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Patenti autotrasporto, il bonus deve essere accessibile anche a cittadini extracomunitari

Il Tribunale di Torino ha deciso che il buono per conseguire il documento abilitativo non può essere riservato esclusivamente a italiani o europei e ha di conseguenza ordinato la riapertura dei termini di presentazione delle domande (anche per gli anni 2022 e 2023) e la riammissione in graduatoria dei richiedenti extra UE

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La sentenza che esaminiamo oggi si occupa del campo di applicazione del bonus per la patente di autotrasporto. Come tutti sanno, il bonus è un contributo per ottenere il rimborso delle spese di formazione – fino a 2.500 euro – volte a conseguire una patente superiore o una CQC.
Il problema nasce perché il decreto ministeriale 30/06/2022 n. 201 ha riservato tale buono ai soli cittadini italiani e europei e questo anche se la legge istitutiva del contributo (D.lgs. 10/9/2021 n. 121, convertito con modificazioni nella legge 156/2021) non prevedeva questa limitazione.

IL FATTO

La vicenda nasce nel 2022 a seguito di un ricorso effettuato dall’ASGI (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) e da un autista ecuadoriano escluso appunto dalla misura. Secondo i ricorrenti la norma del decreto ministeriale era del tutto illegittima e ingiustificata, anche per la nota carenza che affligge il settore che già da tempo deve attingere ad autisti stranieri. La stessa ASGI, del resto, era intervenuta presso il Ministero chiedendo la modifica del decreto, ma senza risultato. L’associazione e il conducente sudamericano avevano quindi adito il Tribunale di Torino per ottenere la modifica del decreto e la riapertura dei termini per le domande, chiedendo inoltre il rimborso delle spese di scuola guida per il cittadino ecuadoregno (che aveva tutti gli altri requisiti per ottenere il bonus, salvo la cittadinanza).

LA DECISIONE

Il Tribunale piemontese ha deciso della questione lo scorso 20 marzo 2024 con sentenza 149/2023, dando piena ragione all’associazione e stabilendo il diritto dei cittadini extracomunitari di poter richiedere il buono patente autotrasporto. Ha poi deciso di ordinare al Ministero «di modificare il citato DM o comunque le comunicazioni al pubblico relative al predetto buono patenti autotrasporto, eliminando il requisito della cittadinanza italiana o europea e consentendo l’accesso alla prestazione a tutti i cittadini stranieri regolarmente residenti che ne facciano richiesta, fermi tutti gli altri requisiti».

LE CONSEGUENZE

Gli effetti del giudizio sono di notevole impatto. Con la sentenza, che è provvisoriamente esecutiva, il giudice ha infatti ordinato la riapertura dei termini di presentazione delle domande (anche retroattivamente per gli anni 2022 e 2023) e la riammissione in graduatoria dei richiedenti extra UE, provvedendo altresì alla «pubblicazione del dispositivo del provvedimento sul sito istituzionale dell’amministrazione» per un periodo di 30 giorni. Infine, l’organo giudicante torinese ha imposto al Ministero al pagamento di una multa di 100 euro al giorno a partire dal trentesimo giorno successivo alla decisione, in caso di eventuale ritardo nell’adempimento.

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