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Confartigianato Trasporti: «Il Governo aiuti le PMI dell’autotrasporto a sostenere le transizioni»

La richiesta è stata accolta da Salvini intervenuto durante l’Assemblea dell’associazione a Roma. Il ministro delle Infrastrutture ha assicurato un sostegno contro la carenza di autisti già nella legge di Bilancio, mentre la riforma delle autostrade dovrebbe contenere misure ad hoc per gli autotrasportatori. Annunciato un osservatorio sulla transizione dei trasporti composto da NGV Italia, Federauto, Unem e Confartigianato

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Un aiuto per la carenza di autisti nella legge di bilancio, la riforma delle autostrade a sostegno degli autotrasportatori, la soluzione della questione dei valichi alpini entro un anno e la revisione del Green Deal europeo. Sono questi i punti toccati da Matteo Salvini durante il suo intervento all’Assemblea di Confartigianato Trasporti che si è svolta a Roma il 23 novembre scorso aperta da un incontro dal titolo “In viaggio nelle transizioni”. Un passaggio molto significativo che sta interessando anche le piccole realtà dell’autotrasporto. “Abbiamo scelto questo titolo – ha spiegato Sergio Lo Monte, Segretario generale dell’associazione – perché siamo in un momento di transizione di mercato che abbraccerà molti aspetti, da quello ambientale, digitale fino alla cybersecurity”. Per l’occasione è stato anche presentata la nascita di un osservatorio in collaborazione con NGV Italia, Federauto e Unem sulla transizione dei trasporti in chiave interassociativa. Il problema più sentito in particolare tra le piccole e medie aziende del settore è il ricambio del parco mezzi con la conseguente scelta tecnologica per rispondere ai nuovi criteri di sostenibilità, resa più difficile dalle incertezze normative anche a livello comunitario. A questo proposito Confartigianato ha chiesto sostegno per l’acquisto di nuovi mezzi, ma anche per la certificazione ESG richiesta anche alle PMI dai grandi committenti.

Almeno 100 milioni per il rinnovo dei mezzi

Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani ha sottolineato infatti la necessita di sostenere gli imprenditori con misure concrete per affrontare la crisi del settore, focalizzandosi su quattro priorità. La prima riguarda il rinnovo del parco mezzi, con la proposta di destinare almeno 100 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni. “L’attuale dotazione di 25 milioni di euro non basta a garantire un cambio di passo, soprattutto in termini di sicurezza e sostenibilità”, ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Trasporti. Il Ministro Salvini ha risposto sottolineando l’importanza di interventi strutturali, ma ha anche ricordato le difficoltà legate alla disponibilità di risorse pubbliche, ribadendo tuttavia il suo impegno nel rivedere i fondi a disposizione. Sul tema delle autostrade, il ministro ha parlato della riforma delle concessioni, spiegando che il governo sta lavorando a un riequilibrio dei pedaggi e dei servizi, con l’obiettivo di garantire che gli autotrasportatori non siano più penalizzati da costi eccessivi. “Un guidatore riposato è un bene per lui e per tutti”, ha aggiunto.

Sostegno alla transizione ecologica e tecnologica

Un altro punto cruciale sollevato da Genedani riguarda il sostegno alla transizione ecologica e tecnologica, con un appello a favorire un approccio pluritecnologico che includa biocarburanti come biometano e HVO, al fine di evitare il passaggio immediato all’elettrico, ritenuto non praticabile per il trasporto pesante. Salvini ha risposto con l’apertura a soluzioni alternative, e ha rimarcato la sua posizione critica nei confronti di un “green deal” imposto senza tener conto delle specificità italiane e della realtà delle imprese. «Non si può fare i ‘green’ con i sacrifici degli altri», ha affermato, criticando le politiche europee che penalizzano le Pmi senza considerare la concorrenza internazionale, in particolare dalla Cina. Il ministro ha sottolineato come, nonostante l’impegno dell’Europa nel ridurre le emissioni di CO2, il risultato globale risulti contrastante, con la Cina che nel 2023 ha aumentato le sue emissioni di 460 milioni di tonnellate, mentre l’Europa ne ha ridotte 200 milioni. “Il Green Deal rischia di essere un suicidio per l’Europa”, ha affermato Salvini, facendo riferimento agli impatti delle normative ambientali sulle imprese e sulle famiglie europee. “Non si tratta solo di rivedere il Green Deal – ha detto – ma di un errore di valutazione che potrebbe avere gravi conseguenze economiche per l’Europa”.

Riforma delle normative europee

Genedani ha anche chiesto una riforma delle normative europee, che attualmente minacciano la competitività del settore, in particolare per quanto riguarda le misure sul trasporto pesante. “I regolamenti attuali rischiano di mettere in ginocchio il nostro settore”, ha dichiarato, richiedendo una revisione delle politiche che regolano il trasporto su strada. Il Ministro ha confermato l’intenzione di lavorare a livello europeo per rendere più sostenibili e realistiche le normative, ribadendo che la sostenibilità deve essere raggiunta con pragmatismo. Salvini ha ribadito l’importanza di mantenere il trasporto su gomma come elemento centrale nell’economia italiana ed europea, sottolineando che più di due terzi delle merci viaggiano su strada, e che “pensare a un’economia senza trasporto su gomma è da ricovero”.

Incentivi per la compliance ESG

Infine, un tema caldo è stato quello dell’introduzione degli obblighi ESG per le PMI del trasporto, che comporteranno l’obbligo di certificare la sostenibilità da parte delle grandi aziende committenti. Confartigianato ha chiesto misure pratiche e incentivi per supportare le piccole imprese nell’adeguarsi a queste nuove richieste. Salvini ha promesso di considerare la questione nel quadro di una più ampia riforma del settore, riconoscendo che le PMI devono essere accompagnate in questo cambiamento.

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