Se ci fossero infrastrutture e servizi adeguati forse anche le opportunità di intraprendere soluzioni green diventerebbero più agevoli. Sembra questa la lezione impartita dall’inaugurazione di un nuovo collegamento intermodale tra l’Interporto della Toscana Centrale e il Terminal Darsena Toscana che, appena messo in funzione, ha subito trovato un cliente motivato in Logistica Uno, che lo utilizzerà per trasportare acqua minerale dal sito produttivo di Acqua Panna a Scarperia, in provincia di Firenze, fino al porto di Livorno, da dove poi proseguirà verso gli Stati Uniti e verso altri mercati internazionali. Tutto questo grazie a un accordo che la società con quartier generale a Verona ha siglato con il Gruppo Sanpellegrino, reso possibile anche grazie al contributo dell’Interporto di Prato e di Logtainer, attori appunto del nuovo servizio ferroviario.
In particolare, attraverso il nuovo collegamento saranno movimentati inizialmente 25 container alla settimana, trasferiti su un convoglio di 500 metri di lunghezza e quindi in grado di assorbire la capacità di carico di 1.500 camion. Tutti veicoli che saranno tolti dalla FI-PI-LI, vale a dire una delle arterie più congestionate della Toscana e forse dell’Italia tutta. Non a caso, l’amministratore delegato di Interporto Toscana, Antonio Napolitano, sottolinea come il progetto sia frutto di uno «sforzo che abbiamo voluto fare convintamente per dare un importante servizio alla Toscana e un contributo ancora più importante in termini di abbattimento di CO2».
Un servizio che nel tempo dovrebbe acquisire sempre maggiore sostanza, visto che l’obiettivo è quello di incrementarlo fino a tre treni completi settimanali, pari a circa 75 container, così da ottenere un taglio delle emissioni di CO2 del 36% sulla tratta Scarperia-Livorno. Inoltre, anche a livello di ottimizzazione logistica, gli stessi container potranno essere riutilizzati al rientro dal Porto di Livorno per l’importazione.
Una formula soddisfacente per Simona Mascia, International Supply Manager del Gruppo Sanpellegrino, che ha ricordato che «da anni siamo impegnati a rendere il trasporto della nostra acqua minerale sempre più sostenibile attraverso il miglioramento continuo delle performance logistiche e il trasporto intermodale risponde perfettamente a queste esigenze. Questo è possibile grazie alla collaborazione con le istituzioni, gli operatori logistici e le compagnie marittime».
Insomma, un incontro di esigenze virtuose che consentono di sviluppare progetti innovativi. Quelli su cui anche Paolo Montanari, direttore generale di Logtainer ha dichiarato di voler «maggiormente investire e dove vediamo proiettato il nostro futuro, visto che ci consentono di offrire un servizio personalizzato ai clienti, ottimizzando le risorse disponibili e promuovendo con sempre maggior forza lo sviluppo sostenibile del trasporto».
Infine, l’amministratore delegato di Logistica Uno, Gianluca Cornelli, ha puntualizzato che «non si tratta solo di ridurre le emissioni di CO2, ma di ridefinire l’intera infrastruttura logistica della Toscana. Grazie alla sinergia con il Gruppo Sanpellegrino, Interporto Toscana Centrale e Logtainer, stiamo trasformando una visione green in una realtà tangibile. Stiamo costruendo un futuro dove efficienza operativa e rispetto per l’ambiente viaggiano sullo stesso binario». Fuor di metafora…