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Storie di autisti: a Ferrara c’è chi cerca di corrompere agenti, a Crema chi (infuriato) li ferisce

Per evitare la multa e la sospensione della patente un autista di 56 anni (moldavo di origini, ma romagnolo di adozione), ha offerto soldi agli agenti di Ferrara. A Crema, invece, un autista marchigiano di 62 anni è andato su tutte le furie e per tranquillizzarlo sono stati necessari Polstrada, polizia locale e Carabinieri. Entrambi sono stati denunciati

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Saranno i primi caldi, sarà la disperazione, saranno i ritmi stressanti a cui gli autisti sono esposti, sarà pure che a volte un controllo comporta una quarantina di minuti di compressione, fatto sta che nell’arco di poche ore a distanze relativamente vicine due autisti si sono messi nei guai. Entrambi infatti nel corso di un controllo, seppure hanno reagito in modo completamente diverso, hanno ottenuto in cambio una denuncia penale. Ma andiamo a vedere i fatti.

Il primo episodio è alquanto triste e ha per protagonista un autista 56enne di origine moldava, da tempo residente in Romagna. Fermato per un controllo, l’uomo era stato multato per non aver rispettato i tempi di riposo. Con la prospettiva della sospensione della patente e quindi del lavoro, sua unica fonte di reddito, l’uomo ha offerto dei soldi agli agenti perché chiudessero un occhio, ma gli è andata male. Dopo le indagini, infatti, il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Ferrara, con la pesante accusa di istigazione alla corruzione, reato che prevede – in caso di condanna – una pena da un minimo di quattro a un massimo di sette anni di reclusione. Tutta la vicenda prende il via da un controllo di una pattuglia della Polizia stradale lungo la Romea, in provincia di Ferrara. Esaminando le misurazioni del cronotachigrafo digitale gli agenti constatano che l’autista non aveva rispettato la normativa sui tempi di guida e di riposo per i conducenti, andando oltre a quello che è il numero di ore massimo da poter percorrere alla guida senza osservare una pausa. Le conseguenze, quindi, erano inevitabili: sanzione pecuniaria da pagare, da una parte, e sospensione della patente dall’altra.

E proprio davanti a tale prospettiva, stando a quanto ricostruito dalla Procura, il conducente ha tentato il tutto per tutto e, con un gesto disperato, si è avvicinato a uno dei poliziotti offrendogli 1.000 euro. Una cifra “investita” per ottenere in cambio la chiusura di un occhio rispetto alle irregolarità riscontrate. L’agente della Polstrada, però, non solo ha rifiutato l’offerta, ma ha anche denunciato l’autotrasportatore.

Crema: un autista con i nervi saltati

Il secondo episodio, invece, è avvenuto lungo la tangenziale di Crema e ha per protagonista un autista di 62 anni marchigiano. Anche qui, mentre stava trasportando alimenti, l’uomo si è vista davanti la paletta degli agenti della Polizia Stradale. Poi, quando ha visto che la cosa andava per le lunghe, è accaduto qualcosa che gli ha fatto letteralmente saltare i nervi. E così, mentre un agente era seduto all’interno della volante, l’autista ha chiuso con violenza la portiera aperta dell’auto, finendo per colpire in modo netto la gamba dell’uomo in divisa e per costringerlo a qualche giorno di prognosi, consigliati dal pronto soccorso locale. Ma non è stato sufficiente perché l’autista, anche dopo la chiusura “forzata” della portiera, ha continuato a sbraitare e a inveire contro gli agenti. Tanto che, alla fine, per riuscire a tranquillizzarlo sono dovuti venire in soccorso della polizia stradale, sia la polizia municipale sia i carabinieri. La denuncia del sessantaduenne, a quel punto, era quanto meno scontata.


Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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