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Autamarocchi sempre più tedesca: dopo la sede di Monaco arriva quella di Amburgo

A un anno esatto dall’inaugurazione della sede bavarese di Autamarocchi Intermodal, articolata con una filiale anche a Duisburg, la società triestina dimostra la sua volontà di creare un network logistico europeo, destinato a soddisfare la domanda di operatori marittimi e grandi spedizionieri, affacciandosi pure in uno dei principali porti container europei, da dove coprirà Bremerhaven e Rotterdam

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Non c’è dubbio: Autamarocchi intende diventare un attore di primo piano nel panorama europeo del trasporto. Lo dimostra chiaramente una strategia che sta attuando in maniera progressiva e costante negli ultimi anni, basata per un verso nell’apertura di nuove filiali in punti strategici del continente, per un altro su una sempre più profonda diversificazione modale. L’ultimo anello di questa catena porta l’azienda triestina ad Amburgo, destinata a lavorare nel trasporto container e a coprire anche i porti di Bremerhaven e di Rotterdam. Un’inaugurazione che avviene a circa un anno di distanza dall’inaugurazione di un’altra sede, sempre in Germania, ma a Monaco di Baviera, dove si è insediata la Autamarocchi Intermodal, articolata con una succursale anche a Duisburg, dove però ci si concentra soprattutto nel traffico a carico completo

Ma non c’è soltanto Germania. Le insegne di Autamarocchi attualmente sono presenti anche a Gdynie in Polonia, a Budapest in Ungheria, a Vienna e a Graz in Austria, a Koper in Slovenia, a Rijeka in Croazia e a Istanbul in Turchia. Una costellazione di insediamenti che servono a creare un network integrato che, insieme ovviamente a tutte le filiali italiane, è in grado di garantire trasporti nazionali e internazionali coprendo praticamente ogni parte del territorio dell’Unione europea e toccando anche i Balcani e la Turchia, per la quale Trieste rappresenta da sempre una testa di ponte privilegiata per le relazioni con il resto dell’Europa continentale. 

Ovviamente, la necessità di creare un sistema logistico così allargato e integrato è calibrato sulle esigenze di una domanda del trasporto sempre più espressa da grandi operatori marittimi e da case di spedizioni di livello internazionale. 

Il direttore generale di Autamarocchi, Roberto Vidoni, fornisce una panoramica sintetica della capacità logistica della società, sottolineando la sua capacità di servire «direttamente tutti i paesi europei e quelli balcanici nel trasporto container, sia intermodale che stradale, e a quello dello Short Sea verso il sud Italia, la Grecia, la Turchia e a breve l’Egitto, con i nuovi servizi ro-ro fra Trieste e Damietta». E qui il riferimento è al nuovo collegamento tra Egitto e il porto giuliano, che diventerà attivo dal prossimo 29 novembre.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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