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Sbarca in Italia B2P, borsa noli creata «da e per» gli autotrasportatori

«Borsa dei Professionisti»: è questo il significato dell’acronimo B2P. E dice tanto, perché a darle vita sono stati in Francia vari raggruppamenti di trasportatori. E oggi che arriva in Italia segue il medesimo percorso. Resta Italia, società “importatrice” di B2P, è partecipata, oltre che dalla casa madre francese, da Astre Italia e da Federtrasporti, le due maggiori realtà aggregative del paese. Come opererà e cosa la distinguerà da borse già attive? Ci spiega tutto il direttore commerciale, Roberto Pezzi

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C’è una nuova borsa noli attiva in Italia. Nuova non soltanto perché si affaccia per la prima volta sul nostro mercato, seppure sia una filiazione della borsa francese B2PWeb attiva già da 18 anni, ma anche perché viene alimentata, analogamente alla sua casa madre, da una filosofia gestionale inedita: creare un servizio per gli operatori del trasporto merci facendolo gestire direttamente dagli operatori stessi. Come a dire, «da e per» gli autotrasportatori. Traccia evidente di questa presenza la si riscontra già nella compagine sociale di Resta Italia, la realtà nata per essere il partner esclusivo in Italia di P2BWeb e composta – come ci spiega il direttore commerciale Roberto Pezzi – «per il 25% da H2P, holding francese creata dalla collaborazione di quattro raggruppamenti e presente anche nel capitale della borsa francese, per il 20% da Astre Italia, mentre i suoi singoli soci partecipano con una quota del 2%. In più ci sono due entità particolari: una è Astre Plus, la realtà che all’interno del raggruppamento si occupa della gestione dei bancali, l’altra è Federtrasporti, la cui partecipazione è importante perché, insieme ad Astre, rappresenta la più grande aggregazione societaria nell’autotrasporto italiano. E proprio per questo era essenziale che ci fosse, perché ci consente di replicare per quanto possibile il modello vincente utilizzato in Francia».

Roberto Pezzi, direttore commerciale di Resta Italia

La molla del modello francese, in pratica, era una sorta di aggregazione al quadrato. P2B, infatti, nasce tramite la volontà collaborativa di quattro realtà, che già al loro interno erano frutto di un’aggregazione: Astre, Flo, Evolutrans e Tred Union. E proprio questo tipo di collante aiuta a comprendere una delle peculiarità fondamentali della nuova borsa noli. Ma cerchiamo di comprenderne altre direttamente dalle parole del suo direttore commerciale. 

Il tratto maggiormente distintivo riguarda la mutualità. A capo di Resta Italia, infatti, non c’è una persona, un singolo manager, come può avvenire in altre borse noli, ma un gruppo di professionisti del trasporto. Non a caso B2P è l’acronico di «Borsa dei Professionisti». Poi è ovvio che queste aziende si sono messe insieme per creare un servizio che porti valore aggiunto, ma non è una società a scopo di lucro. Il suo scopo è di rendersi utile a far lavorare tutti, a far lavorare meglio, a far lavorare di più. Poi, non pensiamo di inventare nulla, ma siamo sicuri che la nostra proposta rappresenterà una ventata di aria nuova, data appunto dalla filosofia che ha ispirato l’operatività di B2P e che poi è la stessa che ha fatto nascere Resta Italia.

Ovviamente la borsa noli è stata del tutto tradotta in italiano. E anche l’assistenza, seppure verrà seguita direttamente dalla Francia, viene affidata a persone madrelingua italiane che lavorano in Francia.

Ci sono 160 dipendenti e 42 agenti sul territorio. 

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I LINK PER CAPIRE

B2PWEB
RESTA ITALIA

Innanzi tutto, avendo la fortuna di avere fra i soci dell’azienda trasportatori e spedizionieri, avremo nell’immediato una grande mole di carichi. Poi, sappiamo che essenzialmente il trasportatore nelle borse cerca un carico di ritorno. In base ai dati elaborati dalle associazioni di categoria, infatti, nel 20% dei casi il trasportatore dispone di un carico di andata che gli ha commissionato il suo committente, ma gli manca quello per tornare indietro. In media, per esempio, ogni 20 carichi in andata che riesce a gestire in un mese è privo di quattro viaggi di ritorno. Possono sembrare pochi, ma in realtà diventano tanti se si calcolano gli importanti costi che gravano un camion. E di conseguenza poterli contenere anche per una percentuale modesta fornisce un aiuto sostanziale all’azienda. Poi, è ovvio che perché una borsa noli funzioni ci deve essere un incontro, deve funzionare – diciamo così – come una bilancia che ha su un piatto i carichi offerti e sull’altro i trasportatori disponibili.

Lì interveniamo noi, facendo leva sull’assoluta affidabilità del sistema. In termini pratici, significa che, prima di poter avere accesso alla nostra borsa, il potenziale cliente viene sottoposto a una sorta di radiografia. Magari, se viene presentato o sponsorizzato dai soci, tutto diventa più facile. Ma se così non è noi andiamo a verificare tutto: atti pregiudizievoli, protesti, possesso delle licenze, iscrizione all’albo degli autotrasportatori, coperture assicurative, ecc. Ma la cosa che ci distingue è che questi controlli non vengono fatti una volta per tutte, come avviene in altre borse, ma in maniera sistematica, andando a controllare la persistenza nel tempo dei requisiti necessari per poter operare sulla nostra borsa. A fornirci un supporto in tal senso sono i nostri agenti sul territorio, in quanto vivono dentro al settore del trasporto e quindi ne conoscono perfettamente gran parte degli attori. Per questo possiamo affermare che per noi l’affidabilità è una pietra miliare.

Una nutrita rappresentanza della compagine societaria di Resta Italia

Le opportunità che si possono aprire sono tantissime, dal trovare nuovi corrispondenti, seri e affidabili e che quindi possono diventare per un’azienda un concreto valore aggiunto, fino al trovare i cosiddetti carichi di completamento. Penso in particolare al caso in cui si viaggia con un carico ma non del tutto completo, nel senso che si ha qualche metro di spazio libero per sistemare qualche bancale. Carichi di questo tipo non si cercano e non vengono neppure offerti, ma se si possono trovare lungo l’itinerario si conquista un altro strumento per contenere i costi. 

Sicuramente. D’altra parte, una borsa noli funziona bene quando tutti gli aderenti sono persone non soltanto serie, ma anche animate da uno spirito di collaborazione. E la nostra borsa presenta questo tratto in maniera naturale perché, come dicevo, intende migliorare la condizione delle aziende coinvolte facendo leva sulla collaborazione. In più va anche ricordato che questa borsa ha alle spalle una realtà che contempla come scopo sociale proprio la possibilità di inserire nuovi soci. Quindi, è aperta in modo strutturale alle relazioni con altre aziende.

In Francia hanno già creato un’integrazione tra la borsa noli e tutti i principali gestionali utilizzati in quel paese. Noi stiamo lavorando per fare altrettanto con quelli presenti in Italia. 

Abbiamo calcolato che nell’immediato avremo a disposizione qualcosa come 400-500 carichi al giorno, soltanto grazie ai carichi che inseriranno i soci. E quindi contiamo di raggiungere i 700-800 carichi giornalieri – vala a dire la soglia psicologica da ottenere per poter lavorare bene – veramente presto.

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NUMERI PER CAPIRE

202
Sono le persone che ogni giorno lavorano per B2PWeb:
160 come dipendenti diretti e 42 in veste di agenti territoriali

30.000 e 18 milioni di euro
Sono rispettivamente il numero di clienti e il fatturato di B2P

4-500
Sono i carichi giornalieri già offerti da Resta Italia sulla piattaforma P2BWeb,
rispetto a un target fissato di 7-800

5
Sono i paesi europei (Francia, Belgio, Italia, Spagna e Portogallo) in cui è presente B2PWeb, raccogliendo i carichi di ognuno all’interno di un unico data base.

In generale ci rivolgiamo agli spedizionieri che forniscono i carichi e ai trasportatori che dispongono dei mezzi per movimentarli. Però, consideriamo tutti i tipi di trasportatori, almeno dal punto di vista dei settori merceologici. Perché l’esperienza insegna che chi si avvicina a una borsa noli tendenzialmente fa trasporto industriale. Difficilmente, invece, viene frequentata da chi opera nel cisternato. E anche dal punto di vista della dimensione aziendale non facciamo discriminazioni: andiamo dal padroncino monoveicolare fino alla grande azienda, anche se pure poi sul mercato è più facile trovare aziende da 7-10 camion che grandi flotte da 10.000.

P2B è sempre stata legata ad Astre a doppio filo. Nella penisola iberica, però, questo raggruppamento non è molto forte, mentre in Italia è fortissimo, visto che raccoglie la crema degli autotrasportatori nazionali. Quindi è stato logico rivolgersi ad Astre Italia per commercializzare la borsa nella nostra penisola e che a tale scopo questo raggruppamento creasse una società – Resta – il cui nome non è altro che l’anagramma di Astre.

Daniele Di Ubaldo
Daniele Di Ubaldo
Direttore responsabile di Uomini e Trasporti

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