Articolo a cura di Irina Di Ruocco e Pietro Spirito
La logistica costituisce una funzione strategica insostituibile per il funzionamento dell’economia globale, ma determina anche un impatto negativo sull’ambiente, contribuendo ad elevate emissioni di CO₂ ed al consumo intensivo di risorse naturali. L’integrazione delle tecnologie satellitari rappresenta una leva strategica per ridurre queste esternalizzazioni negative, permettendo una transizione verso modelli di trasporto più sostenibili e meno impattanti. Ovviamente si tratta di effettuare una rivoluzione copernicana oggi possibile grazie alle tecnologie satellitari che nei prossimi anni avranno uno sviluppo consideravole (leggi anche il primo articolo pubblicato lunedì scorso).
I satelliti consentono un’ottimizzazione dinamica delle rotte di trasporto, migliorano l’efficienza operativa e forniscono dati critici per la gestione ambientale. Grazie alle innovazioni tecnologiche, la logistica satellitare si sta trasformando in un catalizzatore fondamentale per la sostenibilità dell’intero settore logistico.
I dati per ottimizzare i flussi
L’adozione delle tecnologie satellitari nella logistica offre diverse soluzioni per abbattere l’impatto ambientale, tra cui:
- Ottimizzazione delle rotte. I sistemi di navigazione satellitare avanzati come Galileo, GPS e BeiDou consentono la pianificazione di percorsi più efficienti, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di CO₂;
- Monitoraggio del traffico e riduzione della congestione. I dati satellitari in tempo reale consentono alle flotte di evitare percorsi congestionati, limitando le soste forzate e il consumo di carburante inutile;
- Pianificazione intermodale. L’integrazione delle informazioni satellitari favorisce il trasferimento delle merci tra diverse modalità di trasporto, riducendo la dipendenza dal trasporto su gomma, noto per le sue alte emissioni di gas serra.
I satelliti a beneficio dell’intermodalità
La logistica multimodale, supportata dai satelliti, consente un’integrazione più fluida tra il trasporto su strada, ferrovia, via mare e via aerea, con benefici ambientali significativi:
- Riduzione dell’uso del trasporto su gomma. I satelliti aiutano a coordinare il passaggio delle merci su treni e navi, mezzi notoriamente più efficienti in termini di consumo energetico rispetto ai camion;
- Pianificazione intelligente delle flotte. Le informazioni satellitari consentono di ridurre i viaggi a vuoto e di migliorare il carico dei mezzi, aumentando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale;
- Ottimizzazione delle consegne last-mile. L’uso di droni e veicoli elettrici per le consegne dell’ultimo miglio, supportato dai dati satellitari, permette di ridurre la congestione urbana e le emissioni.
Alleati contro il rischio climatico
I satelliti svolgono anche un ruolo chiave nella gestione dei rischi climatici e nella protezione delle infrastrutture logistiche, mediante:
- Previsione di eventi climatici estremi. I dati provenienti dal programma europeo Copernicus e da altri sistemi di osservazione terrestre consentono di prevedere alluvioni, uragani e tempeste, permettendo alle aziende di adattare le proprie strategie logistiche e prevenire danni infrastrutturali;
- Monitoraggio della qualità dell’aria e degli ecosistemi. Le tecnologie satellitari forniscono dati precisi sull’inquinamento atmosferico, contribuendo alla definizione di strategie per la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti;
- Gestione delle risorse idriche e dei livelli del mare. Il monitoraggio satellitare aiuta a prevenire interruzioni nelle catene di approvvigionamento dovute a innalzamenti del livello del mare e siccità.
Collaborazione per garantire l’accessibilità alle tecnologie
L’integrazione delle tecnologie satellitari nella logistica rappresenta una svolta fondamentale per la sostenibilità del settore. Oltre a migliorare l’efficienza e ridurre i costi operativi, queste soluzioni offrono strumenti potenti per mitigare gli impatti ambientali e promuovere una logistica più resiliente e responsabile.
Le prospettive future indicano un incremento dell’uso dei satelliti per il monitoraggio ambientale, la gestione dei rischi climatici e l’ottimizzazione delle infrastrutture logistiche. La collaborazione tra governi, aziende e centri di ricerca sarà essenziale per garantire che queste tecnologie siano accessibili e implementate su larga scala, contribuendo in modo significativo alla transizione ecologica della logistica.
Chi è Irina Di Ruocco
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Irina Di Ruocco è un ingegnere civile e dei trasporti, dottore di ricerca in economia, con esperienza nella pianificazione urbana, economia territoriale, logistica e mobilità sostenibile. Si occupa di innovazione tecnologica nei trasporti, decarbonizzazione delle infrastrutture e integrazione delle nuove tecnologie nel settore ferroviario e portuale. Ha lavorato a progetti europei e internazionali, contribuendo a studi di fattibilità, analisi di impatto territoriale e sviluppo di strategie per la mobilità sostenibile. Esperta di pianificazione territoriale e coinvolgimento degli stakeholder, collabora con università, enti pubblici e aziende per ottimizzare processi decisionali e implementare soluzioni innovative nel settore dei trasporti e della logistica.
Chi è Pietro Spirito
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Pietro Spirito è laureato in Scienze politiche all’Università Federico II di Napoli e vanta una lunga carriera nei trasporti che lo ha visto, tra l’altro, impegnato in diversi incarichi nel Gruppo Ferrovie dello Stato, Direttore generale dell’Interporto di Bologna, Coo di Atac, Presidente dell’Autorità portuale di Napoli e Professore di economia dei trasporti all’Università Tor Vergata di Roma. Attualmente insegna Management delle infrastrutture all’Universitas Mercatorum.
PER APPROFONDIRE
World Economic Forum & McKinsey & Company. (2024). Space: The $1.8 Trillion Opportunity for Global Economic Growth. https://www3.weforum.org/docs/WEF_Space_2024.pdf
Copernicus Climate Change Service (C3S) (2022). European State of the Climate 2022. (implemented by the European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF) on behalf of the European Commission). https://climate.copernicus.eu/esotc/2022