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Il noleggio e il nuovo business dei veicoli pesanti. Ma i più grandi sono già all’opera

Delle quasi 7 mila imprese di autonoleggio soltanto 314 (il 4,6% del totale) operano nella categoria Ateco dei veicoli oltre le 3,5 tonnellate. Un numero che la liberalizzazione del mercato farà certamente aumentare. Anche se il settore è già saldamente presidiato dalle aziende che, magari acquistando un solo veicolo, si sono iscritte all’Albo degli autotrasportatori

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I noleggiatori si preparano al nuovo business: quello dell’affitto dei veicoli pesanti alle imprese di trasporto in conto terzi. Ma è un mondo vasto quello dell’autonoleggio, che va dalle officine meccaniche di paese che offrono (a pagamento) automobili ai loro clienti in attesa della riparazione, alle multinazionali come la Hertz, passando attraverso singolarità come i magazzini Ikea, che offrono furgoni per trasportare a casa il mobile da montare.

Alla voce «autonoleggio», Infocamere elenca 7.450 aziende che adoperano questa denominazione nella ragione sociale, ma quelle registrate alle Camere di Commercio nelle categorie Ateco 7711 (Noleggio di autovetture e autoveicoli leggeri) e 7712 (Noleggio di autocarri e altri veicoli pesanti) sono in totale 6.789. Il discrimine sono quelle 3,5 tonnellate che non permettono di identificare quante di queste aziende potranno approfittare di una liberalizzazione che riguarda i veicoli oltre le 6 tonnellate, ma che rende comunque l’idea della proporzione del mercato, totalmente sbilanciato sull’auto privata, dal momento che con il codice 7711 sono registrate 6.475 imprese e con il 7712 soltanto 314, il 4,6% del totale.

Un mondo variegato

Si tratta nel complesso di un mondo variegato e complesso, in cui si muovono attori di dimensioni largamente diverse. Ma è interessante notare che la percentuale di società di capitale è nettamente prevalente (con il 75,5% contro il 63,8%) nel trasporto più pesante, mentre il rapporto si capovolge tra le società di persone e le ditte individuali, che costituiscono rispettivamente l’8,23% e il 26,7% tra i noleggiatori di autoveicoli al di sotto delle 3,5 tonnellate e il 7,6% e il 16,2% di quelli al di sopra. Ma la quota di noleggiatori di veicoli pesanti potrebbe aumentare significativamente dopo il recepimento della Direttiva europea.

Invocata da anni, la possibilità di dare in noleggio anche i veicoli più pesanti è da tempo al centro dell’attenzione delle maggiori imprese del settore, molte delle quali hanno pensato bene di iscriversi all’Albo degli autotrasportatori per utilizzare la possibilità di ampliare i propri interessi anche in questo campo, se non addirittura di dedicarvisi in esclusiva.

I colossi sono già iscritti

E difatti nell’elenco delle imprese registrate compaiono nomi come Hertz o Avis, spesso con un solo veicolo, proprio per essere presenti in attesa di nuovi sviluppi, ma senza promuovere (almeno per ora) sui propri siti il noleggio dei veicoli pesanti. Ma ci sono anche società di autonoleggio operative da tempo, come la francese Fraikin e l’italiana Vrent, due colossi del settore specializzati dalla loro nascita nel noleggio dei mezzi pesanti.

La società italiana della Fraikin è stata costituita nel 2015 e da allora è iscritta all’Albo. Con un parco di quasi 2 mila veicoli (il 31% sono trattori e il 36% semirimorchi), dal furgoncino all’autoarticolato da 44 tonnellate, ha consegnato più di 1.500 veicoli – un traguardo tagliato due anni fa – e nel 2023 ha registrato un incremento di fatturato del 15%. Offre motrici e semirimorchi furgonati o centinati, motrici o semirimorchi frigo, scarrabili, trattori stradali e veicoli allestiti ed è pronta a operare anche con i mezzi frigo e quelli ecologici.

Chi nell’ecologico è leader, invece, è l’italiana Vrent, 3 mila veicoli («È il 3% del circolante nazionale di veicoli pesanti e diventeranno 5 mila nei prossimi due anni: siamo la società di noleggio pesanti più grande d’Italia», dichiara con soddisfazione Fabio Telese, presidente del gruppo), due terzi dei quali impiegati nella raccolta e trattamento dei rifiuti, ma fortemente presente anche nei veicoli industriali con un occhio ai refrigerati, dove vedono ampi margini di penetrazione, e una chicca esclusiva: il noleggio dei veicoli per trasporti cinematografici. L’attenzione di questi due colossi ai refrigerati è probabilmente l’indizio principale che il mercato del noleggio dei veicoli pesanti si sta aprendo a 360°. E, soprattutto, che i noleggiatori non intendono stare con le mani in mano. Soprattutto adesso che la concorrenza può nascere anche fuori dell’Albo degli autotrasportatori.

Questo articolo fa parte del numero di marzo/aprile 2024 di Uomini e Trasporti: uno speciale monografico di 84 pagine interamente dedicato al tema del noleggio.

Leggi l’editoriale: Si stava meglio quando si stava peggio? 

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