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Trasporto su ferro, nuovo collegamento tra porto di Venezia e terminal di Montirone (Brescia)

L'inedita connessione, gestita dal Gruppo MIS, migliorerà i tempi di percorrenza e l'efficienza del traffico ferroviario sulla linea, diminuendo nel contempo i trasporti su gomma e le emissioni di anidride carbonica. Il treno è formato da 23 carri da 60 piedi, con una capacità di carico di 46 container. Attualmente sono previsti 50 viaggi all'anno

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Dopo una prima fase di test, è stato attivato un nuovo collegamento intermodale ferroviario tra il porto di Venezia e Montirone, in provincia di Brescia. Più in  particolare, la tratta connette le banchine del terminal Vecon-PSA Venice, a Marghera, e il terminal intermodale della cittadina bresciana, uno dei nodi principali su cui opera il Gruppo MIS – Magli Intermodal Service per lo sviluppo della propria offerta di servizi multimodali.

La Magli è azienda leader nella logistica integrata di prodotti metallici, siderurgici e rifiuti industriali. Il servizio è stato realizzato in collaborazione con GME Metals,  società di trading che fornisce ferroleghe e additivi per impianti siderurgici in tutta Europa, con il gruppo portuale Psa Italy e con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale, che comprende i porti di Venezia e Chioggia.

23 carri a convoglio per 50 treni all’anno

Il treno è formato da 23 carri da 60 piedi, con una capacità di carico di 46 container. Inizialmente i convogli saranno 50 all’anno in andata e ritorno, ma con l’impegno di tutti gli attori coinvolti ad aumentare la frequenza del servizio intercettando altri carichi containerizzati. Il collegamento infatti non solo serve uno dei distretti economici più importanti del Nord Italia ma, grazie alla tratta già attiva tra Montirone e Rotterdam, operata sempre dal gruppo MIS con la trazione di SBB, potrà essere sfruttato dai clienti di questo nuovo servizio per estendere il proprio mercato di riferimento fino al Benelux e alla Gran Bretagna. Il tutto risparmiando ore ed emissioni di CO2 rispetto al tempo di transito dei servizi da e verso Oriente che passano da Suez e proseguono oltre Gibilterra per Nord Europa, Regno Unito, Irlanda e Scandinavia.

Disponibile il trasporto per l’ultimo miglio

Sia per i traffici su Montirone che per quelli internazionali, MIS può inoltre offrire servizi di trasporto di ultimo miglio grazie ad una flotta di mezzi di proprietà che ha superato le 140 unità, con oltre 160 semirimorchi. I camion hanno un’anzianità media inferiore a 3 anni, con autisti che fanno parte dell’organico del Gruppo.

«Il nostro obiettivo è quello di accompagnare i clienti nei loro progetti di trasferimento modale – ha spiegato Paolo Magli, presidente del Gruppo MIS – Siamo grati per la fiducia che GME Metals ha voluto accordarci e siamo certi che insieme al partner Vecon-Psa Venice potremmo ulteriormente sviluppare la frequenza del servizio oltre il raggio di azione del porto di Venezia».

«Abbiamo deciso di ridurre il trasporto su gomma, un percorso iniziato già da tempo con la consegna a clienti attraverso spedizioni intermodali, soprattutto verso i Paesi a lingua tedesca – ha aggiunto Andrea Quaresmini, amministratore delegato di GME Metals  – Con questo collegamento ritiriamo via treno dal Porto di Marghera materiale da stoccare nel nuovo magazzino di Montirone dirimpetto al dry port (terminal intermodale interno direttamente collegato al porto marittimo) gestito da MIS. L’Europa ci chiede di ridurre l’emissione di CO2 e noi scegliamo da un lato fornitori che soddisfino maggiormente questa necessità e dall’altro utilizziamo il più possibile il trasporto su rotaia per avere  ferroleghe con bassa carbon footprint».

«Perché trasportare 40 container via camion dal Porto di Venezia a Brescia quando si può fare un treno blocco? – si è poi chiesto Daniele Marchiori, general manager di Psa Venice-Vecon – In questo modo abbattiamo l’anidride carbonica, creiamo maggiore sicurezza sulle strade e aumentiamo la certezza dei transit time».

«Negli anni la modalità ferroviaria nel Porto di Venezia è costantemente cresciuta – ha concluso Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale – Nel 2023 abbiamo registrato una movimentazione di oltre 2 milioni di tonnellate e da gennaio a settembre 2024 abbiamo già superato 1,6 milioni di tonnellate, con un incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 6%. Per questo l’Autorità continuerà ad investire nella modalità ferroviaria, come i lavori già iniziati del nuovo ponte ferroviario sul canale ovest, opera da 24 milioni di euro, e di razionalizzazione del traffico in via dell’Elettricità, dal valore di 19 milioni. Altri interventi previsti a breve sono la risoluzione del nodo di Via della chimica per 15 milioni di euro e la piattaforma intermodale la cui progettazione prevede un importo pari a 1,2 milioni».

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