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Accise, il Governo (per ora) non tocca il gasolio, ma convoca l’autotrasporto

Il Consiglio dei ministri, che ha approvato la legge di Bilancio, ha dato il via libera anche a un decreto legislativo che ha introdotto alcune novità sulle accise del gas naturale e dell’energia elettrica. È nell’ambito di questo provvedimento che, secondo Giorgetti, sarà gestito l’allineamento della tassazione sul gasolio e benzina. Intanto Salvini convoca le associazioni dell’autotrasporto anche per parlare della vicenda BRT

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Accise sul gasolio per ora ferme. Ieri in Consiglio dei ministri, insieme alla Legge di Bilancio e al decreto fiscale, è approdato anche un decreto sulle accise, ma senza alcun riferimento alla revisione del peso fiscale su gasolio e benzina, annunciata nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che, durante la conferenza stampa di oggi, ha fatto sapere che «l’allineamento sarà gestito nell’ambito del Dlgs accise approvato ieri in esame preliminare». Una gestione che evidentemente il ministro Salvini ha deciso di condividere con le associazioni dell’autotrasporto convocate dal Capo Dipartimento Teresa Di Matteo per domani, 17 ottobre, al ministero di Porta Pia in una riunione con all’ordine del giorno un nuovo studio sui costi del settore.

«Bene le dichiarazioni del Ministro Giorgetti che confermano che non ci saranno impatti per le imprese di autotrasporto rispetto a possibili interventi di natura fiscale sui carburanti», ha dichiarato il Presidente di Conftrasporto-Confcommercio Pasquale Russo. «Confidiamo, di conseguenza, che tale impostazione verrà seguita anche durante l’iter parlamentare della Legge di Bilancio e del decreto fiscale annunciato dal Ministro».

Tra i temi sul tavolo delle discussioni, ci sarebbe, anche la vicenda di BRT, il corriere espresso impegnato nella riorganizzazione del parco fornitori. Lo si apprende dalla risposta del Viceministro Bignami a un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Roberto Traversi (M5S). 

Ma sicuramente si parlerà anche di accise e gasolio: non è una coincidenza che la riunione sia stata convocata a due giorni dal Consiglio dei ministri che ha sdoganato la legge di Bilancio e nello stesso giorno in cui Unatras, la maggior confederazione di sigle dell’autotrasporto, aveva annunciato la convocazione di un comitato esecutivo che avrebbe dovuto decidere le misure di contrasto contro l’innalzamento delle accise sul gasolio, anche dopo le rassicurazioni arrivate dal Viceministro Edoardo Rixi che aveva escluso nei giorni scorsi ripercussioni negative per l’autotrasporto a seguito dell’armonizzazione delle aliquote delle accise sui carburanti come richiesto dalle direttive Ue in materia di sussidi ambientalmente dannosi. Intervistato dal Sole 24 Ore, Rixi ha chiarito come dovrebbe funzionare l’allineamento delle accise tra gasolio e benzina. «Avremmo potuto aumentato tutto ma invece abbiamo deciso – ha spiegato – di procedere con un’invarianza: un centesimo in più all’anno le accise del gasolio e contemporaneamente uno in meno per la benzina». Così fino al 2030 quando in effetti ci sarà una situazione di riequilibrio tra i due carburanti. Soltanto che – ha aggiunto il viceministro – in questo modo l’aumento sarà «infinitesimale», proprio perché aumentato progressivamente e in modo minimo per cinque anni.

E proprio le accise sono arrivate sul tavolo del Consiglio dei ministri, in cui si è definito un decreto legislativo per riordinare la materie, con novità che riguardano la qualificazione dei soggetti obbligati (SOAC), la revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale, superando l’attuale sistema basato su di un meccanismo di acconto storico. Il nuovo sistema si baserà su acconti mensili commisurati al fatturato dei consumatori finali mese per mese. Ciò eviterà irragionevoli esposizioni economiche per gli operatori del settore e renderà più difficili le frodi. Inoltre, al fine di razionalizzare il sistema di tassazione e ridurre il contenzioso, l’attuale distinzione tra usi “civili” (per i quali vi è un’accisa più elevata) e usi “industriali” del gas naturale viene sostituita da quella tra “usi domestici” e “usi non domestici”. Stessa procedura per l’accisa sull’energia elettrica, mentre sono state riviste anche le procedure sugli alcolici e i prodotti da fumo. 

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