Intervista a Francesco Maria Cenci, responsabile pedaggi Telepass
«Telepass è il primo e unico operatore accreditato in Danimarca sul sistema EETS, così come siamo stati i primi in Germania nel 2019, in Polonia nel 2022 e in Slovenia nel 2024. Questo dimostra la nostra capacità di offrire un servizio integrato e di qualità e che le nostre soluzioni sono riconosciute affidabili e innovative, anche a livello europeo». Francesco Maria Cenci, responsabile del pedaggio Italia e UE di Telepass, commenta con soddisfazione l’estensione del sistema di pagamento autostradale dei veicoli pesanti alla Danimarca.
«Stiamo fornendo una soluzione agli autotrasportatori non solo sloveni e italiani, ma di tutta Europa che operano sulle tratte tra Italia e Nord Europa attraverso un unico dispositivo interoperabile in grado di facilitare i passaggi tra più Paesi – spiega – Con la certificazione danese, Telepass conferma la sua missione di semplificare gli spostamenti delle persone e delle merci in Europa».
La società romana non si occupa però solamente di pedaggi: «Da molti anni abbiamo implementato un’assistenza stradale premium per supportare le flotte, introducendo anche il monitoraggio del nostro dispositivo da remoto. Questo permette al gestore della flotta di essere aggiornato in tempo reale sullo stato di funzionamento e sul setting dei parametri di assi e peso del veicolo, fornendo informazioni sul led, eventuali anomalie di funzionamento o d’installazione e relativa reportistica. Diventa così possibile osservare in tempo reale la posizione e lo stato delle merci durante il trasporto e garantire una maggiore sicurezza dei carichi, l’ottimizzazione delle rotte e la riduzione dei tempi di consegna».
«Abbiamo poi ulteriori servizi di fleet management – continua Cenci – che eroghiamo tramite la nostra piattaforma K Master, come i preventivatori dei consumi e una serie di informazioni riguardo lo stato del veicolo e il comportamento di guida che aiutano a gestire meglio il TCO del veicolo».
«Oggi c’è apertura da parte del mondo dell’autotrasporto sulle novità dei nostri sistemi – afferma il responsabile Telepass – soprattutto per quanto riguarda la semplificazione ed integrazione delle procedure. Noi forniamo infatti un unico estratto conto per tutti i Paesi europei con l’importo del pedaggio complessivo all’azienda di trasporto. In questo modo vengono facilitati gli aspetti sia gestionali che di recupero dell’Iva. In più nella stessa piattaforma dove si gestiscono tutti gli apparati del pedaggio è possibile avere anche tutti i servizi di cui parlavamo prima, per cui non è necessario mettere un secondo dispositivo per il tracciamento della flotta. È in altri termini tutto integrato in un unico sistema e con un solo cruscotto di monitoraggio per tutto quello che può essere appunto il business caratteristico dell’azienda».
Tra i progetti futuri di Telepass c’è anche la grande protagonista digitale del 2024, l’Intelligenza Artificiale. «Abbiamo in programma di attivare l’IA soprattutto sui percorsi predittivi, comunicando al cliente quale può essere un tragitto ideale dall’origine a destinazione, in funzione chiaramente dell’andamento dei flussi di traffico passato. L’IA può creare in questo senso degli algoritmi per andare poi a definire dei routing che possono essere efficienti in termini di consumi di traffico e di percorribilità della tratta. Abbiamo chiare le potenzialità, però gli ambiti di applicazione sono attualmente ancora in fase di test di sviluppo».
Infine sul tema della sostenibilità Cenci ricorda che «siamo stati i primi a introdurre in Europa insieme ai nostri clienti come il Governo tedesco e quello austriaco l’Eurovignette, cercando di differenziare la tariffazione in funzione chiaramente della classe di CO2. Questo ha incentivato in qualche modo uno spostamento del trasporto su gomma da veicoli che potevano essere più inquinanti a mezzi più ecosostenibili, in modo da non dover subire passivamente l’incremento della quota di pedaggio».
«Dall’altro canto – conclude Cenci – nel nostro algoritmo uno dei criteri di scelta delle tratte è quello dei consumi, andare ad identificare cioè dei percorsi che benché forse poco più lunghi però non siano strade di montagna o dove comunque non vi siano accelerazioni e decelerazioni che possono generare più spendita di gasolio e quindi più emissioni».
Più specificamente uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, presentato lo scorso maggio al Transpotec, aveva mostrato che la tecnologia ‘on board unit’ di Telepass, permettendo di evitare gli stop and go ai caselli, comportava un calo delle emissioni nocive prodotte ancor più rilevante nei mezzi pesanti, come negli ossidi di azoto (Nox) la cui riduzione è tre volte superiore a quella dei veicoli leggeri.