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Nuovo servizio ro-ro di Grimaldi tra Trieste e Istanbul

Il nuovo collegamento connette la piattaforma logistica HHLA dello scalo giuliano con Ambarti, porto nei pressi della capitale turca. Ha una cadenza bisettimanale e viene coperto tramite navi ibride a elevata sostenibilità. In più, tende a soddisfare una domanda proveniente in particolare dalla case produttrici di vetture e camion

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Da Trieste ad Ambarti (Istanbul). È questa il nuovo servizio ro-ro inaugurato questa settimana da Grimaldi. Collega in particolare la piattaforma logistica dello scalo giuliano gestito da HHLA Plt Italy con il vicino porto nei pressi di Istanbul attraverso due collegamenti settimanali da ogni due porti, gestiti tramite le navi Eco Mediterranea ed Eco Malta, unità ibride appartenenti alla classe “GG5G”, con un livello di emissioni di CO2 dimezzate rispetto alle imbarcazioni della precedente generazione. Ma non è tutto perché nel corso delle operazioni portuali le emissioni sono addirittura azzerate, in quando durante la sosta in banchina, la Eco Mediterranea e la Eco Malta fanno ricorso all’energia elettrica immagazzinata da mega batterie al litio che si ricaricano durante la navigazione grazie agli shaft generator e ai 350 metri quadrati di pannelli solari presenti a bordo.
A giustificare il nuovo servizio è in particolare la crescita della domanda di servizi di trasporto marittimo tra Italia e Turchia, espressa soprattutto dalle case costruttrici di vetture e di camion come BMW, Land Rover, Mercedes-Benz, DAF, Scania, Stellantis, Kia, Hyundai.

A rendere strategico il collegamento sono quindi i due porti collegati: Trieste infatti è una sorta di porta aperta verso l’Europa centrale, mentre Ambarli è un punto di approdo ravvicinato verso la capitale turca e l’intero distretto economico del paese.

In più, incrociando i diversi servizi offerti dal network Grimaldi, per le aziende turche la connessione con Trieste consente anche di allargare il raggio dell’export dei loro prodotti verso altre destinazioni, quali Spagna, Grecia, Malta, Tunisia, Marocco ed i Paesi baltici.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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