che il problema non è sempre costante, ma aumenta in relazione al traffico. E se «al momento ce la caviamo» – continua il presidente – è anche vero che «l’estate deve ancora arrivare». E proprio in vista della bella stagione Öhler propone di allungare i tempi di guida consentiti per i camion con le modalità che abbiamo ricordato: «Questo ci aiuterebbe enormemente a distribuire meglio i trasporti, a evitare gli ingorghi e, in definitiva, ad alleggerire il resto del traffico».
La proposta non viene lanciata in maniera generica, ma articolata nel dettaglio, tanto da suggerire di effettuare una sorta di test già durante le vacanze di Pasqua, nel periodo cioè compreso tra il 12 e il 21 aprile, quando cioè si chiudono le scuole. «Se la misura si rivelerà efficace e non causerà ulteriori problemi – constata Öhler – potrà essere presa in considerazione anche per l’intero periodo di costruzione del ponte Lueg».