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Mercato commerciali: +16,9% nei primi cinque mesi del 2024

Con 18.540 immatricolazioni a maggio, il mercato dei mezzi fino a 35 quintali dimostra di essere in buona salute e continua a preferire il motore diesel (82,6% del mercato). Crisci (Unrae): «Necessità di incentivare le infrastrutture di ricarica fast»

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Prosegue il trend al rialzo delle vendite in Italia dei veicoli commerciali leggeri, ovvero quelli con ptt fino a 35 q.li. Secondo le stime del Centro Studi Unrae a maggio sono stati immatricolati 18.540 veicoli, in rialzo del +6,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Complessivamente, i primi cinque mesi del 2024 registrano un aumento delle immatricolazioni ancor più sostenuto: +16,9% con 91.304 veicoli immatricolati rispetto ai 78.117 del periodo gennaio-maggio 2023.

Da sottolineare che nel mese di maggio – in cui si sono registrate 18.540 immatricolazioni – non erano ancora fruibili gli incentivi e le motorizzazioni a zero emissioni sono rimaste bloccate su una quota dell’1,7% (share più che dimezzata rispetto al 3,8% del 2023).
Incentivi che si sono sbloccati lo scorso 25 maggio con la pubblicazione del DPCM 20 maggio 2024 che ha reso operativi i nuovi incentivi (quasi 13 milioni destinati all’acquisto di veicoli BEV) e che sono andati esauriti in poche ore dall’apertura della piattaforma per il caricamento degli ordini raccolti, il 3 giugno scorso. Un click day preannunciato, frutto di incentivi dichiarati, ma resi operativi 6 mesi dopo. Gli incentivi per i veicoli da lavoro prevedono uno stanziamento complessivo di 53 milioni di euro destinati a: veicoli a zero emissioni con e senza rottamazione; altre alimentazioni a fronte di rottamazione; società di noleggio; bonus graduali in funzione della massa del veicolo incentivato.

La struttura del mercato dei primi 5 mesi 2024 evidenzia come sia il noleggio a lungo termine a trainare il mercato, guadagnando 1/4 delle immatricolazioni e altri 2,3 punti di quota e salendo al 33,1% del totale, grazie alla spinta delle società Top, a fronte di una flessione delle Captive.
Sul fronte delle motorizzazioni, il diesel guadagna altri 3,5 punti di quota, posizionandosi all’82,6% del mercato; il motore a benzina scende al 4,0%; i veicoli ibridi salgono di mezzo punto, all’8,8%; il gpl scende al 2,7%, il metano allo 0,1% come anche i veicoli plug-in; la quota dei veicoli BEV è – come già detto – più che dimezzata: 1,7% del totale. La CO2 media ponderata di questa categoria di veicoli cresce del 5,9% a 194,7 g/Km (rispetto ai 183,9 g/Km dello stesso periodo 2023).

Sul fronte delle infrastrutture per la transizione energetica il presidente Michele Crisci stigmatizza la situazione: «Permane il tema dello sviluppo delle infrastrutture di ricarica veloci (oltre 70 kW) per le quali Unrae richiede da tempo un credito di imposta al 50% per investimenti privati almeno fino al 2025».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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