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Che fine ha fatto Volta Trucks?

Era sul punto di essere annoverata come la «nona sorella» tra le grandi case costruttrici di camion. Poi, lo scorso anno, la bancarotta, a causa della crisi finanziaria che aveva coinvolto il suo fornitore di batterie Proterra. Ma adesso sono in corso le attività di rilancio sotto una nuova proprietà, che lasciano intendere un possibile ritorno

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Volta Trucks sta per tornare. Forse. La casa costruttrice di camion elettrici, nata nel 2019 e dipinta come una delle più promettenti realtà del settore con il suo innovativo eTruck da 16 tonnellate, il Volta Zero, nonché tra quelle più seriamente accreditate a lanciare il guanto di sfida ai costruttori tradizionali, aveva dichiarato istanza di fallimento nel 2023 a causa della situazione di crisi che aveva investito il suo fornitore di batterie americano Proterra.

Una situazione, come vi avevamo raccontato qui, che aveva avuto un impatto significativo sui propri piani di produzione, riducendo il volume di veicoli previsti in produzione.

Volta Trucks: dove eravamo rimasti

Eh già, perché i piani di Volta Trucks erano ambiziosi. Proprio poco prima della bancarotta, non solo era stata avviata la produzione dei primi Volta Zero da 16 tonnellate nello stabilimento austriaco di Steyr, ma era anche prevista la commercializzazione della versione da 18 tonnellate e di versioni più piccole da 7,5 e 12 tonnellate. Complessivamente aveva raccolto circa 300 milioni di euro da investitori e ordini di veicoli da clienti in tutta Europa pari a oltre 5.000 unità. Ma la bancarotta aveva letteralmente staccato la spina ai camion elettrici della start-up anglo-svedese, interrompendo i sogni di portare avanti il proprio progetto.

Ora, però, qualcosa sta per far cambiare di nuovo il destino dell’azienda. Dopo l’istanza di fallimento nell’ottobre 2023, un finanziatore di lunga data, Luxor Capital, ha cominciato a lavorare con un team di esperti per ricapitalizzare Volta Trucks e sviluppare un modello di business semplificato e più efficiente in termini di capitale. Ciò ha portato alla costituzione di una nuova società, Volta Commercial Vehicles Ltd, registrata nel Regno Unito in aprile 2024.

Il ritorno in pista

Attualmente le attività di rilancio sono in corso con un team di circa 150 dipendenti, tutti con un unico obiettivo: riattaccare la spina al progetto e riportare i veicoli sulle strade delle città europee, a cominciare dalla ripresa dei contatti con i precedenti clienti per fornire loro i camion già ordinati «il prima possibile».

Secondo quanto affermato da Essa Al-Saleh, CEO della nuova Volta Trucks Commercial Vehicles Ltd, in un’intervista al The National News, la nuova proprietà sta «cercando di confermare gli ordini con i clienti esistenti, riassemblare la catena di fornitura, completare un round di raccolta fondi cruciale e garantire che i veicoli di serie siano pronti per la consegna. In questo momento, siamo nel mezzo di discussioni con tutti i nostri fornitori e partner per consentire questi obiettivi. Abbiamo imparato molto dal nostro difficile viaggio e ne stiamo emergendo più forti e concentrati che mai».

Cordate arabe

Essa Al-Saleh, CEO della nuova Volta Trucks Commercial Vehicles Ltd

Al-Saleh ha anche sottolineato come tra i nuovi piani di Volta Trucks ci sia quello di espandere la propria presenza negli Stati arabi del Golfo persico, dove il settore dei veicoli elettrici sta ricevendo un impulso dagli sforzi di diversificazione economica guidati dal governo. L’azienda ha infatti avviato trattative con potenziali clienti nel Consiglio di cooperazione del Golfo (l’organizzazione internazionale e area di libero scambio che riunisce sei stati del Golfo Persico, tra i maggiori produttori di petrolio), nonché con investitori finanziari e con partner strategici che potrebbero essere interessati a distribuire e assemblare i suoi camion.

«Probabilmente – ha affermato Al Saleh – entro la fine dell’anno avremo alcuni camion su questo mercato da testare, in modo da poter aggiornare e potenziare il prodotto per soddisfare i requisiti del Consiglio di cooperazione del Golfo. Se le cose andranno come previsto, i nostri prodotti dovrebbero essere pronti per il mercato intorno al terzo trimestre del prossimo anno».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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