Crescono le incertezze e le criticità nella logistica alle prese con l’aumento dei costi e la transizione green. Nel 2024 il mercato vale 117,8 miliardi di euro, con un +1,7% rispetto all’anno precedente, ma con una crescita rallentata rispetto al biennio 2021-2022. Anche il tasso di terzializzazione si presenta stabile al 45,5% a significare la fase estremamente delicata per il settore, riconosciuto però come un’attività centrale per il 65% dei committenti che chiedono servizi sempre più performanti in termini di costi, sostenibilità e di resa. Una sfida importante per gli operatori in un momento in cui i costi di manodopera stanno crescendo in media del 4,3%, quelli di locazione del 6% e con il denaro è aumentato del 19,6%.
È questa, in sintesi, la fotografia che emerge dalla ricerca 2024 dell’Osservatorio del Polimi sulla Contract Logistics «Gino Marchet» presentata oggi a Milano.
«La Logistica ha davanti a sé grandi sfide – ha affermato Marco Melacini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics – Da un lato, infatti, prosegue il cammino verso la sostenibilità, non solo economica, ma anche ambientale e sociale. Dall’altro, deve affrontare un rallentamento dei volumi, tensioni sull’aumento dei costi e difficoltà di reperire manodopera, mentre permane un’incertezza sulla scelta delle tecnologie e dell’impostazione dei processi. Ma il settore ha i giusti anticorpi per rispondere a queste sfide, grazie alla capacità di adattamento e a un approccio di collaborazione nella relazione fra committenti e fornitori, che è sempre più dirimente in ogni aspetto, dagli investimenti per la transizione green, alle trasformazioni dei processi in ottica human-centric, fino all’impostazione degli appalti di terziarizzazione».
Frena l’outsourcing e crescono i dipendenti
La ricerca, che quest’anno ha esaminato le caratteristiche della domanda di logistica che arriva dalla committenza, ha certificato una certa frenata nel fatturato e nell’esternalizzazione. Dopo la forte crescita del biennio 2021-2022 favorita dall’espansione economica e dall’aumento dei flussi logistici, nel 2023 il fatturato della logistica conto terzi si è stabilizzato intorno ai 115 miliardi di euro, principalmente per il rallentamento dell’attività economica e industriale. Anche per il 2024 si prevede una situazione analoga, con una crescita in termini reali dello 0,7% (+1,7% in termini nominali) per raggiungere un valore di 117,8 miliardi di euro.
La terziarizzazione è stabile al 45,5% del totale della logistica, mentre crescono i dipendenti diretti (+15% tra i top player del settore nei dati a consuntivo) certificando un certo ripensamento delle aziende verso l’outsourcing. Mentre le operazioni di M&A sono 36 quelle mappate per il biennio 2023-2024, per un valore di circa un miliardo di euro, mentre continua la riduzione del numero di aziende: 35mila in meno dal 2019 al 2022, in particolare piccole realtà che operano nel trasporto su strada.
Il mercato della logistica: il fatturato
Costi in aumento
Secondo l’Osservatorio nel 2024 si è registrato un ulteriore incremento dei costi della manodopera (+4,3%), dei canoni di locazione (+6%) e del denaro (+19,6%), mentre prosegue la stabilizzazione dei prezzi energetici dopo il picco del 2022.
Il costo della manodopera è particolarmente critico: agli aumenti definiti dal Ccnl si aggiungono fattori legati all’organizzazione del lavoro, a partire dagli accordi di secondo livello citati dal 18% delle aziende, dalla bassa produttività (18%) e dai problemi di assenteismo (16%) e turnover (15%).
La committenza chiede flessibilità
Il principale aspetto ricercato dai committenti che terzializzano la logistica è la flessibilità (evidenziato dal 44%), seguito dalla modifica della struttura costo/servizio (34%). La logistica oggi è considerata “centrale” dal 65% delle aziende committenti, secondo cui deve agire su più fronti contemporaneamente: contenere i costi (41%), migliorare il livello di servizio (42%) e l’impatto ambientale (17%). Se da un lato si assiste a questa evoluzione sul fronte della domanda, dall’altro si aprono nuove sfide per i fornitori di servizi logistici: l’attrattività del personale, la transizione green e, in senso più in ampio, la sostenibilità.
«La transizione in atto nella domanda rafforza la rilevanza della logistica – ha spiegato Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics – Emerge infatti la sua centralità per le imprese committenti, in un contesto che richiede di lavorare non solo sui costi, ma anche sul livello di servizio e sull’impatto ambientale. Nel settore, cresce l’adozione di soluzioni green e migliora la misurazione dell’impatto ambientale».