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Accise: l’autotrasporto verso lo stato d’agitazione. Unatras: «Il Governo ci convochi»

Non esclude “il fermo generale dei servizi” la Presidenza di Unatras che oggi si è riunita per rispondere alle ipotesi di aumento delle accise sul gasolio per autotrazione contenute nel Piano strutturale di bilancio. L’associazione ha chiesto un incontro con il ministro Salvini, ma dal MIT un “silenzio assordante”. Anche Assotir chiede maggiori chiarezza sulla posizione del Governo. Così comincia l’autunno caldo dell’autotrasporto

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L’autotrasporto verso lo stato di agitazione non esclude “il fermo generale dei servizi” per dire no alle ipotesi di aumento delle accise sul gasolio per autotrazione ventilate nei giorni scorsi e contenute nel Piano strutturale di bilancio. L’annuncio arriva da un comunicato di Unatras, l’associazione che riunisce quasi tutte le sigle dell’autotrasporto, che oggi ha riunito la presidenza per “analizzare con molta preoccupazione le misure contenute nel Piano strutturale di bilancio (l’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina e la revisione delle tax expenditures tra cui il rimborso di quota parte delle accise) – si legge in una nota – e ribadire all’unanimità la propria contrarietà verso misure che penalizzino una categoria già gravata da insostenibili costi di gestione e ha deciso la convocazione degli organi esecutivi per assumere le deliberazioni conseguenti a tutela del comparto, non escludendo la proclamazione del fermo generale dei servizi”. Anche ASSOTIR chiede maggiore chiarezza sulle dichiarazioni del Governo che ha parlato di rimodulazioni. “Al di là del linguaggio burocratico – ha detto Claudio Donati, Segretario Generale di ASSOTIR, – la precisazione del MEF può significare due cose: o che il governo intende abbassare l’accisa sulla benzina (di 111 millesimi/litro), portandola al livello di quello del gasolio o, più verosimilmente, che aumenterà le accise sul diesel di 111 millesimi al litro, per adeguarle a quelle della benzina. Visto il contesto in cui si colloca la misura, è difficile scommettere sulla prima ipotesi, anche se risulterebbe più coerente con le promesse elettorali. Se poi il governo ha una terza ipotesi, sarebbe opportuno darne comunicazione”.

Silenzio assordante da parte del ministro Salvini

Così comincia l’autunno caldo dell’autotrasporto. Unatras chiede a gran voce al “Ministro dei Trasporti Matteo Salvini di chiarire quali siano le reali intenzioni del Governo, sul delicatissimo tema delle accise sul gasolio per autotrazione”. Infatti, a quanto si apprende dalla nota di Unatras, il ministero non avrebbe dato informazioni aggiuntive alla categoria e non avrebbe risposto (finora) alla richiesta di un incontro con il ministro. “Nonostante la richiesta di convocazione inviata nei giorni scorsi al Ministro Salvini – si legge – ad oggi si assiste al silenzio assordante da parte del responsabile del Dicastero dei Trasporti e nessuna parola è stata spesa a difesa di una categoria ritenuta da tutte le forze politiche essenziale e strategica per l’economia del Paese, qual è l’autotrasporto merci”.

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